2~La Pizza Fatta In Casa

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La cucina era inondata di un profumo invitante e accogliente.
Il forno si stava riscaldando, ma ciò che colpiva di più erano le due teglie presenti sul tavolo imbrattato di cucchiai, salsa al pomodoro e mozzarella tagliuzzata sul tagliere.
La stanza era molto più calda dell'aria di luglio che si respirava fuori.

Mark si tolse gli occhiali e li pulì con un panno di microfibra.
Dopo esserseli rimessi sul naso si lavò le mani e infornò una taglia pulendosi le mani con un panno

«Senti senti che profumino» disse Debora entrando in cucina, Mark sorrise «Ma sembra che sia esplosa una bomba» aggiunse appoggiandosi allo stipite «Fatta di pomodoro però» corresse Mark, Debora scoppiò a ridere

«Se però mi aiuterai ad apparecchiare forse la cena non si preparerà da sola» sentenziò lui, Debora gli diede un bacio sulla guancia e iniziò a sgomberare il tavolo.

Mise a lavare le posate sporche e prese dal cassetto una tovaglia di un arancione pastello.

Mark invece prese dalla credenza i piatti e le posate, e Debora lo aiutò a mettere i tovaglioli e l'acqua

«Sai a che ora arrivano le ragazze?» chiese lei mentre piegava i tovaglioli «Non lo so, saranno ancora fuori a divertirsi» rispose Mark facendo spallucce
«Ma lo sanno che ore sono? Tra poco si cena. Senti, io le chiamo» aggiunse e prese dalla borsa nera che si trovava in salotto il cellulare.

Mark roteò gli occhi: si era domandato più volte se Debora a volte c'era o ci faceva, ma il più delle volte si dava la risposta da sola

«Ragazze dove siete?» chiese Debora (pausa) «E a che ora pensate di tornare?» (pausa)
«Si, la cena è quasi pronta, mancate solo voi» (pausa)
«Okay, ci vediamo tra poco» e attaccò la chiamata
«Stanno arrivando, come al solito Lavinia si è messa a giocare» concluse sospirando

«Sono solo le vacanze estive, lasciale divertirsi» disse lui sulla difesa, Debora fece un respiro profondo e tornò a dare una mano in cucina, e di certo aspettare con ansia il ritorno delle figlie non era una cosa buona, tanto valeva distrarsi con altro.

Non appena Mark ebbe infornato la seconda teglia una chiave nella toppa girò.
Sulla soglia spuntarono Lara e Lavinia
«Alla buon'ora» disse Debora
«Mamma sai com'è fatta Lavinia, appena vede i suoi amici non si leva più» disse Lara mentre si toglieva le scarpe
«Ah si certo, e tu intanto mi hai fatto aspettare perchè avevi da parlare con le tue amiche al telefono» ribatté Lavinia

«Eeh signorine, a lavarsi le mani e a tavola» ordinò Debora, le ragazze misero le scarpe all)'ingresso e si avviarono verso il bagno

«Papà la pizza è deliziosa» disse Lavinia mentre si puliva la bocca di pomodoro
«Tesoro fattelo dire, ti sei superato» disse Debora, Mark sorrise
«Oh ma il merito non è mio, è del lievito che ho usato» disse
«Scherzi? Perchè non hai fatto il pizzaiolo?» chiese Lara.

Mark non rispose
«Ho sempre preferito fare altro» disse dopo un lungo silenzio.

Debora addentò un altro pezzo
«Posso dirti la verità? La cucini meglio di quella che compriamo al supermercato» intervenne
«Per forza, è surgelata» puntualizzò Lara
«La pizza è il cibo migliore del mondo» disse Lavinia felice
«Per forza: non ha ketchup, niente ananas, la prepara un paese che ha la cultura migliore del mondo, che vuoi di più?» puntualizzò Lara

«Un'altra fetta forse?» chiese Mark, Lara ne afferrò un altro pezzo e se la mangiò.

Le serate d'estate erano davvero molto belle e calme, il buio che arrivava più tardi, le temperature erano ideali per stare fuori a chiacchierare e parlare ore e ore.

Certo, l'estate sarebbe finita, ma era il caso di godersi il momento finché sarebbe durato.

