24 DICEMBRE

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La mattina della Vigilia di Natale aprii gli occhi che il sole non era ancora sorto. La grande vetrata inclinata, che si stagliava di fronte al letto king size della nostra suite, si affacciava su un mare scuro rischiarato dalle sfumature aranciate dell'aurora. Alle mie spalle, Liam dormiva placidamente con il braccio tatuato posato sulla mia vita, accanto al letto giaceva scomposto il lungo nastro di seta rosso con il quale mi ero infiocchettata la sera prima. Ripensai a tutto ciò che era successo prima e dopo la cena di Natale. Mi ero comportata in maniera spudorata e non era da me, ma ormai mi ero abituata: quando c'era di mezzo Liam, a perdere ogni inibizione.

Agguantai la camicia nera che Liam aveva abbandonato sul cassettone e la indossai. Camminai a piedi scalzi verso il lussuoso balcone della suite, superai la vasca idromassaggio e mi affacciai verso il mare sconfinato. L'aria era un po' più fredda del solito, segno che ci stavamo allontanando dal paradiso caraibico nel quale avevamo navigato in quei giorni. Nel giro di poche ore, la nave avrebbe raggiunto il porto dal quale era partita ed io non riuscivo a credere che a breve quel sogno ad occhi aperti si sarebbe concluso facendomi tornare bruscamente alla realtà.

La sera prima, mentre facevo l'amore con Liam, mi ero chiesta che cosa ne sarebbe stato di noi. Non dubitavo dei miei sentimenti, e nemmeno dei suoi. Ma la nostra storia era nata all'improvviso e in un contesto a dir poco surreale. Come potevamo essere certi che, una volta lontani da quella situazione insolita, le cose non sarebbero cambiate? Io e Liam saremmo riusciti a vederci e a viverci anche lontani dalla Advent Christmas Cruise? Certo, avevamo scoperto di avere la fortuna di vivere nella stessa città, ma lui aveva la sua vita ed io... Io dovevo costruirmene una mia...

«Buongiorno Coccinella» disse la sua voce calda ed assonnata, mentre mi raggiungeva sul balcone. «Ti sei svegliata molto presto...»

Mi voltai per sorridergli e gli diedi un rapido bacio, poi tornai a rivolgere lo sguardo al mare. Non volevo rovinargli la giornata con le mie ansie e paranoie.

«A che pensi?» domandò avvolgendomi da dietro con le sue braccia calde e rassicuranti. «Tu sorridi, ma i tuoi occhi no. Qualcosa ti turba?»

Posò la testa sulla mia spalla, mentre il sole sbucava all'orizzonte.

«Mi faccio tante domande» abbozzai. È inutile mentire con qualcuno in grado di leggere il tuo malessere da un solo rapido sguardo.

«Su cosa?»

«Sul futuro» sospirai rendendomi conto di avere bisogno di sfogarmi con qualcuno, o meglio, con lui. «Ho paura che, fuori da questa bolla di irrealtà, tutto quello che ho trovato qui possa... svanire».

«Io non svanirò» disse solleticandomi il collo con il naso. «E nemmeno le tue amiche e il tuo talento per la scrittura. Ciò che è successo durante questa crociera non rimarrà qui, Coccinella. Scenderà dalla nave insieme a te».

Forse Liam aveva ragione, forse mi stavo solo lasciando trasportare dall'ansia e la paranoia.

«E se non dovesse succedere?» sussurrai stringendo le mani sulle sue braccia.

«Allora ricostruirai tutto» disse. «Sei una persona speciale e piena di talento. La vita ti ha messo i bastoni tra le ruote, ma il destino ti ha fatta salire su questa nave e qui sei riuscita a ritrovare tutta la forza necessaria a prendere in mano la tua vita e farne ciò che vuoi».

«Lo credi davvero?» domandai, gli occhi carichi delle lacrime che durante quel viaggio avevo ricominciato a versare.

Liam annuì e mi baciò sulla guancia. «Assolutamente sì». Mi fece voltare verso di lui e mi asciugò le lacrime. «E ti prometto che potrai contare su di me per qualsiasi cosa».

ADVENT CHRISTMAS CRUISE - Calendario dell'Avvento in crocieraWhere stories live. Discover now