Capitolo 4

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POV'S SCARLET
Finalmente la giornata è finita e pare che non sia andata malissimo come mi aspettavo certo togliendo quel piccolo episodio di questa mattina inevitabilmente finisco per ripercorrerlo con la mente e mi soffermo soprattutto su quel dannatissimo Apollo non posso negare di esserci rimasta male ma in fondo cosa mi aspettavo?!

Sto camminando verso l'uscita e lo vedo lì fermo, sembra stia aspettando qualcuno, noto che ha il punto dove è stato colpito leggermente livido e gonfio vorrei avvicinarmi per chiedergli come sta, ma ho sinceramente paura.

Decido di proseguire dritta.
All'ultimo cambio idea e mi dirigo verso di lui sento subito il suo sguardo su di me una volta vicina mi fermo a meno di un metro da lui <<Ciao... ehm...non ricordo il tuo nome scusa>> dico impacciata
<<Asher>> suggerisce lui con un tono da perfetto stronzo ma decido di ignorarlo e continuare perché mi ricordo benissimo quando ero nella mia vecchia scuola e subivo in silenzio, mi ricordo perfettamente il desiderio di qualcuno che mi stesse vicino ma ero sempre sola e non voglio che qualcun altro si senta così
<<Asher giusto, io sono Scarlet>> lui non risponde ed io continuo decisa nel mio intento
<<Volevo solo chiederti come stai, sì ecco dopo stamattina>> dico poco sicura d'un tratto vedo la rabbia montare nei suoi occhi
<<Ma perché non ti fai cazzi tuoi figlia di papà di merda eh? Perché cazzo ti devi intromettere nella mia cazzo di vita? Stammi lontana chiaro?>> sbotta all'improvviso faccio istintivamente un passo indietro spaventata mi sarei aspettata di tutto ma di certo non questa reazione vorrei rispondere ma non ci riesco i ricordi mi stanno divorando e senza neanche accorgermene inizio a piangere e tremare, sono terrorizzata. All'improvviso sento un'altra voce provenire da dietro il ragazzo
<<Che cazzo vuoi da lui? Stagli lontana o giuro che me ne fotto che sei una ragazza>> era stato uno dei due ragazzi dietro Apollo ad urlare mentre un altro cercava di mantenerlo vedo Apollo ed uno dei due dirsi qualcosa che non riesco a captare la mia attenzione è tutta sul ragazzo che mi ha urlato contro lo sto fissando piena di paura temo che da un momento all'altro possa scattare e colpirmi, vedo l'attenzione di Apollo tornare su di me così mi decido a parlare faccio un profondo respiro
<< Sc-scusa... non volevo offenderti... o farmi gli affari tuoi... volevo solo... volevo solo dirti che se hai bisogno d'aiuto tu... puo-puoi contare su di me>> poi scappo subito via 'Menomale che volevo essere stronza' penso con le lacrime che minacciano di scendere a bagnarmi le guance cerco di ignorarle anche se è difficile, voglio solo arrivare a casa prendere le mie amate cuffie mettere la musica a palla nelle orecchie e scollegarmi da questo mondo e soprattutto dai miei pensieri per qualche ora.

Dopo meno di mezz'ora sono a casa, mio padre non c'è, io non mangio come al solito ormai, salgo in camera mia prendo le cuffie do play all playlist e mi abbandono completamente alle note della meravigliosa musica che mi viaggia nelle orecchie.

POV'S ASHER
Sono seduto al tavolo del nostro fast-food con i miei amici seduti davanti a me e sto cercando di trovare il capo della situazione per cominciare a raccontare gli eventi di quella mattina in ordine

<<Stamattina>> inizio <<Alla seconda avevo ora buca e mi sono fermato in classe per copiare degli appunti e mentre raccoglievo le mie cose arriva Paul...>> mi blocco e vedo le espressioni dei miei amici contrarsi a sentire quel nome

<<Che cazzo ti ha fatto quello stronzo stavolta?>> sbotta Jonathan incazzato

<<Calmo John, lascialo parlare>> interviene Ty calmando l'ira dell'altro ragazzo, ho perso il conto delle volte in cui ho mentalmente ringraziato la calma e il controllo del mio amico

<<Lui ecco ha cominciato ad insultarmi e ridere come fa di solito>> mi decido a continuare con un accenno di lacrime agli occhi

<<io volevo provare a seguire il tuo consiglio John te lo giuro volevo provare a difendermi ma non ci sono riuscito, così semplicemente ho provato ad andarmene ma lui si è incazzato ancora di più e hanno iniziato a picchiarmi>> dico con la voce spezzata indicando il violaceo livido che stava salendo all'altezza dello zigomo, guardo i miei amici negli occhi e vedo un'ombra di furia anche sul volto di Ty, non era la prima volta che Paul mi colpiva ma ogni volta loro si incazzavano di più era inutile tentare di dirgli che stavo bene loro non mi credevano, ma stavolta la loro ira non proruppe in urla neanche quella di John, evidentemente stavano cercando di trattenersi per sapere il finale della vicenda ma non volevo continuare avevo paura mi dicessero ad alta voce quello che già pensavo, avevo paura mi abbandonassero anche loro. Vedendo che non continuavo Tyler chiese

