Strinsi le mani in pugni e, senza pensarci troppo, sollevai la gamba destra per colpirlo col ginocchio in mezzo alle gambe. Riuscii a farlo e quasi piansi dalla gioia quando si piegò su se stesso e lasciò stare il mio corpo.

«Stronza.» Sibilò nel dolore. «Ora ti faccio vedere io.»

Feci per scappare ma lui chiuse un braccio attorno alla vita, bloccandomi anche le braccia lungo i fianchi, e iniziò a trascinarmi indietro. Non feci in tempo ad urlare perché mi piazzò una mano sulla bocca e a quel punto capii di non poter fare nulla. Scalciavo e mi dimenavo ma lui riuscì a tirarmi verso la macchina. No. No. No. Le lacrime mi bagnarono il volto e iniziai a pregare contro il suo palmo. Mi piantò contro la portiera e incastrò il mio corpo col suo. Mi bloccò le mani dietro alla schiena mentre con l'altra iniziò ad accarezzarmi una coscia. E a quel punto la paura incatenò i miei arti. Sentivo il suo corpo premere contro il mio e flash di vecchie memorie affiorarono facendomi perdere la cognizione del tempo. Provai a divincolarmi lo stesso ma lui stritolò i miei polsi facendomi male.

«T-ti prego...ti d-darò i soldi.»

«Ho cambiato idea.» Sibilò sopra alla mia spalla. Strinsi gli occhi e singhiozzai, girando la testa dall'altra parte. «Preferisco sentirti gridare attorno al mio--»

Un lamento soffocato e la caduta delle sue mani dal mio corpo mi fecero tornare a respirare. Mi voltai di scatto e sgranai gli occhi imbevuti di lacrime salate.

«Io e te dobbiamo parlare, Principessa.»

Cazzo. Oh, cazzo.

Seth aveva scaraventato a terra il tizio di cui non sapevo nemmeno il nome che stava imprecando mentre tornava ad alzarsi. Individuai anche Chen farsi avanti e mi passai velocemente mani sulle guance bagnate quando incrociai il suo sguardo severo.

«E tu chi cazzo sei?» Sbottò il ragazzo, aveva il volto rosso, furioso.

«Quello che ti strapperà le palle.»

Aprii la bocca ma non uscì nulla. Be', non pensavo dicesse sul serio.

Non vidi nemmeno il braccio di Seth che si alzava ma sentii il suo pugno spaccargli il naso. Risucchiai un urlo e strabuzzai gli occhi vedendo il ragazzo cadere a terra e coprirsi il naso sanguinante con la mano. Seth si abbassò sopra di lui per continuare a sfogare la rabbia.

«Seth...» La mia voce uscì sottile.

«Cazzo, Seth.» Intervenne Chen, avvicinandosi svelto. «Lascialo.»

Il ragazzo non provò nemmeno a reagire era troppo impegnato a difendersi per farlo. Il suo volto era coperto di sangue e vedevo già parte del viso gonfie. Seth si alzò, sollevato da Chen. Guardai il viso ferito del ragazzo che aveva provato ad abusare e ripensai all'uomo alla fermata dell'autobus.

Il ragazzo rise rimanendo a terra, mostrando la bocca sporca di sangue. Guardava Seth che sembrava avere gli occhi iniettati di veleno.

«La tua puttanella mi deve dare ancora mille e cinquecento dollari.»

Seth mi lanciò un'occhiata sfuggente e perplessa ma poi strinse i denti e Chen dovette spingerlo via.

«Vorrei provare a sentirti chiamarla ancora cosi una volta che ti avrò tagliato la lingua.»

«Seth!» Intervenni scioccata dalla minaccia. Ero ancora scossa da quanto successo prima ma piano piano mi stavo riprendendo.

Il ragazzo si alzò lentamente. Il sangue gli sporcava anche i vestiti. Continuava a tenersi una mano sotto al naso e mi lanciò un'occhiata sprezzante.

«Potevamo risolvere tutto con una scopata e invece hai dovuto frignare.»

Provò ad avvicinarsi ancora e io quasi inciampai nei miei stessi passi mentre mi allontanavo da lui. Qualcuno mi afferrò un braccio e venni messa dietro ad una schiena ampia che conoscevo piuttosto bene anche con tutti quei vestiti.

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