E se fosse il momento giusto?

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GINEVRA
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Ore 13.30
Uscii da scuola e mi misi a parlare con le mie compagne di classe, loro non sapevano che sarei uscita con Massimo, nemmeno Caterina.
Avevo accettato quell'invito, solo per lui, e questa cosa a cosa aveva portato? A niente, io avevo cercato di farlo ingelosire e lui aveva passato la serata con altra ragazza.
Ma poi perché mi aveva baciata? Cosa pensava che fossi una delle tante ragazze con cui andare a letto?
Avrei voluto tanto un bacio da parte sua ma non con quelle condizioni.
Stavo parlando con Valeria, quando i miei occhi si posizionarono verso la figura di Filippo, che stava uscendo da scuola, ma non avevo voglia di vederlo e mi misi a parlare nuovamente con la mia amica.
Vidi in lontananza Massimo e mi avvicinai
- Ei splendore come stai?-
Mi fece arrossire
- Bene dai-
Andammo a recuperare la mia bici e ci incamminammo per il centro città.
Iniziammo a parlare del più del meno, di come fosse andata la giornata e di cosa avremmo fatto il giorno successivo.
Mi parló del suo compito di italiano, quindi voleva dire che Filippo era arrivato in ritardo al compito per colpa mia.
Basta Ginevra, basta pensare a lui, concentrati sul ragazzo figo che hai davanti a te e che ti trova anche carina!
- Posso chiederti come mai mi hai chiesto di uscire con te?
Mi guardó e sorrise
- Beh non c'è un motivo, ti trovo una ragazza molto bella, ma sopratutto interessante, non so la prima volta che abbiamo parlato ho capito che potevamo avere qualcosa in comune-
Era carino a dire quelle cose, okay che prima di uscire con lui avevo frequentato solo un ragazzo per qualche settimana l'anno scorso, ma non era niente di paragonabile.
- Te invece perché prima mi hai detto di no e poi invece hai cambiato idea?- Disse
Oddio, che gli dicevo?
- Beh avevo un po' di casini per la testa, poi ho rivalutato la tua proposta e ho capito che alla fine non era una brutta idea, accettare il tuo invito-
Prendemmo un gelato e ci incamminammo verso il parco per fare un giro e stare un po' tranquilli.
Ci sedemmo vicino alla fontana, eravamo uno di fianco all'altro, appoggiò una mano sulla mia coscia e piano piano si avvicinava sempre di più, sapevo cosa voleva fare e decisi di lasciarmi andare e farmi baciare.
Era stato piacevole, anche se non sentivo le farfalle nello stomaco, non sapevo con quali emozioni descrivere quel bacio; decisi di non pensarci troppo e di godermi quell'uscita.
Passammo quasi tutto il pomeriggio a scambiarci effusioni e a ridere, mi trovavo bene con lui, dovevo ammettere che aveva superato le mie aspettative e i miei pregiudizi iniziali.

MESSAGGIO
PAPÀ: io sono già a casa, stasera pizzetta io e te?Mi hanno consigliato un posto nuovo❤️
IO: tra poco rientro, assolutamente sii!!

Guardai subito l'orologio e mi resi conto di quanto tardi fosse, avevo completamente perso la cognizione del tempo
- Tutto okay?-
- Massimo scusami ma non mi sono resa conto di quanto tardi fosse, mio padre mi sta cercando-
Lo vidi guardare l'orologio che portava al polso e subito dopo disse: - Cavolo hai ragione, ci siamo persi a parlare, lasciami però che ti accompagni a casa-
Annuii perché in fondo era stato un bel pomeriggio e mi dispiaceva andarmene via così di fretta.
Arrivati davanti al portone di casa mia mi salutó con un abbraccio che andò un po' oltre l'abbraccio normale, le sue mani finirono sul mio sedere e mi staccai immediatamente.
- Devo andare ora-
Ci salutammo ed entrai in casa.

- Papà sono tornata-
- Chi è quel ragazzo che ti ha appena salutato?-
Cazzo, mi aveva visto
- Ma nessuno un mio amico della scuola, sai il ragazzo della festa dell'altra sera, ricordi?-
- Come mai ti ha accompagnato fino a casa?-
Non potevo dirgli che quello era stato il nostro primo appuntamento, se no avrebbe dato di matto e mi avrebbe fatto un sacco di domande, alla quale io non volevo di certo rispondere.
- Ma la sera della festa avevo preso per sbaglio la sua giacca e gliela ho riportata e nel mentre ci siamo fatti un giro al parco. -
Beh in fondo non era una vera e propria bugia, se io non avessi mai preso la sua giacca a quest'ora non ci sarei mai uscita.
Per sviare la conversazione me ne uscii con: -Quale sarebbe il nuovo posto dove andremo sta sera?-
Mi guardó un po' titubante, perché sapevo che voleva andare avanti con la conversazione, ma lasció perdere e mi disse che saremmo andati in un nuovo ristorante a 10 minuti da casa nostra.
Andai in camera e mi misi un vestitino azzurro, con una gonna svasata e che arrivava sopra al ginocchio, indossai delle ballerine bianche, raccolsi i capelli con un mollettone e fui pronta.
-Tesoro sei splendida-
-Dai papà andiamo che è tardi-
La cena con mio padre andò bene, mi mancavano le serate padre e figlia che facevano ogni tanto, non aveva più ripreso l'argomento di prima e ne fui grata, parlammo della scuola, dei corsi a scelta...
Tornata a casa mi misi a fare i compiti che durante il pomeriggio non avevo potuto fare.
Stavo finendo ti scrivere l'ultima parte della versione di latino, quando il mio telefono si illuminò
Era un messaggio da parte di un numero sconosciuto
Ma non ci misi troppo a capire di chi fosse quel messaggio

Stringimi forte oraHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin