Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 7

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«Te ne voglio molto. - rispose la ragazza e Grayson quasi sentì che stava alzando gli occhi al cielo - Adesso lascia in pace Noel prima che ci rompa le palle per il resto della giornata.», borbottò poi.

Grayson lanciò un'ultima occhiata al fratello, prima di approfittare del suo silenzio per fuggire in corridoio. Gli scappò un sorriso nonostante non avesse ottenuto i compiti da copiare, nonostante Noel gli avesse intimato di lasciarlo in pace, nonostante Kimberly avesse fatto la stessa cosa. Le giornate, quando erano tutti insieme, per Grayson sembravano perfettamente complete.

Giornate complete che non riuscì più a ritrovare da quando si rese conto di non poter più parlare con suo fratello. Era un ricordo banale, questo, che Grayson aveva di Noel, un ricordo che chiunque avrebbe potuto dimenticare, ma tutto ciò che gli rimaneva di lui erano piccoli frammenti di vita quotidiana ai quali si aggrappava con tutte le forze, tenendoseli stretti come pietre preziose.

Quando pensava a lui, l'immagine di un fratello amorevole non era certo la prima a saltargli alla mente. Noel non fu mai stato un fratello amorevole, Noel non gli diceva quanto gli volesse bene, Noel non lo abbracciava, non lo rassicurava. Noel, però, agiva.

Come quando si mise contro due ragazzi più grandi che avevano preso in giro Grayson, per poi tornare a casa con l'occhio nero e guadagnandosi anche il discorso deluso del padre.

Come quando notava la sua agitazione, il suo sguardo angosciato dopo le liti con i genitori, dopo aver chiuso con una ragazza o anche solo per una giornata iniziata male e semplicemente, senza dire nulla, si alzava a prendere il giubbotto e Grayson capiva. Lo seguiva fuori e camminavano insieme, in silenzio verso quel loro parchetto che da piccoli avevano conquistato a discapito degli altri bambini, si sedevano sulle altalene e fumando una sigaretta osservavano chiunque passasse davanti a loro. Ogni tanto parlavano, si raccontavano episodi che in un battito di ciglia avrebbero dimenticato, ma con Noel quello che Grayson sentiva di più era il silenzio.

Noel era così importante, così imponente, che la sua presenza era maestosa e solenne anche nella quiete. Era carismatico, magnetico, grandioso e nessuno sguardo lo attraversava come fosse un fantasma, nessuno aveva il coraggio di ignorarlo.

E allora per quale motivo, si chiedeva Grayson con rabbia nel guardarsi intorno in quel Campus ormai vuoto di lui, per quale motivo sembrano già tutti esser passati sopra la sua morte? Per quale motivo io sono ancora l'unico a stare male? Perché, perché fanno finta che non sia mai esistito?

Grayson era arrabbiato con quegli studenti che ridevano spensierati. Grayson era arrabbiato con Kimberly che era ritornata a essere calma e riservata dopo essergli stata accanto in un primo tempo. Grayson era arrabbiato con suo padre perché aveva buttato su Noel tutte quelle inutili parole, creandogli un personaggio da interpretare e impedendogli di conoscere se stesso, costringendolo a trasportare montagne che invece avrebbe potuto scalare. Grayson era arrabbiato con se stesso per non aver capito prima, per non aver afferrato quella maledetta mano, per aver guardato mentre il corpo di Noel precipitava per scontrarsi con il cemento.

Soffiò via il fumo dalla bocca, sperando di far svanire quell'immagine dalla sua mente come quando si fa sparire il fuoco da una candelina. Vedeva ancora il sangue, il collo spezzato, le sirene dell'ambulanza e il telo che si posava sul suo corpo. Le mani, dopo mesi, ancora non avevano smesso di tremare.

Gli occhi gli pungevano di tanto in tanto e non capiva se fosse il fastidio del fumo o quel "mi manchi" abbandonato sulla punta della lingua che non poteva più rivolgergli. Tuttavia, ogni giorno Grayson si costringeva ad aspettare il buio, quando sotto le coperte nessuno poteva più chiedergli perché stesse piangendo.

Fece scivolare la sigaretta per terra e la pestò con la punta delle scarpe, osservando la cenere sparpagliarsi sulla ghiaia, prima di sollevare lo sguardo e prendere un profondo respiro.

𝗦𝗼𝗺𝗲𝘁𝗵𝗶𝗻𝗴 𝗡𝗲𝘄Where stories live. Discover now