Shoyo si era imbattuto in mercato di schiavi, dove un alpha nekomimi faceva da scudo all'omega della sua stessa specie.
Nessuno dei due era legato a qualcuno o tra di loro.
Entrambi diffidavano della folla, che li guardava come fossero oggetti esposti in una vetrina di un negozio.
Ignorando gli altri lì presenti, Shoyo si accovacciò di fronte a loro, guardandoli curioso.
L'alpha gli ringhiò diffidente, percependo che anche Shoyo era un alpha come lui.
In risposta, Shoyo scoprì il collo, mostrando il morso, simbolo che era già legato a qualcuno e che quindi non aveva intenzione di fare mosse verso l'omega nekomimi.
Poi Shoyo chiese loro: " Vorreste venire entrambi con me? " Entrambi furono sorpresi dalla domanda, poichè di norma nessun alpha voleva un alpha disubbidiente di un altra specie, ma un omega bravo.
L'omega nekomimi annuì alla domanda posta da Shoyo l'alpha nekomimi chinò la testa in sottomissione, ascoltando la volontà dell'omega con sè.
Shoyo pagò il prezzo di entrambi, poi tolse loro le manette legate ai loro polsi e caviglie, aiutandoli ad alzarsi e facendoli salire in macchina, dove trascorse il tempo del viaggio descrivendo loro i suoi coinquilini, specificando mestiere e genere secondario.
