Quando arrivai al villaggio percepí un aria strana, c'era una nebbia molto fitta e non vedevo assolutamente niente, sentii qualcuno che mi chiamava per nome ma non feci in tempo a girarmi che caddi in un sonno profondo. Quando mi svegliai mi trovai in un posto molto buio, ma intravisi qualcosa di luminoso, mi avvicinai e mi accorsi che quel pumtino era proprio Hierda.
"-Ehi Hierda! che ci fai qui? Sai dove siamo? Dissi
"-Astra! Mi sei mancata, sinceramente non lo so neanche io dove siamo, ma mi pare di aver sentito da quelle guardie laggiù che ci troviamo nelle vicinanze del villaggio di Donwich.
"-Hey voi tutti" disse un uomo incappucciato.
"-Vi trovate nel villaggio di Donwich, starete qui fino a quando delle persone vi compreranno, ora siete diventati schiavi e dovete lavorare per noi."
Quelle parole mi riecheggiano nella testa come un martello, iniziarono a scendere le prime lacrime e mi aggrappai più forte a Hierda, ora mi era rimasta solo lei. Mi misi a pregare che tutto quanto fosse un bruttissimo incubo e che presto mi sarei svegliata. Qualcosa mi riportò alla realtà, fu la voce di un giovane ragazzo.
"-Ehi tu ragazzina".
"-Vuoi uscire di qui? Ho un piano".
Mi voltai e vidi un giovane elfo
"-Avvicinati" disse lui.
Mi avvicinai insieme a Hierda e il ragazzo tirò fuori da una tasca una mappa molto rovinata e iniziò a spiegare il suo piano.
"-Allora a quest'ora le guardie dormono quindi abbiamo maggior probabilità di riuscire a scappare, se farete come dico io forse ce la faremo. Aspettai il suo segnale e quando lo fece, feci ciò che mi aveva detto di fare. In modo silenzioso io e Hierda scassinammo la serratura della nostra cella con una mia forcina e raggiungemmo il ragazzo e uscimmo fuori dal magazzino in modo furtivo. L'elfo disse di correre velocemente molto lontano in modo che i banditi non ci avrebbero rintracciato. Quando fummo abbastanza lontano il ragazzo si presentò:
"-Scusate se non mi sono presentato prima, io sono Arnas per gli amici Enior, sono un elfo e sto cercando di recuperare mia sorella che è stata presa in ostaggio dal re dei Nani e vengo dal villaggio di Azmarin.
Allora anche io mi presentai:
"-Piacere io sono Astra, sono un umana, vengo da Green Alley un piccolo paesino vicino al villaggio di Holmek e voglio disperatamente tornare a casa" dissi con aria amichevole.
Appena finii di presentarmi Hierda prese parola e si presentò. Quando la mia amica finì di presentarsi allora io iniziai a chiedere a Arnas.
"-Hai detto che il re dei Nani ha in ostaggio tua sorella giusto?
"-Si, giusto". rispose.
"Allora ti offro un accordo, noi ti aiutiamo a riprendere tua sorella e in cambio tu ci aiuti a tornare a casa, che ne dici? dissi tutto d'un fiato.
"-E va bene, accetto" rispose allungando la sua mano.
ci stringemmo la mano in senso di accordo e continuammo a camminare e ci fermammo davanti un ruscello,ci accampammo e parlammo del più e del meno intrattenendoci a vicenda.
Non mi ero mai sentita in questo modo apparte con Hierda, pensai che finalmente avevo trovato il significato della pura felicità.
~~~~~~
Allora ciao a tutti, da adesso in poi sarò solo io, El, a continuare Green Alley. Comincio a dire che gli aggiornamenti non saranno giornalieri ma continuerò a scrivere la storia solo quando potrò. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e se avete dei suggerimenti perfavore scriveteli nei commenti, sarò felice di leggerli. Detto questo vi saluto e vi auguro una buona giornata 🫶🏻.
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Green Alley
FantasyAstra è una ragazzina molto vivace e allegra di 3 anni. Un giorno quando era nel bosco vicino casa sua un certo punto nota qualcosa di strano, non c'era nessuna forma di vita ma c'erano solo piccoli insettini che gironzolavano tra gli alberi; e ment...