Ceneri

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I fantasmi del passato mi infestano,
in pieno giorno, a notte fonda, sempre,
come una muta di cani fedeli al padrone.
Occhi che vedono attraverso un velo
di dolce foschia mattutina, con distacco,
come se nulla di tutto questo fosse reale.
Voci, voci, la mia voce che spezza il vuoto
di una lingua che non sa più parlare
e sussurra soltanto risposte tentennanti.
Pensieri intrusivi, impulsi assordanti,
il continuo brusio di un pensiero muto,
inaccessibile persino alla mia mente.
Una rabbia potente, una pira immensa,
alimentata da anni di odio e falsi dei,
di promesse mai mantenute, di sogni
naufragati nel mare delle vane speranze.
Di me solo questo rimaneva: ceneri.
E tu mi prendesti tra le mani e finisti
ciò che ebbe inizio prima della memoria:
mi spargesti al vento e mi rendesti nulla.

Nugae - NarniaWhere stories live. Discover now