𝟐𝟗. 𝐒𝐄𝐑𝐀𝐓𝐀 𝐒𝐏𝐄𝐂𝐈𝐀𝐋𝐄

795 38 5
                                    

Monique getta il capo all'indietro ed emette un sonoro sbuffo. É da mezz'ora, ormai, che prova ad intonare le parole del brano che dovrà presentare in vista della prossima puntata, ma senza riscuotere troppo successo.

Anna Pettinelli la osserva con espressione criptica. «Per favore, fermati.»

La ragazza si morde il labbro inferiore; sta combinando un disastro. «Mi dispiace.» mormora, rammaricata.

«Io non capisco cosa stia accadendo,» afferma la donna, incrociando le braccia al petto. «ti sei sempre impegnata al massimo, anche quando i pezzi che ti ho assegnato non erano totalmente nelle tue corde.» continua, congiungendo le mani. «Sono parecchio delusa.»

La giovane sospira pesantemente, i suoi occhi si fanno lucidi.

«Lo so che é stato un periodo difficile per te, che la tua mente é pervasa da tanti pensieri e che sei angosciata, ma questo non vuol dire che devi trascurare lo studio.» le dice la maestra, in tono deciso. «Rinsavisci, ti prego.» conclude, per poi alzarsi e lasciare la sala.

La francese rimane così in compagnia dei vocal coach, con i quali trascorre il resto della mattinata.

Nel momento in cui fa ritorno in casetta, cammina velocemente in direzione della stanza verde, sotto lo sguardo attento di Gaia e Chiara, che se ne stanno sedute sul divano.

Monique si dirige verso il bagno e, dopo essersi chiusa la porta alle spalle, poggia le mani sul lavandino e abbassa la testa.

Si lascia andare ad un pianto liberatorio, scaturito dallo stress accumulato nelle ultime settimane.

Detesta piangere in pubblico, e sa di non essere l'unica presente in casa, ma non riusciva più a trattenersi. Stava per scoppiare.

«Hey,» la voce di Gaia le solletica le orecchie. «va tutto bene?»

La cantante non risponde, incapace di formulare una frase di senso compiuto.

«Monique, vieni fuori e parliamone.» Chiara appoggia la schiena al muro.

Ancora una volta, nessuna risposta.

«D'accordo, noi ti aspettiamo qua.» l'allieva di Todaro si accomoda sul pavimento.

Poco dopo Simone fa capolino in camera. «Che succede?» chiede, rivolgendosi alle ragazze. «Vi ho sentito discutere.»

Gaia si volta nella sua direzione. «Monique si é chiusa in bagno, non sappiamo cosa le sia capitato.»

Sul viso del più piccolo si fa strada un'espressione allarmata. Si avvicina così alla porta e bussa piano. «Amore, puoi uscire e dirci cosa c'è che non va, per favore?» esordisce, leccandosi le labbra. «Siamo preoccupati per te.»

Pochi istanti più tardi, la giovane pare calmarsi. Alza lo sguardo e osserva il proprio riflesso allo specchio, poi si asciuga qualche lacrima e prende un respiro profondo.

Non appena gira la chiave nella serratura e abbassa la maniglia, Gaia e Chiara balzano in piedi.

Quando torna in stanza le amiche le gettano le braccia al collo, mentre Simone le afferra la mano.

«Adesso ci spieghi cos'hai?» le domanda la bionda, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

La diretta interessata si morde l'interno della guancia. «Anna non é contenta del mio rendimento, e la moltitudine di pensieri che mi frullano per la testa non mi aiuta a concentrarmi... sentivo la necessità di sfogarmi, in qualche modo.»

«É okay, tutti noi commettiamo degli errori e andiamo incontro a momenti di sconforto.» Gaia le regala un sorriso affettuoso. «Presto andrà meglio, vedrai.»

𝐃𝐎𝐍𝐍𝐄-𝐌𝐎𝐈 𝐓𝐎𝐍 𝐂𝐎𝐄𝐔𝐑 » Simone GalluzzoWhere stories live. Discover now