"Cause it's too cold for you here"

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Leyla e Dilara erano tornate a casa e decidiamo di metterci a tavola .
Mangiammo quello che Dilara aveva preparato il pomeriggio visto che sapeva sarebbe stata fuori .
La cena era molto tranquilla e Murat era molto gentile .
È una persona molto solare e a tavola non siamo stati zitti nemmeno un minuto .
I momenti in cui c'è stato silenzio venivano colmati dalla fragorosa risata di Murat .
Abbiamo riso tanto ed era da tempo che non mi sentivo così parte di  una famiglia.
Quasi mi commuovo .
Finita la cena Dilara sparecchiò ed io mi offrì di dare una mano .
Levato tutto dalla tavola mi dedicai a lavare i piatti .
Ormai erano andati tutti a dormire tranne Murat che stava lavorando al computer nel suo studio .
Ero rimasta solo io sveglia in cucina a riordinare .
Finché rimanevo in quella casa volevo rendermi utile , non volevo pesare sulle persone .
Quindi cerco di dare il mio contributo facendo piccole cose come ad esempio: apparecchiare , sparecchiare e riordinare le mie cose . Ogni tanto lavo pure i piatti .
Sono cose che facevo pure a casa mia e mi sembra buona educazione farle .
Dopo aver finito di sistemare i piatti sentii il mio telefono vibrare , lo avevo messo in silenzioso .
Noto che un numero sconosciuto mi ha contattato e vedo un solo messaggio:

Inizialmente mi sono spaventata poi ho pensato : chi altro può essere se non Kemal? Spero sia lui perché se è qualche pazzo psicopatico che ha il mio numero e vuole incontrarmi a casa mia prendo il primo volo per l'Italia e me ne torno da dove son...

