La bici

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«Venite! Venite! L'ho trovata!»Isabel chiamò col braccio gli altri suoi amici. Accorsero, torce sempre spianate, e, prestando bene attenzione ai rametti e ai punti scoscesi della piccola scarpata, tutti puntarono la luce sulla bici abbandonata. «È proprio lei.» disse Margaret. Bill si sentì irrigidito. Poteva essere che suo figlio l'aveva fatto?«Non pensare al peggio, ti prego...» aggiunse Margaret. Aveva capito che suo marito ci stava pensando. Ci stava pensando anche lei, ma confidava che Bill fosse lì a sorreggerla dal baratro del pensiero cupo, non che ci cadesse anche lui. Poi arrivò Owen. «Oh, è questa la bici? Posso seguire i passi, se volete. Se sono recenti, li dovrei trovare subito.»Isabel annuì. «Sì, Owen, facciamo strada noi, anche perché...»«No, dai, veniamo anche noi.»Margaret e Bill seguirono gli altri due lungo il sentiero pieno di foglie secche. Non fecero che qualche passo quando giunse un piccolo bambino. Bianco argenteo. «Eccomi.»I quattro adulti esitarono. Era proprio lui? Bill e Margaret caddero carponi e piansero tutte le loro lacrime. E a nulla valsero le carezze e tutti gli altri tentativi del piccolo fantasma di consolare i suoi. «Sono stato attaccato da un lupo mannaro. Non avevo intenzione di lasciarvi. Mai mai.»«Un lupo CHE?» strillò Isabel, puntandogli la torcia addosso. Il fantasmino sparì alla luce, ma quando la torcia si abbassò tornò visibile.«Non sapevamo, io e gli amici, che questo posto fosse pieno di lupi mannari. E oggi è luna piena. Quindi, insomma, siamo stati poco attenti.»Lo ammise sospirando, quasi rassegnato, come se fosse stata una cosa inevitabile. Fu ciò che pugnalò più a fondo i due poveri genitori. Margaret si alzò e guardò meglio il suo povero bambino. «Quindi tu... tu sei rimasto?»«Rimarrò fintantoché il lupo mannaro che mi ha fatto fuori rimane in vita, sì.»Margaret spalancò gli occhi. Guardò Bill. Owen e Isabel rimasero fuori da quell'occhiata complice. «Non starete pensando... adesso siamo tutti sconvolti, possiamo parlarne...» cominciò a dire Isabel, ma Margaret alzò un braccio. «No! È ancora qui. Certo adesso è trasparente» e scoppiò in una risatina isterica «Ma è qui e parla, con noi.»«Mamma...»«Tesoro! Sì, sono la tua mamma!»«Non è possibile, e lo sai. c'è un lupo mannaro in mezzo a noi, e forse anche più di uno. Sai che non...»«Non dire stupidaggini e torniamo a casa!»E il piccolo tornò a casa. Diede un'occhiata alla sua vecchia bicicletta. Il lupo mannaro che aveva aperto la bocca, poverino, aveva solo fame.

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