Capitolo 15 - Love's gonna get you k*lled

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«VADO A PRENDERE DA BERE» urla Liv lasciandomi da sola in pista.
Mi guardo intorno continuando a ballare e quando vedo la persona che cercavo, guardarmi negli occhi, mi allontano dalla pista e mi avvicino a lui.

«Avevo dei dubbi che venissi» mi dice Elijah all'orecchio.
«Voglio ascoltarti» rispondo.

Lui mi guarda nuovamente negli occhi, mi prende per mano e mi porta insieme a lui.
Mentre cammino incrocio lo sguardo di Linda che parla con Jackson.
Quei due sono fatti per stare insieme.

«Di qua» dice Elijah stringendomi di più la mano per non staccarci e perderci di vista.

Quando mi attacco al suo braccio, giro un attimo lo sguardo e vedo due profondi occhi neri che mi fissano fino a dentro l'anima.

Ryan mi guarda con uno sguardo profondo, incazzato.
Il muscolo della mascella si contrae, facendo notare tutta la sua rabbia.
Fuma una sigaretta, finendola in 2 secondi.

«Perchè Ryan Lawrence mi guarda come se fossi carne da macello?» dice Elijah quando finalmente siamo in un posto più appartato.
«Non lo so» dico bevendo dalla mia bottiglietta d'acqua «Te lo dico io... Vuole scoparti»
Sputo l'acqua che stavo bevendo, tossendo «Ma che dici?! Lui mi odia» affermo io.
«Si e io sono brutto»
«Tu sei brutto»
«Zitta non è vero» dice sorridendo e facendo sorridere anche me.

Almeno è simpatico.

«Allora, cosa vuoi sapere?» dice appoggiandosi alla parete di fronte a me.

«Tutto» dico
«Perchè dovrei fidarmi di te? Perchè vuoi aiutare proprio me?» chiedo. Lui ghigna staccandosi dalla parete e iniziando a camminare avanti e indietro, quando inizia a parlare ha la voce più profonda che mai.

«Evelyn, io non sto aiutando te... Sto aiutando me stesso. Da tutta la vita cerca un modo per vendicarmi di John per quello che ha fatto a me e alla mia famiglia e quando finalmente sono venuto a sapere della tua situazione, ho avuto un'illuminazione: io ti passo tutte le informazioni, ti aiuto a buttarlo in prigione e io sarò un uomo libero» mi spiega e l'ultimo pezzo di puzzle si incastra perfettamente con tutte le informazioni che ho avuto.

Forse posso fidarmi.

«Va bene. Ci sto, lo dirò ai miei amici» affermo sbuffando, lui si gira di scatto verso di me «Ti fidi di loro?» mi chiede «Assolutamente si, sono la mia famiglia» dico senza pensarci due volte.

Lui mi guarda, come se stesse per ribattere, ma poi sbuffa e annuisce.

«Bene, allora siamo d'accordo?» mi chiede alzando una mano.
Io la guardo ancora titubante, ma poi la stringo decisa.

Spero di stare facendo la cosa giusta.

«Bene. Adesso possiamo andare a ballare? Inoltre ho bisogno di ubriacarmi» afferma prendendomi per mano e trascinandomi verso il bar.

«4 shot di tequila» urla alla barista per farsi sentire.

La barista prepara i nostri shot che beviamo uno dietro l'altro.

Parte "Memories" di David Guetta e ci illuminiamo. «A ballare. SUBITO» urla prendendomi per mano.
Io lo trascino verso i miei amici che stanno ballando tutti insieme.
«Ragazzi, lui è Elijah, poi vi spiego chi è. Adesso voglio solo divertirmi» spiego io.

Liv mi fa l'occhiolino, segno che ne parleremo dopo. Iniziamo a ballare sulle note della canzone, ma dopo un po' sento una mano che mi afferra il braccio e mi strattona, chiudendomi in uno stanzino.
Inizio ad urlare, ma la luce si accende e il volto di Ryan sovrasta il mio.

«Ma sei impazzito?!» urlo io cercando di fuggire da quello stanzino, ma lui mi afferra per i polsi, mi sbatte al muro e mi blocca contro il suo corpo.

Miliardi di farfalle svolazzano nel mio stomaco, i suoi occhi sono fissi nei miei e le sue iridi nere sono come la nebbia in una sera di inverno, se non te ne accorgi, ti inghiotte e non vedi più niente.

«Spiegami perché stavi parlando con uno degli uomini di Clue» dice serio, stringendo i denti.
«Non devo darti spiegazioni, è per una buona causa» affermo io.
«Devi darmele perché non voglio vedere il tuo cadavere sul parabrezza della mia macchina» dice e i suoi occhi si rabbuiano, come se stesse immaginando la scena.

«Smettila di darmi ordini» dico io avvicinandomi al suo viso e lui trema per un attimo quando abbassa gli occhi sulle mie labbra.
«La smetterò quando tu smetterai di metterti nei guai» si avvicina di più lui e adesso i nostri nasi si sfiorano.

Sento il suo respiro irregolare che si mescola con il mio. I suoi occhi che non si staccano dalle mie labbra.
Il mio corpo è come se fosse fatto di gelatina, se non fosse per lui che mi tiene, sarei già caduta a terra.
Una delle sue mani si sposta sul mio viso, spostando una ciocca che era scappata dal mio orecchio.

«Hai altre cose da dire?» riesco a parlare.
Lui torna a guardare i miei occhi e le sue labbra si curvano in alto.

«Quando finirai di essere così tremendamente bella?»

spazio autrice
eccoci finalmente.
Scusate l'assenza di quasi un mese ma è stato un mese pieno di cose da fare e anche del blocco💀.
Spero vi piaccia, e ci vediamo al prossimo capitolo!

Beyond the RulesWhere stories live. Discover now