𝟐𝟑. 𝐏𝐄𝐙𝐙𝐈 𝐃𝐈 𝐏𝐔𝐙𝐙𝐋𝐄

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«Respira, Monique, stai andando alla grande!» esclama Anna Pettinelli, osservando la propria allieva.

La ragazza sbuffa, poi si passa una mano sul viso.

«Che succede?» indaga la prof, preoccupata.

La giovane emette un lungo sospiro. «Non riuscirò a cantare bene questo pezzo.» ammette, inclinando lievemente il capo.

«Cosa te lo fa pensare?» le chiede l'insegnante, incrociando le braccia al petto.

Monique si lecca le labbra. «Non lo so... é un brano molto difficile dal punto di vista vocale.» rivela, con espressione dubbiosa.

La Pettinelli ride leggermente. «Puoi farcela, tesoro, concentrati e lasciati andare.»

La bruna annusice impercettibilmente, poi afferra il microfono e torna ad esercitarsi.

Nel pomeriggio, subìto dopo pranzo, la francese fa per recarsi in cucina, quando Gaia e Chiara si precipitano da lei.

«Monique,» la richiama la prima, sorridendo raggiante. «stanno per trasmettere il tuo inedito in radio!» la informa, contenta.

«Vieni, dobbiamo assolutamente ascoltarlo insieme!» la bionda la trascina verso la stanza verde.

In camera sono presenti anche Mida, Sarah, Stella, Giovanni e Simone.

Non appena le parole di Tu m'as dit arrivano alle orecchie di Monique, un sorriso enorme le si dipinge sul volto.

Gaia e Chiara le lanciano delle occhiate affettuose, poi la avvolgono in un abbraccio.

«É stato intenso,» confessa la diretta interessata, qualche minuto più tardi. «non so davvero cosa dire.» continua, stringendosi nelle spalle.

«Non credo ci sia bisogno di dire nulla,» l'allieva di Todaro le accarezza la schiena. «i tuoi occhi parlano al posto tuo.»

La cantante le sorride, emozionata. «Grazie per il vostro sostegno, stare qui con voi é meraviglioso.»

I compagni le rivolgono un bel sorriso, poi si allontanano per lasciarle un pò di spazio.

«Sono davvero orgoglioso di te.» Simone ― l'unico rimasto in stanza ― le si avvicina e le cinge i fianchi con le mani.

La più grande si morde l'interno della guancia. «Tutto questo é anche merito tuo.» ammette, circondandogli il collo con le braccia. «Mi fa piacere condividere questo piccolo traguardo con te.» prosegue, con un lieve sorriso.

Il ballerino si china verso di lei e le stampa un bacio sulle labbra. «Sei la mia persona preferita.» le dice, poggiando la propria fronte sulla sua.

«E tu la mia.» la maggiore lo afferra per la maglia e lo attira di nuovo a sé, poi si fionda sulla sua bocca.

Simone sorride contro le sue labbra, intanto che la fa indietreggiare verso il muro. I loro corpi aderiscono perfettamente, come fossero pezzi di un puzzle.

La camera cade in un profondo silenzio. Non si sente alcun rumore, eccetto quello delle loro bocche che si incontrano continuamente e non sembrano intenzionate a volersi separare.

«Mh,» mugola Monique, scostandosi di poco da lui. «si sta facendo tardi, dovrei tornare in sala.»

«Resta ancora un pò con me.» sussurra il biondino, con sguardo supplichevole.

«Vorrei, davvero, ma non posso permettermi di arrivare tardi a lezione.» l'altra sbuffa leggermente.

Simone fa il labbruccio, poi si allontana da lei con estrema lentezza. «Sarà meglio che vada anche io,» commenta, qualche istante dopo. «ci vediamo più tardi.»

𝐃𝐎𝐍𝐍𝐄-𝐌𝐎𝐈 𝐓𝐎𝐍 𝐂𝐎𝐄𝐔𝐑 » Simone GalluzzoWhere stories live. Discover now