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Quando esco dal bagno il silenzio è sovrano all'interno dell'appartamento.
Jazmin sarà ancora in camera a cambiarsi.
Chiudo la porta e noto che quella della stanza affianco è aperta. Non è spalancata ma neanche socchiusa: è aperta abbastanza da poter riuscire a vedere quello che succede al suo interno. E infatti la curiosità mi pervade a tal punto da sbirciare, e quello che vedo pare la reincarnazione dei miei sogni più reconditi.
Jazmin si sta ancora cambiando e mi da le spalle. Le sue spalle nude, bianche e morbide.
Sta trafficando con la maglietta per trovare il buco giusto da cui indossarla ed io non posso far altro che ammirarla in ogni sua elegante movenza.
Vorrei sfiorarla, toccarla e sentirla sulle mie dita. Vorrei percorrere la sua schiena con le mie labbra lasciandole una scia di baci fino ad arrivare al fondoschiena, per poi sussurrarle che sarebbe andato tutto bene e che le sarebbe piaciuto.
Succederà mai?
"Donghyuck!" Sento chiamarmi e subito faccio un passo indietro così da non essere beccato a guardarla.
Jazmin continua a dire il mio nome e quanto desidero fosse in altre circostanze.
"Donghyuck" Ecco che esce dalla sua camera con una maglietta pulita, grigia, anonima e oversize. Riesco a intravedere il suo seno senza reggiseno; i capezzoli turgidi per esser stata a petto nudo fino a un paio di secondi fa.
"Sei uscito, tutto ok?" Annuisco con un sorriso di rassicurazione. Non so se per lei o per me stesso.
Devo controllarmi.
Prima di tornare in cucina mi fermo davanti ad un paio di foto, come se non le avessi già guardate abbastanza, e lei fa lo stesso. Una in particolare attira la mia attenzione: sorridente con un gruppo di amici, tutti vicino all'obbiettivo uno sopra l'altro. Probabilmente per inquadrare tutti nella foto.
"Era il giorno del mio compleanno" Esordisce lei con una risata. Starà sicuramente ripensando a quel momento.
"I miei amici avevano organizzato una festa a sorpresa nel bar in cui eravamo soliti andare"
Noto un velo di tristezza nella sua voce. Vorrei chiederle il motivo, consolarla e renderla felice; ma allo stesso tempo non posso essere invadente.
Eppure è più forte di me.
"Non- vi vedete più?" Chiedo avendo quasi paura di essere aggredito.
Sarà che mi aspetto una sgridata da parte sua dato i miei trascorsi ed esperienze con il sesso opposto.
"Già..., è successo tutto un casino di cui sinceramente non mi va tanto di parlare ora come ora. È una lunga storia..." Conclude lei con una piccola risata imbarazzata.
"Tranquilla, tranquilla... ma... perché tieni le foto?"
La mia testa è divisa tra la curiosità e il cercar di stare zitto perché non vorrei mai che pensasse che io possa essere un ficcanaso. In un certo senso lo sono, ma in questo momento è per conoscere meglio Jazmin e creare un contatto.
"È stata una bella serata, una delle migliori, perché dovrei buttare la foto? È successo e non me ne pento. Non giova a nessuno negare la cosa" Risponde lei.
In un certo senso ha ragione.
Sposto lo sguardo su quella famosa foto di lei con avvinghiato un ragazzo che non è suo fratello.
Ora che ci penso non so nemmeno come si chiama e quanti anni abbia.
"E questa?" Chiedo indicando.
"È un amico stretto di famiglia. Ci conosciamo da quando siamo bambini e con il passare del tempo il nostro legame è diventato più forte. Siamo sempre stati io, lui e mio fratello"
"E come si chiamano? Scusa per tutte queste domande... è che-"
Prima che io possa finire la frase, Jazmin mi precede.
"Non ti preoccupare! Lui è Taeyong e mio fratello si chiama Jaehyun. Sono più grandi di me e tra di loro si passano un paio d'anni"
Non so cos'altro chiederle. Avrei così tante domande che non so da dove iniziare, e poi vorrei sentirla parlare per sempre.
"Tu hai fratelli, sorelle?"
Scuoto la testa.
"No, sono figlio unico"
Avanti Donghyuck! Parla con lei!
Perché mi viene così difficile?
Dico la prima cosa che mi passa per la testa.
"Beh- ehm- conoscerai i miei amici quando inizierai le lezioni! Non sarai mai sola, te lo garantisco! A volte mi nascondo nelle aule vuote per avere un po' di privacy"
Jazmin ride alla mia battuta e un senso di fierezza mi pervade.
L'ho fatta ridere e questo è un traguardo.
La sua risata riempie l'appartamento e anche il mio cuore e non mi sorprenderei se cominciassi a volare dalla gioia.
"A proposito: hai gli orari e tutto, quando inizi?"
"Settimana prossima"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 01, 2023 ⏰

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