3~Picnic Al Parco

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Quell'estate, la fine di luglio era davvero molto caldo.

Il caldo era insopportabile, e la notte era soffocante, tra zanzare rumorose, grilli e cicale, sudore e quant'altro era impossibile da gestire.

Peter era seduto sul divano di casa sua, la grande finestra si affacciava sul viale principale della via, dove quelle case dalle facciate bianche si somigliavano l'una con l'altra.
Tranne forse per ciò che le persone mettevano fuori casa.

Casa Cherubs infatti si distingueva per dei vasi con dei gerani vicino all'ingresso

«Peter» disse una voce femminile, il biondo alzò lo sguardo dal telefono
«Che c'è?» chiese
«Ricordati del picnic di domani, l'insalata di riso non si fa da sola» rispose Lisa
«Tranquilla, mi alzo domani mattina presto per prepararla» disse Peter rassicurandola
«Poi ovviamente Mark e Debora porteranno la pizza, Roman e Shirley i panini e i miei genitori...» cominciò lei
«Si lo so, porteranno il dolce, me lo hai già detto tre volte» interruppe lui roteando gli occhi

«Si scusami» disse Lisa sistemandosi nervosamente i capelli
«Non scusarti» disse lui alzandosi per rassicurarla
«È che ogni occasione sembra fatta loro per chiaccherare di qualcosa» spiegò lei

«Per prima cosa papà parlerà di economia tutto il tempo è farà mille domande sulla pizza che porterà Mark, poi non farà altro che fare mille domande sul lavoro, e mia madre metterà bocca su tutto» spiegò.

Peter sorrise furbamente

«Allora: punto numero uno, la pizza che cucina Mark è fatta con la ricetta della sua famiglia, ed è una prelibatezza. Punto numero due me ne sbatto se tuo padre mi parla di economia. E punto terzo se tua madre ti critica lasciala parlare»

Lisa sorrise: aveva sempre amato la sicurezza e l'astuzia di Peter, lui le baciò la fronte.

Il giorno del picnic arrivò: Peter si era svegliato presto per preparare l'insalata di riso.
Alberto si era svegliato verso le 9, mentre Giorgio, suo fratello, e Lisa, erano ancora a letto

«Oh ma buongiorno figliolo» disse Peter vedendo il figlio scendere le scale in pigiama con i capelli arruffati
«'Giorno papà» bofonchiò il ragazzo.

Prese dal frigo dell'acqua e la scaldò al microonde, poi prese un pacchetto di biscotti e si sedette al tavolo con un tè caldo e dei biscotti.
Nel frattempo osservò il padre che stava mescolando il contenuto

«Che ci hai messo stavolta nell'insalata?» chiese un po' assonnato

«Il riso è certo, poi insalata, pomodori, olive, prosciutto e uova» spiegò

«Mmh, sembra buona, sentivo il profumo sin dal bagno» disse Alberto scherzosamente

«Ma è ovvio, ora apro le finestre che sennò tua madre mi smonta» disse Peter ironicamente e si affaccendò per aprire le finestre per far entrare aria fresca

«Se facciamo tardi giuro che vi lascio tutti e tre a casa» disse Lisa mentre era seduta sul sedile anteriore mentre teneva in mano la ciotola di riso
«Scusa tesoro» disse Peter mettendosi frettolosamente la cintura

«Mamma sai com'è fatto Giorgio, tre ore in bagno non gli bastano» disse Alberto seduto sul sedile del passeggero
«Ma se sei tu che ci hai messo un'ora a cambiarti» brontolò il bambino dai capelli biondi
«Si certo, e tu dovevi prendere il tuo giocattolo» ribatté Alberto

«Avete finito? Ognuno ha i suoi tempi, ora andiamo» intervenne Peter, accese la macchina e uscì dal viale di casa.

Era una giornata calda, per le strade di luglio della città passava chiunque: accanto alla macchina della famiglia Cherubs passò un'auto con dei genitori e dei bambini piccoli.

Le Avventure Di Un'Imperfetta Famiglia AmericanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora