Capitolo 9

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Pov Elena
Oggi c'è un'altra partita, la prima in casa. Ansia è dire poco. 
Preparo tutto l'occorrente e esco di casa. Papà mi accompagna a Trigoria dove prenderò l’autobus della società. 

“Ciao, ansia?” Mi dice Elisa appena arrivo 
“Si, troppa” 
“Dai che oggi giochi anche  titolare” rimango paralizzata. Titolare?
In casa? Alla mia seconda partita? No.

“Cosa?” spero di aver capito male.
“Io non posso giocare per il fatto della gamba”
“Ma come faccio. È la seconda partita che gioco”
“Se il mister ha scelto te ci sarà un motivo. Stai tranquilla” 
“Ragazze venite, dobbiamo andare!” Ci chiama Gianluca. Così saliamo sul bus e ci mettiamo in fondo agli ultimi posti. Siamo io, Elisa accanto a me, Dybala nell'altro posto di fianco a me e poi in ordine accanto a Dybala Niccolò e Gianluca. Riusciremo a non litigare io e Dybala? 
Non penso proprio.

“Oggi non la metti la tua musica di merda?” gli dico per infastidirlo un po'.
“No oggi no. Mi devo concentrare per la partita. Tu invece? Oggi non lo ascolti Ultimo?”
“No ho troppa ansia. Sai oggi gioco da titolare, vediamo se dobbiamo rifare la scenata dell'altra volta”
“Se tu vai nella tua posizione non succederà”
“La mia posizione è anche la tua. Buongiorno fiorellino”
“Te lo ripeto: tu non hai mai giocato a calcio quindi puoi tranquillamente giocare dall'altra parte. Non sei abituata in un modo e se cominci a giocare subito sul lato sinistro ti abituerai a quello”
“Ma proprio perché io non sono una professionista non sono brava con l'altro piede. Tu giochi a calcio da una vita, destro o sinistro non ti cambiano tanto”
“Lo dici te. E poi adesso anche te sei una professionista, quindi”
“A oggi sono una professionista. Non la pensavi così meno di un mese fa”
“Sei titolare in una big, che pretendi scusa?” fortunatamente la nostra discussione si interrompe dalle parole del mister. Ci dice qualcosa sulla formazione e poi arriviamo allo stadio. Ci sono dei tifosi che aspettano davanti al cancello, cantano cori e mostrano degli striscioni. Quanto si possono amare. Parcheggiamo e scendiamo dall'autobus. Ci dirigiamo verso gli spogliatoi. Io ed Elisa ne abbiamo uno per noi a parte, anche se la postazione ce l'abbiamo anche in quello degli uomini. Il perché non lo so. Ci prepariamo e usciamo dal corridoio per riscaldarci e lo vedo. Vedo il posto preferito. Come sempre si fa la presentazione della squadra. Lo stadio è quasi pieno e entra in continuazione gente. Gareggiamo contro la Cremonese ma è comunque tutto sold out. 

Finisce il riscaldamento e andiamo in campo per iniziare la partita e appena entro iniziano tutti ad urlarmi complimenti di ogni tipo. Contenta è dire poco, vuol dire che ho fattto bene la scorsa partita e mi fa piacere il fatto che lo abbiano notato.
È la sensazione più bella mai provata, mi riempie il cuore. 
Comincia la partita e iniziamo a fare i primi tiri. Finisce il primo tempo rientriamo negli spogliatoi stanchi ma carichi per vincere questa partita. 

Finita la partita rientriamo negli spogliatoi felici di questa vittoria. Al sessantacinquesimo Smalling segna. Lo stadio esplode. Corriamo sotto la curva e esultiamo. È stato bellissimo. 

Pov Paulo
Torno in hotel dalla partita, che bella sensazione. Era il primo match in casa e i tifosi giallorossi hanno cantato dall'inizio alla fine. Non so se era sold out ma sembrava che lo fosse. 
Mentre mi faccio una doccia ripenso alla partita. Che bella città e che bei tifosi. 
Mi sento bene qui e non vedo l'ora di fare molto con questa squadra. Non vedo l’ora di rendere fiera questa tifoseria che in ogni partita ci da calore e incoraggiamento.

Vado in camera per cambiarmi e chiamo Oriana, starà per qualche giorno fuori. Mi aveva chiamato già un’ora fa ma stavo giocando e ovviamente non ho potuto rispondere. 

“Hola amor.."

Mentre parlo al telefono arriva un messaggio.

“Che dici, me lo sono meritata il posto a destra oggi?”
È Elena.

Cerco di chiudere velocemente la chiamata inventando una scusa per rispondere.

“Mh, ancora no. Non basta fare due partite bene cara mia".
Penso a lei e sorrido. Perchè? Perchè mi fa questo effetto? 

Pov Elena
Scendo velocemente dalla macchina e vado verso il cancello di casa di Giada. Le devo raccontare tutto di ieri e non vedo l’ora.

“Ho troppe cose da dirti” dico appena la vedo.

...

Dopo averle raccontato la maggior parte di cose finiamo a parlare dei calciatori belli che ci sono in serie A. Io non ho una cotta per nessuno ma lei è fissata con Correa. 

“Però devi ammettere che Dybala, anche se è stronzo, è un figo della madonna” A queste parole comincio ad avere una strana sensazione, come gelosia.
Aspetta, gelosia? Perché dovrei essere gelosa? Non siamo neanche amici, a malapena riusciamo a stare nella stessa stanza senza litigare e sono gelosa se la mia amica dice che è bello?

“No, per niente” dico nascondendo la gelosia.
“Daii guarda” mi porge il telefono facendomi vedere delle sue foto.
“Guarda che lo conosco” scherzo.
“Lo so, ma se dici così vuol dire che non lo hai guardato abbastanza” E invece l’ho guardato proprio bene. Ogni volta mi rivengono in mente i suoi occhi, quei stupendi occhi. 
“Resta comunque il fatto che è stronzo, quindi non scommettere su una nostra futura coppia perché non la vedrai mai” 
“Si si, vedi tra qualche mese. Sarai disperata perché è fidanzato” 
“Sti cazzi che è fidanzato, si può sempre lasciare” l’ho detto veramente? Le parole sono uscite da sole, non volevo dirlo e non l’avrei mai detto. Non sto parlando io, ma il demone dentro di me.

“Oh oh, fai dei progressi, ammettilo che ti piace”
“Ma no, era solo una cosa così. Stavo solo dicendo che si potrebbe lasciare, non per causa o per volere mio. Guarda che mica si è obbligati a stare con qualcuno”
“No no lo so” dice con un sorrisetto che conosco. Si è messa in testa cose strane che non si avvereranno mai.
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MA BUONGIORNO FIORELLINI
SIAMO A 400 LETTURE
Vi si ama🫶🏻

Mi mejor error -Paulo Dybala-Where stories live. Discover now