Giorno 253Caro Diario,Hai saputo cosa ha fatto oggi Andrea? Ma andiamo con ordine. Lui, come ogni mattina, è uscito di casa, anche se devo dire un po' più tardi rispetto al solito. Forse si è alzato tardi, oggi. Può capitare. Poi si mette le cuffie alle orecchie, comincia ad ascoltare La Zanzara e comincia a parlare da solo. Un po' come al solito, no? E per circa un'ora e mezza ne avrà da sentire, tra corbellerie che fanno passare in quella disgraziata trasmissione radiofonica e ciò che gli capita attorno a lui. Ma lui non lo sa, non sa cosa gli capita, non sa davvero che il mondo prosegue. È convintissimo che esista una barriera in cui il prossimo non lo nota. Be', be', se solo sapesse cosa sto tramando... Ma comunque, caro Diario, dopo duecento e passa giorni ormai pensavo di aver visto tutto quello che gli capita, no? E invece, una cosa oggi è successa. Stavamo andando, o meglio lui stava andando come al solito sulla stradina che costeggia la circonvallazione. Oggi gli andava così. Sennonché, dopo poche centinaia di metri trova un gruppo di cani. Lui come al solito si spaventa e fa dietro front di corsa, ma i cani ormai l'hanno puntato e corrono verso di lui. E lui corre, convinto di poter correre più veloce dei cani. Loro facevano semplicemente la guardia o si stavano riposando. Sai, caro Diario, come si dice o no? Non disturbare il cane che dorme. E lui, chiaramente, li ha disturbati. Sciocco! Mi ha semplicemente dato il passo decisivo per spaventarlo a morte! Finalmente!Ma non è finita qui. Nella sua disperata corsa, stava arrivando un camion che avrebbe anche potuto metterlo sotto, anche perché Andrea ha prestato bene attenzione, in maniera geniale, di non correre sul marciapiede ma appena fuori, anche perché i marciapiedi come sai fanno schifo. E il furgone si è lamentato con lui, e i cani stavano arrivando. Poi li ho richiamati e lui, una volta arrivato al cavalcavia, si è reso conto di non essere più seguito. Deve aver preso un bello spavento. E adesso so di cosa ha paura davvero.