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Inizialmente mi sono spaventata poi ho pensato : chi altro può essere se non Kemal?
Spero sia lui perché se è qualche pazzo psicopatico che ha il mio numero e vuole incontrarmi a casa mia prendo il primo volo per l'Italia e me ne torno da dove sono venuta .
La cosa che mi fa spaventare di più è il rumore che avverto alle mie spalle .
Sento un click e improvvisamente la luce si accende .
Mi giro con una faccia sconvolta .
Era Murat .
Menomale!
<<scusa Luna non è che mi potesti passare un po' di ghiaccio? Stavo lavorando , ma per prendere dei documenti dal cassetto mi sono chiuso il dito nel cassetto e mi fa un po' male . So che sono grande per farmi male così però può capitare no? >> e mentre raccontava questo iniziò a ridere a bassa voce .
Mi venne da sorridere perché per la sua età era maldestro , ma chi sono io per giudicare che a 16 anni cado nelle pozzanghere e mi sbuccio le ginocchia come i bambini ?
Gli porsi il ghiaccio e lui sussurrò un <<grazie >>
Ero pensierosa e lui lo notò e mi disse : << tutto apposto? Ti vedo scossa.>>
<<tutto apposto>> risposi io .
Vidi dal labiale di Murat che lui mimò un silenzioso <<Buonanotte>> ed io lo salutai silenziosamente con la mano ed esclamai a bassa voce : <<buon lavoro>> .
Murat mi dava un senso di sicurezza, anche se non lo conosco da molto in queste 24 ore ho capito che è una brava persona ed in lui vedo la figura paterna che non ho avuto .
Chissà come sarebbe stato avere lui come padre .
Murat si chiuse la porta dello studio alle spalle ed io mi preparai psicologicamente all'incontro .
Se non mi trovate più cercatemi a chi l'ha visto.
Erano passati 10 minuti precisi ed io ero totalmente in ansia perché non sapevo cosa aspettarmi , d'altronde, mi sembra strano che Kemal che non ha nemmeno il mio numero di telefono e non mi sopporta mi contatti per vedermi .
Come dico sempre io : lo scopriremo solo vivendo , certo , sperando ci arrivo all'incontro perché potrei morire prima d'infarto.
Ho iniziato a grattare convulsivamente a causa dell'ansia le ferite che mi ero procurata dalla caduta di oggi e siccome non si erano cicatrizzate visto che non le ho disinfettate hanno iniziato a sanguinare .
Di solito sono una molto precisa su certe cose , ad esempio disinfettarsi subito se ci si fa male , ma oggi ad essere sincera non mi importava.
Avevo il palmo della mano tutto appiccicoso di sangue , ma siccome non avevo tempo di andare a disinfettarmi decisi di andare in terrazzo perché sennò sarei arrivata in ritardo .
Sanguinante si , ma in ritardo mai .
Mi avviai verso la porta finestra e la aprii .
Mi sedetti sulla sdraio in attesa dello sconosciuto ed ammirai la luna.
Era sempre lì.
Ed io ero sempre lì ad osservarla .
Sentì una mano sulla spalla e mi voltai.
Visti Kemal che mi guardava con i suoi occhi color nocciola .
Mi alzai e dissi : <<allora eri tu quello del messaggio, lo avevo sospettato. Perché volevi vedermi ? >>
<<perché mi andava>> ma che risposta era?
<<abitiamo affianco potevi suonare alla porta , oppure essendo il miglior amico di Emre potevi dire a lui di volermi vedere. A proposito , come hai avuto il mio numero di telefono? Te l'ha dato Emre vero? Se te l'ha dato lui ricordami di ammazzarlo .>>
Dissi io .
<calmati , non ammazzerai nessuno >> ridacchiò lui <<L'ho preso da solo . Avevi lasciato il telefono sul tavolino del terrazzo e mi sono segnato il tuo numero .>> esclamò lui .
<< prima dici di non voler aver a che fare con persone come me e poi mi contatti senza dire chi sei , normale . Tutto normale . >> avevo i nervi a pezzi , ero stanca , dolorante e per di più ci si metteva lui .
Era troppo .
Non sono una persona maleducata o impertinente, ma con quelli come lui non resisto a non tirar fuori il mio lato peggiore .
Quindi decisi di alzarmi ed avviarmi verso la porta finestra fino a che Kemal mi bloccò il polso .
Aveva la sua mano ben salda al mio polso , ma non faceva male . Anzi , era molto delicato . Lo vidi osservarmi la mano impiastricciata di sangue e mi sussurrò : << che ti sei fatta ?>>
<<che ti importa ?>>
<<parla >> disse lui con un tono quasi di supplica e non l'avevo mai sentito così in questi pochi giorni che ho avuto il "piacere" di conoscerlo .
<<sono caduta, con il tuo permesso vado a letto . Notte>>
<< non hai il mio permesso , resta . Aspetta un attimo quí e non fare storie >> disse lui .
Mi accompagnò fino alla sedia sdraio nella quale ero seduta fino a pochi minuti prima e mi fece sedere di nuovo .
Lo vidi entrare in casa sua ed aspettai qualche minuto .
Tornò fuori con una coperta sulle spalle e le mani piene di boccette , bende e cerotti .
Oh mamma questo è pazzo ! Pensai io.
Davvero vuole mettersi a medicarmi? Nah, sarà una farsa come quella del bacio .
Ed invece no .
Si avvicinò a me , mi mise la coperta che aveva preso sulle spalle e mi disse : <<fa troppo freddo quì per te , ti ammalerai .>>
Mormorai un <<grazie >> ero abbastanza in imbarazzo perché nessuno mai si era interessato così a me .
Mi chiese di distendere la mano ed io gli dissi che non c'era bisogno , potevo farlo benissimo da sola , ma lui non si rassegnò. Mi prese la mano a forza e disse con la sua voce abbastanza profonda che mai avevo notato fino ad ora :<< perché vuoi fare tutto da sola ? Lasciati aiutare . Lo faccio per il tuo bene . Se si infettano è peggio.>>
Ero talmente stanca che non opposi resistenza e mi lasciai medicare . Sospirai pesantemente quando passò il disinfettante sul taglio abbastanza profondo della mano , ero caduta in una buca e c'erano delle rocce affilate che mi hanno lacerato completamente la pelle della mano .
Questa sera era in vena di domande tanto che mi chiede :<< come te li sei procurati?>>
Iniziai a raccontare la tragica storia di oggi .
Dopo questo ho perso definitivamente la mia dignità !
<< Dovevo incontrarmi con una persona a piazza Taksim . Il viaggio all'andata è stato perfetto . Ho preso l'autobus e sono arrivata a destinazione. Al ritorno è stato tragico, il cielo era diventato nuvoloso ed ha iniziato a piovere , ero tutta zuppa mentre mi dirigevo alla stazione dell'autobus . Siccome era la prima volta che mi trovavo in quella zona non sapevo come orientarmi . Ormai si era fatto tardi ed era tutto buio e per dirigermi alla stazione dell'autobus sono inciampata in una grande buca con delle pietre . Mi sono graffiata le gambe ed i palmi delle mani visto che li avevo messi in avanti per attutire la caduta .>> finí di raccontare questa tragica avventura e mi venne da ridere .
Kemal mi guardò sbalordito e secondo me si chiese di quali problemi soffrissi . Però tutto questo non ha importanza perché mi sa che soffriamo della stessa patologia perché scoppiò a ridere anche lui .
Era la prima volta che sentivo la sua risata .
Era una risata melodiosa e soave .
Però era talmente forte che dovetti zittirlo perché era notte fonda e tutti stavano dormendo . Ci avrebbero sentito .
Gli appoggiai la mano fasciata da bende  che era stata già medicata in precedenza sulla bocca .
Kemal si zittì mentre continuava a sorridere .
Spinse la sedia a sdraio all'indietro con la mano e lo schienale si appiattì portandomi in una posizione quasi sdraiata .
Avevo il sorriso di Kemal a pochi centimetri di distanza dal mio .
Non mi sarei fatta fregare come la prima volta quindi risistemai lo schienale come se fosse una sedia normale quindi adesso ero seduta normalmente come prima . Kemal si è allontanato ed ha continuato a fasciare la mano sinistra come se nulla fosse .
<< perché stai facendo questo per me ?>> chiesi io
<<perché voglio farlo>>esclamò imperterrito lui .
Rassegnata osservai la luna , era l'unica che mi capiva . Ed ero contenta di portare il suo nome .
Vedevo Kemal che mi guardava con la coda dell'occhio e dopo qualche secondo di silenzio mi disse :<< Ti piace davvero così tanto la luna Kiraz ?>>
Ancora con quel soprannome ?
<<Perché mi chiami Kiraz?>>
Kemal non rispose e mise sulla faccia un sorrisino insopportabile.
Non insistetti oltre .
La voce di Kemal spezzò il silenzio :<<se non sbaglio hai detto che ti sei sbucciata anche le ginocchia . Fammi vedere che disinfetto anche quelli .>>
Non capisco tutta questa sua premura .
Avrà sicuramente intenzione di chiedermi qualcosa per ricambiare il favore per avere un tornaconto personale .
Non gli farò vedere i graffi sulle gambe nemmeno morta .
I jeans sono stretti quindi questo significherebbe levarsi i pantaloni quindi no .
Non risposi e lui continuò:<<levati i pantaloni , il jeans è stretto e non riesco ad alzarlo all'altezza delle ginocchia . Ti prometto che sarò veloce . Lo dico per te , sennò si infettano .>>
Nemmeno morta mi levo i pantaloni .
Mi vergogno delle mie gambe e non ho intenzione di espormi così totalmente.
Rifiutai educatamente .
<<non c'è bisogno grazie .mi hai già aiutato tanto . Notte >>
Mi alzai e voltai le spalle . Ad un tratto Kemal disse :<<Luna , promettimi li disinfetterai >>
<<non so se avrò  tempo , poi vedo >>
<<promettilo >>
<<non faccio promesse che non mantengo >>
<<promettimelo >>
<<D'accordo , visto che sei così insistente te lo prometto . Buonanotte. Grazie >>
<<Notte>>
Prima di Andare Kemal mi spostò una ciocca dei miei capelli lisci spaghetto che mi era andata sul viso  dietro le orecchie .
Mannaggia a me , dovevo farli ricci .
Lisci non li porto mai , non li sopporto.
Decisi di dare tregua e dimenticare quello che mi ha fatto la prima sera che ci siamo incontrati.
Decido di dargli un bacio sulla guancia .
Mi misi in punta di piedi perché era troppo alto ed avvicinai la mia bocca al suo orecchio e nel mentre sussurrai un <<Grazie mille>>
Vidi Kemal destabilizzato e nel frattempo voltai le spalle e me ne andai . Mi addentrai nel buio della casa .
L'incontro di stasera mi fece sorridere .
Arrivai in camera cercando di non svegliare Leyla e mi infilai a letto .
Domani mi avrebbe aspettato una giornata impegnativa a scuola .
Chiusi gli occhi e pensai che mai nessuno si era interessato così a me .

SPAZIO AUTRICE:🌙Ciao a tutti ! Eccoci quì, alla fine di un altro capitolo

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SPAZIO AUTRICE:🌙
Ciao a tutti !
Eccoci quì, alla fine di un altro capitolo .
Sto cercando di farli un po' più lunghi i capitoli e spero di esserci riuscita .
Volevo introdurre nei prossimi capitoli qualche POV di Kemal o di qualche altro personaggio.
Che ne dite ?
Spero il capitolo vi sia piaciuto e scusate se il messaggio di Kemal non è molto realistico, ma ancora sto cercando come farli carini .
Kemal questa sera mi ha stupito .
Ha dato il meglio di se!
Luna alla fine ha ceduto ed ha rivelato la sua parte dolce con lui .
Finalmente direi !
Ci vediamo al prossimo capitolo! 🍒🌸

🌙Yakamoz🌙Where stories live. Discover now