10.GEOCHRISTMAS PARTY

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Il bip del telefono mi distrasse dalla scelta del mio outfit.

SILVER

Non mettere i collant, stasera.

TU

E la biancheria?

SILVER

Niente da dire, ma metti in conto che non durerà tanto.

Ridacchiai e bloccai il telefono, un languore che mi contorceva il basso ventre.

Si avvicinava Natale e, come ogni anno, il dipartimento di Geologia organizzava una festa natalizia per scambiarsi gli auguri e celebrare le festività, il famoso GeoChristmas Party.

Era un bel momento, in cui professori e alunni erano alla pari e il rapporto famigliare che era presente tutto il resto dell'anno cresceva in maniera esponenziale.

Era una festa che tutti noi aspettavamo con ansia, perché con l'occasione gli studenti che avevano finito ne approfittavano per fare una capatina e salutare i vecchi professori e qualche compagno.

Con la presenza di due festaioli come Mercorelli e Joan, quest'anno era stato inevitabile farci coinvolgere nell'organizzazione, rientrando a tutti gli effetti nel GeoChristmas Staff.

Era stato uno spasso organizzarla con i ragazzi, considerando che, esclusi due ragazzi del primo anno e una nuova dottoranda, il famigerato staff era formato solo da noi. Era il nostro primo party natalizio che ci vedeva insieme e nello stesso momento a Camerino, ed eravamo tutti eccitati per la serata.

Anche Andrea, che aveva avuto qualche remora iniziale, si era lasciato coinvolgere ed ora mostrava un lampo di trepidazione.

Gli risposi con una gif affermativa e ritornai all'armadio.

«Sere..» Diafa entrò in camera mia, con un vestito nero in pelle e gli anfibi «..Merco chiede una foto della scaletta della serata.»

«Perché?»

«Perché è un maniaco del controllo con l'ansia patologica!»

Risi e le porsi il foglio. C'erano sempre due momenti in cui era diviso il party: quello della cena, allietata da qualche band musicale, e quello della festa vera e propria, con il piano bar e il dj.

In particolare, era questo il mio momento preferito, soprattutto perché i professori abbandonavano definitivamente la facciata da persone inarrivabili e di alto profilo, mostrandosi per quello che in realtà erano: persone normalissime che amavano godersi i momenti di spensieratezza e divertirsi in compagnia.

«Quindi fate solo cover?» quest'anno toccava a noi suonare, Mercorelli poi si sarebbe occupato del dopo cena.

«Sì, Mercorelli pensa che sia meglio non far sentire le canzoni originali in giro, prima di arrivare almeno alla fase finale.»

Un urlo ci fece correre in camera di Camilla. «Tutto bene?»

«Ho rotto i collant! E ora?!» gli occhi della mia coinquilina bionda erano sgranati e lucidi, mentre con addosso una lingerie di seta nera, ci mostrava il danno.

«Ma non è un problema! Ne ho io un paio!»

«Sul serio?»

«Certo! È quello il vestito?» indicai il vestito di velluto bordeaux con le maniche a sbuffo.

«Sì, avevo pensato di mettere quello con gli stivali e per il viso un effetto acqua e sapone.»

«Perfetto. Ne ho un paio che sono perfette per te!»

Come la luna sull'acqua chiara.Where stories live. Discover now