<<Ti costa proprio dire quella parola eh?>>mi canzone lei sistemandosi la coda di cavallo davanti facendola ricadere sulla spalla.
Ridacchio mordendomi il labbro inferiore.<<Si quindi non lo ripeterò>>
<<Ti senti meglio dopo avermi chiesto scusa?>>mi prende in giro inarcando un sopracciglio.
<<Non è questione di sentirsi meglio Cooper, sono stato un coglione a dire quella cosa ma non immagino che tua madre fosse..>>lascio la frase in sospeso.
Diciamo che non ho un buon rapporto con questa parola.So che se voglio diventare medico allora dovrò averci a che fare ma per ora non voglio pensarci.Il mio sogno è rinchiuso per ora dentro un cassetto e la chiave per aprirlo ce l'ha soltanto mio padre.Il vecchio Leblanc.
Lui decide sempre su tutto.Su ogni cosa della mia vita.Ha deciso che sport dovevo fare, la scuola a cui dovevo andare e infine la ragazza che dovevo avere al mio fianco.
Non ho mai preso neanche una decisione in tutta la mia vita.Sono la promessa dell'Hockey canadese e sarà così per sempre a meno che io non mi ribelli contro George Leblanc.
<<Morta?Puoi dirlo non è mica un segreto di stato>>scuote la testa lei ma anche se continua a fare la dura vedo i suoi occhi farsi lucidi pian piano.
<<Sai cosa intendo>>borbotto distogliendo lo sguardo.
Ora che Kelsey è di fronte a me con gli occhi lucidi mi sta venendo soltanto voglia di..no.
Non posso.
Stavo veramente per dire "abbracciarla"?
Ma che cazzo mi prende?
Mi sono rammollito?
<<Scuse accettate Leblanc, aspetta..sei stato te?>>sbarra gli occhi e assume un'espressione che mi fa quasi paura.
Ridacchio.<<A fare?>>
<<A farmi chiamare dall'alto parlante>>mi guarda di sottecchi.
<<Può darsi>>scrollo le spalle fissandola.
<<Mio padre si arrabbierà>>asserisce con voce incerta.
<<Tuo padre non è comunque un mio grande fan>>sogghigno.
<<Aspetta brutto stronzo, scuse un cazzo..la scritta sopra l'entrata della scuola.Sei stato tu?>>ringhia tra i denti.
Kelsey combattiva è tornata più forte di prima.
Avevamo avuto dieci minuti di tranquillità e ora devo mettermi di nuovo a litigare con lei.
Che palle.
<<Non sono stato io>>continuo a fissarla dritta negli occhi.
Ed è vero.Per una volta Matthew Leblanc non c'entra niente con questo scherzo.La cosa che mi fa infuriare ancora di più è che qualcuno si sia permesso di fare una cosa del genere sotto al mio naso.Devo assolutamente scoprire chi diavolo è stato.
BINABASA MO ANG
Be Unstoppable
Romance"I giocatori di hockey hanno il fuoco nei loro cuori e il ghiaccio nelle loro vene" ❄︎ Kelsey Cooper ha diciannove anni, vive in una piccola città della California e con il suo caratterino non passa di certo inosservata. La sua vita però ad un tratt...
Capitolo 10
Magsimula sa umpisa