Secondo Guardiano

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La rigenerazione: il "magico" potere con cui i Signori del Tempo potevano ingannare la morte. Il funzionamento era tanto semplice quanto doloroso: era necessario cambiare il proprio corpo diventando una persona totalmente nuova.

Il Guardiano ricordava ancora bene la sua prima rigenerazione. Per lui fu un processo nuovo e destabilizzante, certo. Conosceva la rigenerazione, l'aveva studiata all'accademia e ne conosceva il funzionamento e i rischi. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e nessuno lo aveva preparato al dolore fisico che questo fenomeno comportava. Bisogna partire dal presupposto che quando si vive tanto a lungo in un corpo ci si comincia ad affezionarsi a questo, soprattutto se si tratta del tuo primo corpo. La sfida psicologica nel sapere che diventerai qualcun altro è già di per sé stressante; se si aggiunge il dolore fisico, beh...

Tuttavia, nonostante tutto lo stress, ricordava con affetto la sua seconda vita. Era un uomo di colore sulla cinquantina, con la testa calva e gli occhi quasi neri. Indossava quasi sempre un vestito elegante nero con sotto una camicia bianca. La sua caratteristica distintiva era il suo bel sorriso, che sfoggiava quasi sempre. In questa versione era un uomo allegro e cordiale, ma poteva essere fin troppo serio se c'era qualcosa che non gli piaceva.

Il suo secondo se aveva trascorso una notevole quantità di tempo a Storybrooke, una cittadina americana che aveva un qualcosa di magico, letteralmente, visto che era abitata da personaggi provenienti da svariate fiabe. Era giunto in questa città dopo aver rivelato un'anomalia dimensionale. Una volta giunto aveva scoperto che la città era stata "invasa" da Topolino e i suoi strambiamici. Il loro mondo era stato alterato o distrutto e loro si erano ritrovati tutti lì. Il Signore del Tempo era intervenuto facendo da mediatore tra i locali e i personaggi animati, diventando il nuovo sindaco della città e da allora non se n'era più andato.

Il Guardiano adorava gli umani e la Terra e fu proprio in questa vita che cominciò a chiamare questo pianeta casa. La Terra era una casa lontana da casa, anche se non considerava più Gallifrey come tale.

Come sindaco aveva svolto numerosi compiti e indagato su numerose minacce, ma ce n'era una che avrebbe ricordato per sempre.

Era un giorno come tanti a Storybrooke quando Emma Swan, la Salvatrice e sceriffo della città (o meglio, una dei due), lo convocò. Dalla chiamata, Emma sembrava piuttosto agitata, così lui si precipitò da lei il prima possibile.

Al suo arrivo, trovò Emma che lo aspettava. Oggettivamente, Emma era davvero una bella donna: lunghi capelli biondi, uno sguardo determinato e una divisa che le stava d'incanto, esaltando le sue curve. Accanto a lei c'era un adorabile topo antropomorfo nero, con la faccina rosa e due grosse orecchie circolari. I suoi occhi, anch'essi sproporzionati rispetto al resto del corpo, erano tristi, segno che qualcosa lo preoccupava. Il topo indossava la divisa da poliziotto con la stella dello sceriffo, poco adatta a quel luogo, ma che lui aveva deciso di tenere in ricordo del suo vecchio lavoro nel suo vecchio mondo. A Topolino, Topolinia mancava ogni giorno e tutti lo rispettavano.

 A Topolino, Topolinia mancava ogni giorno e tutti lo rispettavano

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Guardian Who: The Road to the Thirteenth GuardianWhere stories live. Discover now