Una partita al parco...

21 2 0
                                    

La mattina seguente, quando aprii gli occhi, divenni rossissima. Vidi lo sguardo di Izuki che i penetrava nell'anima, cercando di comprendere tutto ciò che vedeva davanti a se. Sorrisi e gli afferrai le guance, e gli diedi un leggero bacio sulle labbra, per poi stringermi al suo petto. Quel pomeriggio, decidemmo di andare a fare una passeggiata, per poi, andare a cenare a casa di Izuki, per presentarmi la sua famiglia.

Uscimmo verso le quattro, prendemmo a girare tranquillamente per il parco che si trovava lì vicino. Guardai con nostalgia il piccolo campo da basket che stava in fondo, all'ombra di grossi alberi. - Immagina che tu abbia passato delle giornate lì dentro, non è vero?- mi chiese lui, cogliendomi in flagrante. Annuii - ci andavo sempre con Riko, ogni giorno, mi allenava anche quando era piccolina, certo in maniera meno efficacie rispetto ad adesso, ma comunque ha dato il suo contributo nel creare questa giocatrice!- esclamai, indicandomi con un gesto vago del polso. Improvvisamente Izuki prese a correre verso il campo, fermandosi solo quando fu a pochi passi di un ragazzo che faceva dei tiri a canestro. Lo vidi abbracciarlo e indicarmi. Arrossi di istinto e poco dopo, mi ritrovai al fianco del mio ragazzo, pronta per le presentazioni. - Mi chiamo Nellie Aida, piacere di conoscerti!- esclamai, porgendo la mano con un grande sorriso sul volto. Lui la strinse, ricambiando il sorriso - io invece sono Akikazu Sato, piacere mio!- successivamente guardammo entrambi male Izuki. - Scusate, avrei dovuto parlare prima uno dell'altra, in fondo, in quanto migliore amico avresti dovuto sapere della mia ragazza e viceversa, mi dispiace- mi sbattei una mano sulla fronte e lo lasciai perdere. - Allora Sato, ti stavi per caso allenando a basket? sai, anche io amo giocare a basket, infatti sono nella stessa squadra di Izuki...- lui annuì - in effetti mi stavo allenando e comunque immaginavo che anche la ragazza di Izuki amasse il basket, visto come ne è ossessionato lui... a proposito, ho saputo che state giocando l'Interhigh. Purtroppo non sono riuscito a seguire le ultime partite, come state andando? siete ancora in gioco vero?- io e il mio ragazzo annuimmo, felici della domanda - ce la stiamo facendo, anche se è dura. Che ne dici se ci alleniamo insieme? potrebbe aiutarci giocare contro uno forte come te...un uno contro due potrebbe andare?- chiese Izuki, fingendosi incosciente della situazione. Sato annuì, e cominciò subito a dirigersi in una della due metà campo, aspettandosi che la parte composta da un giocatore, fosse la sua, ma venne colto di sorpresa, quando il suo migliore amico, si schierò dalla sua parte. Alla fine fui costretta a giocare contro di loro. - Sei stato crudele, te ne rendi conto?- dissi, mentre Sato mi passava la palla per gentilezza. Li sorpassai in un attimo, stupendoli - potevi almeno avvertirlo che sarebbe stato sconfitto, non credi? che migliore amico sei?- chiesi ironicamente, dopo aver schiacciato il pallone nel canestro ed essermi staccata da esso. Sato mi guardò scioccato per qualche secondo prima di riprendersi. - Un colpo di fortuna, tutto qui...- disse a bassa voce, come per rassicurarsi. Ridacchiai e gli passai il pallone. - Dimostramelo, vediamo cosa sai fare, sono curiosa di sapere se sei in grado di abbattermi, la dove nessuno ci è mai riuscito- mi posizionai davanti a lui con un inquietante sorrisino, nella speranza di intimorirlo. - Bella tattica, un po' scorretta, ma siccome se una ragazza, posso accettarlo- lasciai che mi superasse e che saltasse per fare un schiacciata, come quella che avevo fatto pochi attimi prima, ma gli arrivai dal fianco, e con un colpo del palmo della mano spinsi via la palla lateralmente, facendola uscire dal suo controllo. Lo aggirai, recuperando il pallone per poi saltare e fare canestro con un tiro da tre a tutto campo. 

Dopo quasi due ore di gioco, Izuki e Sato si arresero, vinsi in maniera quasi schiacciante, 30 a 19. - Non immaginavo neanche lontanamente che tu potessi avere questo genere di forza nel basket, mi hai colto di sorpresa. La prossima volta che ci vedremo non mi farò battere così facilmente, puoi giurarci!- esclamò poco prima di correre via, agitando la mano in segno di saluto. 

Poco dopo, ci avviammo anche noi fuori dal parco. - Senti, ci vediamo dopo ok? vado a farmi una doccia, mi cambio e vengo da te, va bene?- chiesi, staccandomi da lui. Izuki annuì e senza pensarci due volte mi baciò per poi andare nella direzione opposta alla mia. 

Arrivata a casa mi feci una doccia per poi sedermi sul mio letto a contemplare l'armadio, senza sapere minimamente che cosa mettermi. Riko aprì improvvisamente la porta, facendomi venire un colpo al cuore. - Dai, per favore, lo sai che odio quando fai questo genere di cose, prima o poi mi ucciderai così!- esclamai, lanciandole addosso il mio cuscino. Lei scoppiò a ridere sedendosi al mio fianco. - Allora, non sai cosa metterti vero? ti capisco, però posso darti una mano!- le diedi un pugno sulla spalla, facendole male. - Non mi fido molto del tuo gusto di moda sinceramente, però accetto comunque il tuo aiuto- mi alzai di scatto dirigendomi a grandi falcate all'armadio, spalancandone le ante. Tirai fuori svariati vestiti che solitamente, amavo indossare per le giornate speciali, lanciandoli alle mie spalle, nella speranza che Riko si affrettasse ad afferrarli. Quando fui soddisfatta mi voltai - ok, scegli quello che preferisci e vediamo- mi lanciò addosso un vestito con le maniche lunghe, corto fino alle ginocchio, tutto nero e con una piccola scollatura a V, che non lasciava vedere niente. Lo indossai e lo trovai un po' aderente, ma siccome secondo mia sorella era perfetto, mi decisi a rimanere con quello indosso. Mi misi un paio di calze e degli anfibi con un tacco medio, poi afferrai una borsetta blu e uscii di casa, dirigendomi verso quella di Izuki.

Dieci minuti dopo mi ritrovai davanti alla casa del mio fidanzato, leggermente in ansia. Suonai il campanello, ed entrai nell'enorme casa, mentre cominciavo a presentarmi a tutti i membri della sua famiglia. 

KUROKO NO BASKET - A girl coach...Where stories live. Discover now