Capitolo 22

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M A T T H E W

Il mio autocontrollo è letteralmente finito.

Terminato.

Esaurito.

Qual è il modo migliore per dirlo?

Abbiamo sentito soltanto il rumore di una porta che si chiude e subito dopo le luci si sono spente, lasciandoci nell'oscurità più totale.

Ok, sono entrato troppo nella parte.

Non siamo in un cazzo di film horror e non c'è neanche nessun assassino a perseguitarci.

Quando si sono spente le luci, mi sono alzato dal divano andando a sbattere contro qualcuno.

L'ho riconosciuta all'istante, grazie a quel suo profumo di vaniglia.

Le mani di Kelsey si sono aggrappate come due arpioni al mio braccio, stritolandolo così tanto da farmi formicolare la pelle.Il mio respiro è sempre più affannoso e il cuore mi sta battendo all'impazzata, soltanto per lei.

Dannazione, vorrei prenderla per i polsi e sbatterla contro ogni superficie possibile di questa fottuta camera.

Però..non posso.

Che ho che non va?

<<Ragazzi basta!>>urla mia sorella con voce stridula da qualche parte nella stanza.

<<Sto morendo di paura>>sussurra la pazza di Janette.

Di nuovo silenzio.

<<Hai paura?>>sussurro contro i capelli di Kelsey, percepisco all'istante ogni singolo brivido che si sta facendo spazio sul suo corpo.

Trema per me.

<<No>>mormora con un velo di preoccupazione nella voce.

<<Mi stai stritolando il braccio>>la rimbecco e anche se non può vedermi, sto sorridendo come un perfetto idiota.

Questa ragazzina insolente.

Prima mi dice di starle lontana e poi?

Vuole tutto il contrario.

Dopo le ultime scoperte di Olsen, capisco da cosa deriva tutto il dolore che si ostina a portarsi dentro senza parlarne con nessuno.

Se dovesse venire a sapere che ho minacciato suo padre affinché lasciasse stare me e tutta la mia squadra, facendoci fare quello che ci pare e piace beh.. sarebbero guai seri.

Non me lo perdonerebbe mai.

Ma ormai il danno è fatto e purtroppo non posso tornare indietro.

<<Sta zitto>>sbotta lei con voce tremante.

<<Ragazzi ci siete?>>domanda Ryan con voce tuonante.

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