Capitolo 11

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Doctor, doctor, anything, please.
Escapism

-Britney, muoviti!- 
Mi sveglio di soprassalto, udendo la continua voce di mia madre chiamarmi.
Oggi sono riuscita ad addormentarmi verso le 3:00 del mattino, perché non smettevo di piangere o riempirmi di colpe per Marianne.
-Mmm- Dico nascondendo il volto sul cuscino.
Sento i tacchi di mia madre far rumore sul pavimento della stanza, e le tende spalancarsi facendo entrare la luce del mattino.
-Britney sono le 7:30, oggi non hai lezione?- Domanda Richelle.

Finalmente decido di sedermi sul letto.
Mi stropiccio gli occhi -Si, ma tanto è tardi-
Mia madre annuisce, stringendosi nel suo tailleur e osservando qualcosa fuori dalla finestra.
Assottiglia gli occhi -Tesoro, ma vi siete organizzati la mattina per la tesi?-
Aggrotto la fronte, capendo dopo un po' di secondi l'argomento di cui sta parlando.
-No, perché me lo chiedi?-
-Non è Lucas quello là?- Indica un punto nella strada.

Quasi inciampo correndo verso di lei.
Mi sporgo anch'io , vedendo la figura inconfondibile di Lucas appoggiata alla sua moto.
Ha l'espressione concentrata, mentre sembra aspettare qualcuno.
Senza dar alcuna spiegazione a mamma, mi precipito in bagno per vestirmi.
Indosso un cardigan marroncino e dei jeans neri, legandomi i capelli in una coda alta.
Infilo il cappotto, salutando Richelle e dicendole che mi ero dimenticata del lavoro che avremmo dovuto fare.

Nell'istante in cui esco dal portone con lo zaino in spalla, Lucas mi viene incontro con un lieve accenno di sorriso.
Mi spinge contro il muro, premendo le sue labbra contro le mie.
Mi abbandono al suo respiro, al suo profumo.
Si stacca dolcemente chiedendomi -Come stai?-
Sospiro, guardando per terra per poi incrociare di nuovo il suo sguardo -Come dovrei stare Lucas? Ho perso una mia amica ieri-
Mi accarezza i capelli -Lo so-
Mi perdo per pochi secondi nei miei pensieri, per poi domandargli -Che ci fai qui?-
Mi mostra le chiavi della sua moto -Ti accompagno-
-Ah- Mi dondolo sui talloni dei piedi, per poi aggiungere con incertezza -Comunque dopo dovrei andare in un posto, mi chiedevo se-
-Si-
Aggrotto le sopracciglia -Si?-
-Ti ci porto io- Dice con tranquillità.
-Oh-
Ride leggermente avanzando di due passi, prendendomi il mento tra l'indice e il pollice -Bimba, preferisco che i monosillabi li conservi per quando ti faccio godere- Traccia il contorno delle mie labbra con un dito.
Arrossisco involontariamente, guardando altrove.
-Può anche accompagnarmi Yuri, non credo ci sia alcun problema per lui-
Lucas dilata le narici, poggiando il gomito sul muro alla destra della mia spalla -Che cazzo Britney, non hai ancora capito che mi fa incazzare pensare che qualsiasi altro uomo oltre a me possa anche solo respirare la tua stessa aria?-
Sorrido mordendomi il labbro -Se inizi a fare queste scene di gelosia potrei iniziare a credere che tu provi qualcosa per me, Anderson-
Scuote la testa -Andiamo-

☕️

-Sinceramente? Non me l'aspettavo-
Io, Andy  e Yuri siamo seduti in caffetteria, finalmente tutti e tre insieme dopo tempo.
Scuoto la testa, aggiungendo una bustina di zucchero nella tazzina del caffè -Marianne era fantastica. Se avessi... se solo avessi capito che era in difficoltà...- Emetto un sospiro profondo asciugandomi le lacrime sulla guancia.
Fortunatamente ho messo il mascara waterproof.

-Brit non darti nessuna colpa, non siamo nemmeno sicuri che sia stato lui, hanno aperto l'indagine da poco...- Andy allunga la mano per poggiarla sulla mia, mentre Yuri mi guarda con un'espressione corrucciata.

Sorrido tristemente -Sono sicura sia stato lui, e comunque oggi ho intenzione di andare nella casa in cui Marianne abitava con le sue amiche, per cercare di scoprire qualcosa-

-Fantastico! Ma...non potresti far fare il lavoro ai poliziotti?- Domanda il mio migliore amico.
Andy gli dà un calcio da sotto il tavolino, e me ne accorgo tramite il lamento di Yuri.

-Vabbè se vuoi ti accompagno- Aggiunge.
-Ehm, in realtà si era già offerto Lucas- Affermo guardando ovunque, ma non nella direzione di Andy.
Lei sa tutto, e per fortuna poi non ne abbiamo più parlato.

So che devo dirlo a Yuri, so che devo essere sincera, ma non ho il coraggio, specialmente perché non so precisamente cosa ci sia tra me e il fratello.

-Ah- Risponde solamente.
Il silenzio che regna tra di noi durante i secondi successivi è alquanto imbarazzante, ma poi lo colmo alzandomi dalla sedia e dicendo -Devo andare a lezione, ci vediamo stasera?-

-Eccoti, mezz'ora dopo-
-Cosa? No, sono solo 5 minuti di ritardo!- Mi lamento con Lucas davanti l'università.
Mi avvicino alla sua moto, prendendo il casco che lui mi porge e infilandomelo.

Si sistema il ciuffo -Che hai fatto per arrivare a quest'ora? Sei sempre puntuale-
-Brownies-
Aggrotta le sopracciglia -Brownies?-
-Si, qualche problema? Mi sono fermata a mangiarli al bar- Incrocio le braccia alzando il mento.
-Nono, però sbrigati a salire bimba.
Dove ti porto?-


Suono al campanello, agitando le ginocchia nell'attesa.
Ho chiesto a Lucas di aspettarmi sotto, e anche se con qualche incertezza l'ha fatto, ma le sensazioni che trasmette questo piccolo e stretto palazzo, mi fanno quasi quasi cambiare idea.

La porta si apre, svelando una ragazza che mastica una gomma rumorosamente.
Il rumore che provoca però si arresta nel momento in cui mi vede.

Capelli lunghi castani.
Occhi scuri.
Stessi lineamenti.
Che cazzo ci fai lei qui?
E soprattutto, come faceva ad essere amica di Marianne?

Spazio autrice 🙆🏻‍♀️☕️
Finalmente sono tornata.
Mi scuso se non sono stata molto attiva, ma in questi giorni avuto moltissimi impegni, perciò non sono riuscita a concentrarmi anche sulla storia.
Adesso però continuerò a pubblicare regolarmente, ossia ogni 2 giorni.
Che ne pensate?
Secondo voi chi è la ragazza che ha aperto la porta?

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⏰ Dernière mise à jour : Dec 05, 2023 ⏰

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