<< E quella ragazza chi è? E cosa c'entra con tutto ciò?>> eccola la domanda a cui non ero pronto a rispondere, vedendo il mio silenzio intervenne John

<<Hey Ash stai tranquillo sai che a noi puoi dire qualunque cosa, non ti giudicheremo mai, siamo i tuoi fratelli>> alzo lo sguardo su di loro e li vedo sorridere dolcemente e sorrido di rimando così mi decido a parlare

<<Quella ragazza è nuova si chiama Scarlet e ce l'ha presentata in prima ora quello di filosofia. Dopo un po' che gli amici di Paul mi stavano picchiando stava per colpirmi anche lui ma lei è comparsa sulla soglia ed è riuscita a mandarli via e poi è corsa ad aiutarmi io non l'ho nemmeno ringraziata e sono scappato via, poi all'uscita era venuta a chiedermi come stavo ed io le ho urlato contro come avete sentito>> tengo gli occhi bassi per tutta la durata del mio racconto per poi alzarli su di loro alla fine, hanno espressioni indecifrabili

<<Ok, tu sai che siamo sempre dalla tua parte ma stavolta hai sbagliato...>> dice John in tono di calmo rimprovero

<<Lo so...>> piagnucolo io

<<Ma perché hai reagito così?>> chiede Tyler guardandomi negli occhi io lo fissò senza rispondere

<<Ash...>> mi incalza John
<<Ho avuto paura...>> dico
<<Avevo paura che fosse un'altra fregatura, un altro pretesto per umiliarmi... come l'ultima volta>> dico con gli occhi bassi, sento i loro sguardi bruciarmi addosso e decido di incrociarli vi leggo solo comprensione, in fondo loro sono gli unici che hanno raccolto e tentato di rimettere in piedi i pezzi dopo quell'accaduto. Dopo che lei mi ha distrutto. Li guardo e loro guardano me, pare che nessuno sappia che dire

<<Ragazzi...>> decido di prendere la parola
<<So che ho sbagliato, ma ora cosa dovrei fare?>> domando

<<Tu cosa ti senti?>> chiede Ty, io rifletto

<<Non lo so, mi sono sentito una merda quando l'ho vista piangere per colpa mia e mi vien voglia di andare a parlarle anche se non so per dirle cosa, dall'altra parte però ho paura di rimanere nuovamente ferito>> dico tutto d'un fiato, sono veramente bloccato

<<Ma la paura penso sia più forte...>> aggiungo poi, i miei amici mi guardano, poi Tyler prende la parola

<<Tu hai ragione Ash ma... sinceramente quella ragazza mi è parsa diversa da lei...>> mi fissa con uno sguardo eloquente che io non riesco a sostenere e sposto gli occhi sul tavolino

<<Ash... ascoltaci, non si sta parlando più di quella lì, si sta parlando di te non puoi continuare a vivere nella paura, non tutte sono lei>> afferma Jonathan

<<Lo so, però non è facile...>> rispondo

<<Lo sappiamo, sappiamo meglio di chiunque altro cosa hai passato, però puoi provare ad andare avanti...>> continua John,

<<Già esatto, John ha ragione magari quella ragazza potrebbe essere il modo giusto di iniziare>> interviene di nuovo Ty

<<OK. Ok ragazzi! Ma non vi assicuro nulla>> chiudo il discorso io

<<Ty scusa mi potresti accompagnare a casa, sono stanco>> chiedo al mio amico

<<Certo, dai andiamo>>

Dopo poco sono sotto casa e saluto i miei amici e mi dirigo in casa, entro e vado direttamente in bagno mi spoglio riempio la vasca d'acqua e mi ci immergo rilassando tutti i muscoli ma sebbene il mio corpo sia meno teso la mia mente non vuole saperne di staccarsi da una dea con i capelli corvini e gli occhi smeraldo. Rassegnato esco dalla vasca mi asciugo e mi butto nel letto, dovrei studiare ma non mi importa, trasportato dai pensieri cado tra le braccia di Morfeo in un sonno senza sogni.

NOTA AUTRICE 🫶🏻

Ciao ragazzi, ecco il 4º capitolo anche se un po' in ritardo rispetto al solito fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e se vi va lasciate una stellina 🫶🏻🫶🏻

Comunicazione di servizio ahahah le parti delle prossime 2 settimane verranno pubblicate di mercoledì poiché i lunedì sono giorni festivi, ditemi con un commento cosa ne pensate di questo cambio e se  avreste preferito mantenere di lunedì anche se è Natale.
Spero vi piaccia 💞
A mercoledì prossimo 💞🫶🏻

Come fiamme senza ossigeno Where stories live. Discover now