Era stata una nottata intensa, l'avevo passata a piangere.
La mattina seguente mi svegliai molto tardi.
Decisi di alzarmi e di fare colazione fuori.
Oggi è il 25 dicembre , ovvero il giorno di Natale.
Mi sistemai ed uscii di casa.
Ovviamente metà dei negozi erano chiusi.
Passeggiai per i vicoli deserti.
Ripensavo a quanto ero felice ad Istanbul .
Mi sentivo così sola quì.
Cercai di distrarmi , ed andai nell'unico posto aperto di oggi .
Il parco .
Venivo spesso in questo parco da piccola.
Ero molto assetata, ma come al solito avevo dimenticato di portarmi una bottiglietta d'acqua con me .
Vidi la fontana del parco e mi avvicinai ad essa.
Ricordo quando da piccola bevevo sempre da quella Fontana.
Purtroppo ero troppo bassa e finivo per bagnarmi sempre.
In lontananza notai dei ragazzini che giocavano a pallone .
Sentivo le loro risate fino a quì, chissà com'erano spensierati!
In quel momento squillò il mio cellulare.
Era mio padre.
Risposi e subito sentii dall'altro capo del telefono mio padre arrabbiato dire:
<<Hai intenzione di tornare a casa o vuoi stare in giro tutto il giorno come le puttane ?>>La sua solita delicatezza mi colpì in faccia come uno schiaffo.
<<Purtroppo torno, arriverò a casa per ora di pranzo.>> dissi
<<Non è possibile che fai sempre di testa tua!Torna ora a casa! Devi ubbidire a me perché sono tuo padre!>>
<<Io non ubbidisco a nessuno! Ne tantomeno ad una persona arrogante come te!Quando vorrò tornerò a casa , tanto non te n'è mai fregato nulla di me,non vedo perché ora tu debba preoccuparti. Ci vediamo stasera.>> dissi io
Ero ormai esaurita , non sopportavo più la convivenza con mio padre.
Era sempre arrabbiato e mi trattava sempre male.Ero troppo orgogliosa per tornare a casa , quindi decisi di girovagare fino a sera.
Girai per qualche negozio , girai per qualche strada ed il tempo passò.
Una volta rientrata a casa socchiusi la porta , cercando di essere il più silenziosa possibile.
Questa cosa non funzionò perché mio padre era già dietro la porta.
<<Papà posso spiegar.....>>
Non riuscii nemmeno a finire la frase che la mano di mio padre si schiantò verso la mia guancia.Mi aveva appena tirato uno schiaffo .
Ne avevo abbastanza.
Presi la prima cosa che trovai sul mobile dell'ingresso e la lanciai verso mio padre.
Era una cornice con una foto di me e lui di tanti anni fá.
Avevo più o meno 5 anni in quella foto.Mi presi coraggio ed iniziai ad urlare :
<<Perché mi odi! Perché non fai altro che insultarmi ed umiliarmi! Io non ti sopporto più. Qualunque cosa io faccia non va mai bene , cosa vuoi ancora dalla mia vita ? Ti sei preso la casa e ti sei preso la mia infanzia . Cosa vuoi di più?mi stai rendendo la vita un inferno!Non ti voglio vedere mai più nella mia vita, ho chiuso con te!>>
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🌙Yakamoz🌙
RomanceLuna è la classica ragazza gentile e studiosa, non le piace farsi mettere i piedi in testa da nessuno . Finalmente il suo sogno si è realizzato, ovvero quello di riuscire ad entrare in una delle più prestigiose scuole superiori della Turchia come Ex...