Un pomeriggio Mark era seduto sul divano a leggere un libro con la porta-finestra spalancata per far entrare luce e aria (nonostante fosse calda).

Ad un certo punto si alzò per prendere dell'acqua fresca, aprì il frigo e prese dalla credenza un bicchiere, lo riempì e sorseggiò mentre continuava la lettura del suo libro.

Purtroppo dovette tornare nel mondo reale quando dovette concentrarsi per rimettere a posto tutto.

Mentre cercava i tovaglioli aprì un piccolo mobile della cucina dove trovò qualcosa che attirò la sua attenzione: era un quaderno con una copertina di cuoio marrone.
Non sembrava così recente.

Così spinto dalla curiosità lo aprì, e iniziò a leggere: le prime pagine spiegavano la ricetta di una torta al cioccolato, ricordava che quando era piccolo una volta sua madre gliene preparò una per festeggiare il suo compleanno.

Continuò a sfogliare, due pagine spiegavano la ricetta di una focaccia, come quella morbida che suo padre gli preparava nel periodo in cui andava a scuola.

Oltre alle ricette di torte e focacce ce n'erano alcune sui muffin, crostate, focacce vuote o ripiene.

Ma la sua attenzione ricadde sulle ultime pagine: si imbattè sulle istruzioni su come fare una pizza leggermente alta e più morbida.

Mark era solito fare una pizza bassa, non l'aveva mai fatta più alta.

Allora perchè non provare?

L'occasione giusta per preparare una pizza arrivò due settimane dopo, verso metà luglio

«Domani sera io, Alex e Sonia andiamo a casa di Yuko a mangiare» disse Lavinia quel pomeriggio
«Anche io non ci sono, vado con le mie amiche fuori» aggiunse Lara.

Debora aveva l'ultimo giorno di lavoro, le ragazze sarebbero state fuori, era l'occasione giusta per preparare e sperimentare un nuovo tipo di pizza.

Mark si svegliò presto e rimise l'impasto per la pizza, e lo lasciò riposare per tutto il giorno.

Finalmente quando si stava avvicinando la sera iniziò a prepare una semplice margherita.
Seguì alla perfezione la ricetta della madre senza tralasciare nulla.

Dopo un po' sentì la chiave girare nella toppa
«Senti senti che profumo» riconobbe la voce di Debora
«Tra poco si mangia» disse Mark.

Debora si cambiò e si tolse le scarpe, quando entrò in cucina Mark stava tagliando la pizza
«Non è come quella dell'altra volta» notò Debora mentre si metteva a sedere
«No infatti, ora spetta a te decidere se ti piace o no» disse Mark.

Debora ne prese un pezzo e la addentò, mentre masticava si portò le mani alla bocca mentre gli occhi brillavano

«Mark...è deliziosa» disse lei felice come una bambina
«Ma...aspetta» disse cambiando espressione
«Che succede?» chiese Mark preoccupato. Debora deglutì e si mise una mano sulla bocca
«Questa...era la pizza che ci preparava sempre tua madre» disse lei

«Hai riconosciuto la sua ricetta vero?» chiese Mark, Debora sorrise
«Si, o mio dio, era davvero bravissima a farla, ma dove l'hai trovata?» chiese.

Mark si alzò e prese dal cassetto il ricettario
«Questo è un grande tesoro, l'ho trovato tempo fa qua in cucina» spiegò lui sorridendo.

Debora lo prese e lo sfogliò lentamente, quando arrivò in fondo guardò Mark
«Ma...non capisco, non lo avevo mai visto qui, come ci è arrivato?» chiese lei confusa
«Non lo so» rispose lui facendo spallucce.

Ad un certo punto Debora sfogliò il quaderno in cerca di qualche indizio, quando proprio nella prima pagina notò una scritta e sorrise.
Mark incuriosito si avvicinò a lei e lesse quello che c'era scritto, e a quel punto sorrise anche lui

Non saremmo cuochi, ma quando cucinerai questi dolci penserai sempre a noi.

Fanne buon uso

Jacob e Naomi

Le Avventure Di Un'Imperfetta Famiglia AmericanaWhere stories live. Discover now