Capitolo 6

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Lucas' POV

Ti scriverò dall'inferno
Per dirti che ho freddo
Che il diavolo è buono
Che io sono peggio
Molotov

Esistono realmente i sentimenti? Non credo proprio.
Io sono uno di quelli che non riesce a provare nulla. Mi nutro di sesso e piacere, e il mio cuore ormai non soffre più il ghiaccio di cui è circondato.
Le uniche persone per le quali sono disposto a sacrificare me stesso, sono mia madre e mio fratello.
Mio padre è un fottuto bastardo: un imprenditore che ha deciso di seguire la sua merda di carriera e lasciare la moglie e i figli a marcire, sostituendoli con una puttana.
Yuri lo sente ancora, e a causa della sua ingenuità continua a sperare che un giorno possa tornare. Ma io non sono cazzone come lui, so già cosa accadrà e i motivi di quello che è già accaduto.

Quel coglione di James Anderson non ha nemmeno provato a riallacciare i rapporti con me, perché é troppo impegnato per fare il padre.

Ma tralasciando lui, c'è un'altra persona che mi sta altamente sui coglioni, ed è la migliore amica di mio fratello, con cui devo preparare quella maledetta tesi.
Perché ho accettato di offrirle il mio aiuto? Semplicemente perché mi piace farla incazzare.
Me ne sono pentito? Assolutamente si. Provo un'odio profondo tanto quanto una voglia di metterla a tacere con i miei metodi sessuali per quella bambina, forse perché qualcosa in lei mi eccita, o forse perché sto assumendo droghe in questo periodo e non ne sono a conoscenza.

Fatto sta che Britney è anche la ragione per cui sto andando a rompere le ossa a Marcus Alexander.
Che cognome del cazzo.
Solo il pensiero che ha messo le mani addosso a lei, che possa averla toccata in qualche modo senza la sua volontà, mi provoca la voglia di ucciderlo.
Metto in moto il veicolo, abbassando la visiera del casco.
So già dove dirigermi, perché un coglione come lui in questo momento può essere solo alla confraternita, luogo in cui ci sono drogati.

Sfreccio per le strade, sentendo l'aria pungermi la pelle.
Ho sempre amato il freddo, la sensazione che ti trasmette e soprattutto andare sulla moto durante l'inverno.
È come se il tempo si fermasse, il cervello congelasse.
L'estate invece è una stagione del cazzo, dove se hai fortuna sopravvivi sotto il sole per un solo pomeriggio.

Lo spegnimento del rombo del motore annuncia il mio arrivo.
Faccio una smorfia di disappunto, vedendo l'ambiente attorno a me.
Un gruppo di ragazzi ascolta della musica da discoteca tramite le casse, passandosi continuamente erba fra loro.
L'odore della marjiuana giunge alle mie narici, infastidendomi per la puzza.

-E tu chi sei?-
Un moretto con il taglio a scodella mi blocca il passaggio.
-Dove cazzo è Alexander?- Chiedo avvicinandomi minacciosamente a lui.
Quel cazzone indietreggia, come previsto.
-Sarà di sopra a farsi una- Replica alzando le spalle prima di scomparire nell'edificio.
Entro nel palazzo, salendo le scale.
Apro tutte le porte violentemente, mentre le persone mi urlano contro.
Ma sinceramente non me ne fotte un cazzo delle loro reazioni, perché il mio unico obiettivo è quello di ammazzare Marcus.

Proprio nell'ultima stanza, lo ritrovo con una biondina.

Si alza subito dal letto, coprendosi con il lenzuolo e venendomi incontro -Oi fratello ma che cazzo di problemi ha-
Non gli do il tempo di finire la frase, perché un pugno gli arriva dritto sullo zigomo.

Alexander inclina il viso, massaggiandosi il punto dolente, mentre la ragazza che fino a pochi istanti prima era nuda e distesa, è corsa in bagno, emettendo un grido impaurito.

-Permettiti un'altra volta di toccare Britney, e ti giuro che ti ammazzo- Ringhio avvicinandomi a lui.
Marcus si alza, iniziando a ridere -Ah, non dirmi che è quella troietta del cazzo che va in giro a fare la paladina della giustizia?
Di' alla tua ragazza di fumarsi una canna per starsi un po' calma, invece di venire a fracassarmi le palle-

Lo prendo per il collo, stringendo le dita attorno ad esso.
Se prima volevo ucciderlo con le mie mani, adesso lo butterei direttamente dal terzo piano.
-Forse non hai capito una cosa- Esclamo, mentre osservo i colori del suo viso divenire chiari, a causa della mancanza della circolazione del sangue -Non devi azzardarti ad avvicinarti, parlare o solo pensare a lei. Se vengo di nuovo a scoprire che le hai fatto qualcosa, le conseguenze non saranno belle- Termino spintonandolo per terra.
Lui rimane fermo là, incapace di rispondere, io invece me ne vado sbattendo la porta.

🤭

-Lucas, posso?- Chiede Giorgia con voce stridula riferendosi alla sigaretta che ho tra le mani.
Giorgia è una delle tante con cui me la faccio. Con lei come con le altre non c'è alcun rapporto di amicizia, ma solo sessuale.
Le passo il filtro, alzando gli occhi al cielo. Non mi piace condividere le cose, soprattutto se contengono nicotina.
-Quindi stiamo qua a non fare niente?- Domanda rilasciando il fumo dalle narici e guardandomi in maniera lasciva.
-Non lo so, vuoi farmi un pompino? Che sei venuta a fare di preciso, Giorgia?-
Mi appoggio alla ringhiera del balcone con fare annoiato, attendendo una risposta.
Non sopporto le visite a sorpresa, specialmente se sono da parte di persone a cui non tengo.
-Cosa? Sono Arianne! Comunque non fare il maleducato!- Mi aggredisce.
-Giorgia, Arianne o come preferisci essere chiamata, se vuoi una scopata mi chiami e me lo dici. Mi ha dato molto fastidio, non devi più entrare qua senza il mio permesso-
-Oh, che palle! Mi ha aperto tua madre!- Afferma protestando.
-Infatti ha sbagliato. Esci-
Ora mi sono incazzato. Si comporta come se stessimo insieme, ma forse non ha capito che per me non vale nulla tutto questo.
La ragazzina fa come le dico, mettendo finalmente piede fuori casa.
Io vado in soggiorno, spegnendo la sigaretta.

-O ma chi era quella? Sembrava abbastanza infastidita- Domanda mio fratello entrando nella stanza con il pigiama di cars è una tazza fumante in mano.
Ma che cazzo, perché oggi non mi lascia in pace nessuno?
-Una tipa- Rispondo semplicemente.
Sia io che Yuri ci sediamo sul divano, sistemandoci su esso.
-Bene- Si stiracchia prendendo il cellulare sul tavolino difronte la grande poltrona su cui siamo posizionati.
-Senti, mi stavo chiedendo, non è che a te piace Britney?- Dice improvvisamente facendomi l'occhiolino.
-Ma che cazzo Yuri, è tipo mia sorella!-
Okay, non la vedo come una sorella, perché altrimenti non sentirei un'attrazione fisica nei suoi confronti, ma come fa a piacermi una bambina rompicoglioni come lei?
Yuri inizia a ridere, esclamando poi -Una sorella non la odieresti, vabbè comunque era una curiosità-
Si alza, andandosene e lasciandomi solo.
Sorrido, pensando a quanto sia cazzone mio fratello.
Quella bimba non potrebbe mai piacermi.


Spazio autrice🙆🏻‍♀️
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La radice quadrata dell'amoreOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz