06 DICEMBRE

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«Buongiorno Coccinella! Che ci fai vestita in quel modo?»

Era quasi mezzo giorno, io ero già andata e tornata da una lunga colazione al bar con Emma, Ines e Sabrina e lui, a quanto sembravano dimostrare i capelli bagnati e l'asciugamano legato in vita, si era svegliato da poco.

Cercai di non soffermarmi sulle ombre che la luce del sole disegnava sui suoi addominali scolpiti, o sulle goccioline d'acqua che dai capelli gli colavano sulle spalle ampie, sul petto e ancora più giù.

«Cos'ho che non va?» ribattei abbassando lo sguardo sulla semplice canotta nera che avevo abbinato a dei pantaloncini sportivi verde militare.

«Solitamente sei più...» Liam disegnò nell'aria profumata di salsedine delle curve armoniose.

«Sexy?»

«Lo hai detto tu!»

Sorrisi alzando gli occhi al cielo. «Vado a fare l'escursione fino alla cascata con le ragazze. Questo mi sembrava l'abbigliamento più adatto a camminare tra i rovi» spiegai.

«In questo caso devo concordare con te» disse. «Ma onestamente fatico ad immaginarti passeggiare tra alberi, insetti ed erba alta».

Liam ci aveva visto bene: io ero tutto fuorché un'amante delle passeggiate immersive nella natura. Ero nata e vissuta in città e tutte le mie vacanze e gite avevano avuto un solo obiettivo: il mare. Ines però ci aveva convinte che quella cascata doveva essere vista e quindi, nonostante la mia iniziale titubanza, alla fine tutte avevamo tutte deciso di accompagnarla. Spinta dalla voglia di passare qualche ora spensierata con loro, ma anche dall'ansia di ritrovarmi da sola su quella nave con il rischio di imbattermi in Adam.

«Tranquillo, non mi ci immagino nemmeno io» ammisi.«Tu invece? Che farai in quel che rimane della giornata di oggi?»

«Un po' di allenamento in palestra e qualche pagina del nuovo romanzo. Poi questa sera credo che parteciperò al torneo di biliardo. Ma niente escursione per me: ho dormito troppo poco questa notte» si giustificò con il solito sorriso impudente.

«Oh sì, ho sentito» esclamai. «Effettivamente il concerto si è protratto fino a tarda ora...»

«E tu sei rimasta ad ascoltare tutto il tempo?» mi provocò facendo un passo verso il parapetto che ci divideva.

«Niente affatto. Mi sono decisa a comprare dei tappi» raccontai. «Ma verso le quattro e mezza ne ho perso uno, ed ho avuto modo di scoprire che ti stavi ancora dando da fare».

«La tua cabina invece è sempre così silenziosa... Ti ricordo che basta chiedere se ti interessa fare un giro nella mia» disse ammiccando.

Un mix di rabbia, divertimento ed indesiderata attrazione mi costrinse a distogliere lo sguardo dai suoi occhi del colore del mare. «Non accadrà mai».

Lui alzò le mani in segno di resa ed io fui distratta dal movimento dei suoi bicipiti.

«Allora, come è andato l'appuntamento di ieri?»

«Meglio dei precedenti» risposi chiedendomi se fosse a conoscenza del fatto che il mio accompagnatore era stato suo fratello.

«James ti ha trattata bene?» mi punzecchiò.

«Lo sapevi?»

«Certo! Abbiamo cabine distanti, ma io e mio fratello parliamo parecchio, sai? L'ho sentito giusto una mezz'ora fa...»

«Buon per voi» commentai. L'idea che Liam e James avessero parlato di me mi metteva leggermente a disagio.

«Non vuoi sapere cosa mi ha detto di te il mio fratellino?»

ADVENT CHRISTMAS CRUISE - Calendario dell'Avvento in crocieraWhere stories live. Discover now