Non mi ero nemmeno resa conto di essere rimasta a fissare l'acqua per tutto quel tempo.

Le canoe erano in posizione e riconobbi quella della squadra della Princeton.

Ci provai a stare attenta a quella gara ma il mio cervello non ne volle proprio sapere e tornai a perdermi nei miei pensieri.

Forse non era stato Seth. Forse stavo impazzendo. Forse era stato solo una persona mentalmente instabile che per coincidenza aveva mutilato proprio l'uomo che aveva aggredito  me.

Poteva essere così. Anche i notiziari davano ormai questa versione. Era caccia all'uomo ma non si sapeva chi cercare, soprattutto perchè da quanto detto in varie interviste fatte alla vittima, la persona indossava un passamontagna ed era buio. Non aveva riconosciuto nessuno.

Però, se fosse stato così...sarebbe stato peggio, no? Un pazzo che girava per le vie non così lontane dal campus e assaliva in questo modo le persone. Era decisamente spaventoso.

La canoa di William viaggiava nell'acqua come soffiata dal vento. Era in testa al momento.

Era la terza opzione che mi metteva più angoscia, ed era proprio quella che mi obbligava ad accettare la prima idea.

La mia non era non un'ossessione verso di loro. I Vendicatori. Queste cinque fantasmi. Le loro vittime erano sempre le stesse. Il loro movente era sempre lo stesso. La vendetta contro certi crimini, soprattutto contro coloro che avevano scampato la giustizia. C'erano tantissimi casi, purtroppo. Quando successe il terribile fatto della dipendente di mio padre, loro non esistevano ancora ma esattamente un anno dopo il suicidio della ragazza, il 21 dicembre, ecco che presero il sopravvento, uscirono alla scoperto, presero il controllo di tutti i mezzi di telecomunicazione e diedero il via alla loro storia. In diretta, su ogni dispositivo, loro torturavano, vendicavano e, infine, uccidevano coloro che avevano commesso reati di violenze senza pagare conseguenze perchè era un mondo difficile per le donne, non sempre venivi creduta. Loro ci credevano. Sembravano prendersi a cuore questi casi e arrivavano alla giustizia con mezzi non giusti.

Ogni 21 dicembre erano quattro le vittime che prendevano di mira. E che ci mostravano.

E dopo quattro anni era ancora assurdo come la polizia non fosse riuscita a scoprire nulla. C'era chi diceva che non avrebbero fatto nulla perchè lavoravano per lo stato, questo era davvero folle, però era vero che i Vendicatori o li appoggiavi o eri contro la loro ideologia. E chi li appoggiava erano davvero tante persone. Per molti la vendetta era l'ultima opzione che si aveva quando la giustizia non faceva il proprio dovere. Be', io mi trovavo nella parte dei contro. Ero convinta che per certe persone, la morte era come una via di fuga a quello che avevano fatto. Avrei preferito, avrei voluto, che chi commetteva questi crimini venisse incarcerato a vita. Doveva impazzire dalla solitudine e ripensare fino alla lunga e lenta morte quello che aveva fatto. Non sempre avevo fatto questo pensiero, lo ammetto, ma quello era un altro caso.

Ad ogni modo, la paura che mio padre potesse finire sotto le loro mani era tanta. Quel caso non si era chiuso nel migliore dei modi e ancora adesso c'era chi ne parlava. La paura si concretizzò quando al secondo anno della loro attività, la notte prima del 21, ricevemmo una busta bianca con solo scritto Famiglia Blake. Il biglietto interno conteneva poche parole:

Scopriremo la verità

Sotto la scritta c'era disegnata in modo stilizzato la maschera che indossavano e che era diventata la loro caratteristica.

Non avrei mai dimenticato il modo in cui mia madre andò fuori di testa e mio padre chiamò la polizia. Poteva essere stato uno scherzo ma ormai si temeva dei Vendicatori, e mio padre sembrava la vittima perfetta per loro.

Avenging AngelsWhere stories live. Discover now