13 DICEMBRE

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LIAM

Affondai per l'ennesima volta nel corpo della bionda mentre il sole sorgeva dal mare dorato. La mora si avvicinò per baciarmi, ma io la respinsi. Lei si fiondò sulle labbra dell'altra ed io rimasi a guardarle.

Sapevo per esperienza che esistevano pochi spettacoli altrettanto eccitanti, ma la verità era che le guardavo senza vederle davvero. Il mio corpo era immerso in quella morbosa attività ma la mia mente era altrove. Era oltre quello specchio appeso alla parete che divideva la mia cabina dalla sua.

Mary. La mia Coccinella.

La ragazza che, con quei capelli del colore del tramonto e quegli occhi grandi e verdi come la primavera, aveva stravolto tutti i miei piani.

Scivolai lontano dalla bionda e lasciai che lei e la mora continuassero da sole quell'ennesima corsa verso il piacere.

Sapevo di averla ferita. Il suo ultimo sguardo mi aveva trafitto come un pugnale ed io avevo accolto quel dolore, consapevole di meritarne ogni singola goccia.

La mora iniziò a gemere ed ansimare, ma non trassi alcun piacere da quei versi concitati e rumorosi. La mia mente tornò alla sera prima, a quel bagno in cui avevo sentito la mia Coccinella gemere tra le mie braccia. Lei che era sempre così contenuta, così elegante nonostante la fisicità prorompente e la mentalità libera e brillante. In quel momento mantenere il controllo era stata un'impresa davvero ardua. Non era descrivibile l'eccitazione che mi aveva colto quando avevo capito che lei, a cena con quel tizio, indossava davvero il particolarissimo gioiellino che le avevo lasciato fuori dalla porta della cabina. La mia Coccinella sapeva sempre sorprendermi. Farla venire in quel modo era stata l'esperienza più eccitante di tutta crociera, o forse di tutta la mia vita. Le sue guance rosse, le sue unghie conficcate nel mio braccio, la sua schiena inarcata contro il mio corpo, le sue labbra schiuse dal piacere... Quante volte avevo fantasticato sul momento in cui, perso ogni controllo ed ogni pudore, avrebbe gridato il mio nome! Mentre la stringevo, in quel bagno, avevo creduto che sarebbe successo.

Avevo deciso che con lei non avrei insistito, non le avrei fatto pressioni e avrei semplicemente aspettato che le cose accadessero da sole, in modo naturale. E sapevo – sapevo con assoluta certezza – che tra noi qualcosa sarebbe successo. Lo sentivo nell'aria che si surriscaldava quando eravamo vicini. Lo leggevo nei suoi occhi brillanti di desiderio e lo sentivo in quel tono di voce speciale che usava solo quando parlava con me. Tra noi fluiva un'energia unica che, nonostante mi fossi accompagnato a centinaia di donne nei miei trent'anni, non avevo mai sentito prima di incontrare lei.

Non era stato sempre così. Durante le nostre prime conversazioni, più simili a scontri che a civili chiacchierate, Mary mi era sembrata algida ed altezzosa. Non saprei dire quando la mia percezione di lei era cambiata. Probabilmente era successo in maniera graduale: apprezzavo il suo continuo provocarmi, le nostre battutine, la sua aria di sfida. Quando al ballo mi ero intromesso per chiederle di danzare con me, lo avevo fatto più che altro per spiazzarla, ma quando avevo visto quell'Adam metterle le mani addosso, il mio impeto era stato reale ed irrefrenabile. Ero certo che, essendo una donna risoluta ed indipendente, se la sarebbe potuta cavare anche da sola, ma il prode cavaliere che non credevo di avere in me era scattato come una molla. Non ero riuscito ad esimermi dall'istinto di proteggerla. Chiunque lo avrebbe fatto.

La bionda ansimò rumorosamente mentre la mora si piegava per prendere tra le labbra rifatte uno capezzolo arrossato. Il mio sguardo rimase ancorato a quella scena mentre con il pensiero tornavo a quel giorno di pioggia. Mi ero affacciato alla finestra, senza uscire sul balcone, e l'avevo vista. Se ne stava lì, sotto la pioggia battente che le bagnava i capelli e le appiccicava addosso il roseo babydoll di seta. Era bella e maestosa, l'incarnazione di ogni mio sogno. Il mio corpo si era messo sull'attenti quanto il mio sguardo si era posato sui quei suoi seni alti e sodi che si intravedevano attraverso il tessuto bagnato.

ADVENT CHRISTMAS CRUISE - Calendario dell'Avvento in crocieraWhere stories live. Discover now