26 - flashback #1

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Flashback : due anni prima della proposta di matrimonio

La loro casa è così bella che nessuno dei due ci può credere. Ale si guarda intorno e sorride. Prende per mano Marco mentre osservano i lavoratori che sistemano i mobili.

" È la casa più bella che abbia mai visto. "

" Concordo. Ma soprattutto sarà bellissima perché ci vivremo insieme. "

" Quella è la parte migliore. "

Ale appoggia la testa sulla spalla di Marco, il quale gli lascia un bacio sulla fronte. Qualcuno arriva su una macchina, strombazzando. È Manu. Corre verso i due e li abbraccia.

" Ahhh! La mia coppia preferita. Finalmente vi siete decisi a venire a vivere insieme. Quante volte ve l'ho detto io, che dovevate farlo? "

" Ma Manu, ci conoscevamo da un anno. Era poco. Tre anni invece sono perfetti. "

" Si, si. Va bene, Ale. Poi ne riparleremo quando tra altri tre anni avrete dei bimbi che gireranno per casa. "

" Manu! "

" Che c'è di male, Marco? Succederà, e io lo vedrò. È facile adottare bambini. Oppure potete trovare una madre surrogata. "

" Non penso che avremo mai bambini. "

" Ma dai, Marco! "

" Penso la stessa cosa, Manu. "

" Non ti ci mettere pure tu, Alessandro! "

I tre rimangono in silenzio, ma a un certo punto scoppiano a ridere. Manu sa benissimo che se quei due dovessero avere dei figli, lui diventerebbe lo zio indiscusso. Li avrebbe amati più di se stesso. Non sapeva dire nemmeno lui quando le cose tra loro si fossero risolte. Sapeva solamente che un giorno era andato a parlare con Ale ed aveva trovato Marco. Poi, Ale lo aveva abbracciato piangendo. Marco aveva iniziato ad andare d'accordo con lui. E da lì, erano diventati i migliori amici che ci potessero essere. Quei tre erano inseparabili, e anche lui stesso lo pensava. Guarda verso di loro e nota che si stanno coccolando. Non riesce a non sorridere. Li trova troppo carini.

" Beh, io devo andare. Ero venuto a vedere come stavate. Poi ci rivedremo quando la casa sarà pronta! "

" Va bene, Manu. Grazie. Ciao! "

" Ciao, Ale. Ciao, Marco. "

Manu si dirige verso la macchina. Sale e mette in moto, ma la macchina non va. Ci riprova tre volte, ma nulla. Sbatte le mani sul volante, imprecando. È arrabbiato. Uno dei lavoratori presenti in casa di Marco e Ale gli si avvicina.

" Hey, tutto bene? "

Manu non guarda in faccia il ragazzo. Si limita a rispondergli male.

" No! Non va per niente bene! Non vedi? Che domande fai? "

Poi Manu alza lo sguardo. Si ritrova davanti l'uomo più bello che abbia mai visto. Arrossisce.

" Oh mio dio... Scusami. Sono stato scortese. "

" Non fa nulla. Comunque, so come aiutarti. "

Il ragazzo controlla la macchina e aggiusta il guasto. Torna vicino al finestrino e sorride.

" Fatto. "

" Ti ringrazio davvero tanto. Come ti chiami? "

" Pablo. E tu? "

" Io sono Manu. Ascolta, ma... Se io ti chiedessi il numero? Sai, nel caso in cui si rompa di nuovo qualcosa... Potrei chiamarti. "

" Ma certo. "

Pablo sorride e gli dice il numero. Manu mette in moto e i due si salutano con un sorriso in faccia. Manu ancora non ci crede. Da dov'è uscito quel dio greco?

La Mia Tuta Gold - Marco Mengoni x Mahmood  Where stories live. Discover now