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Erano oramai passati due giorni e mezzo da quando il gruppo di ragazzi vagava nel livello 2, avevano trovato un altro paio di casse piene di viveri e vestiti e fortunatamente non c'erano stati più attacchi da parte delle entità. Attualmente erano a riposare in uno dei tanti grandi box dentro al magazzino, lì erano disposti dei divani e persino alcuni letti da campeggio.

"Hyung tirami una birra" disse Minho a Chan mentre era sdraiato su un divano con Hyunjin spiaccicato addosso.
"anche a me grazie" disse il rosso alzando il viso dal petto dell'altro.
Il riccio lanciò due lattine che il castano prontamente afferrò, passandone una al ragazzo su di se.

Jisung, invece, se ne stava rannicchiato su una poltrona, le ginocchia strette al petto e gli occhi, spenti, fissi su un piccolo quadratino di carta stretto tra le dita. Era una foto di lui e Beomgyu che si baciavano sotto la Torre Eiffel, l'avevano scattata quell'estate quando Beomgyu lo aveva sorpreso con due biglietti per Parigi e ce lo aveva portato, proprio come gli aveva promesso da piccoli.
I due ragazzi si conoscevano dalle elementari e in pochi anni, quella che loro consideravano una migliore amicizia, si trasformò in qualcosa di più. In pochi mesi avrebbero compiuto 4 anni di fidanzamento, ma, oramai... A Jisung rimaneva solo una foto di un amore che non avrebbe mai più rivisto.

"hey..." la voce di Felix lo fece uscire dalla sua spessa cupola di pensieri che si era creato tutt'intorno alla sua testa.
Han guardò il biondo ma non disse niente, continuò a stringere la piccola foto tra le dita.
"Mi... mi dispiace..." sospirò il ragazzo mentre si sedeva sul bracciolo della poltrona. Il blu lo guardo con gli occhi che piano piano divenivano lucidi di lacrime, guardò nuovamente giù prima di tirare su col naso e scuotere la testa.
A Felix si strinse il cuore a vedere l'altro ragazzo in quello stato, avvolse un braccio attorno alle sue spalle e se lo strinse forte al petto.
"N-Non- Non gli ho nemmeno p-potuto d-dire ad-dio" iniziò a singhiozzare nella spalla del biondo, attirando l'attenzione dei restanti 6 ragazzi.

La stanza era ora silenziosa e l'unico suono udibile era il pianto spezzato di Jisung. Minho lo guardò quasi con fare infastidito e girò nuovamente la testa, continuando ad accarezzare i capelli del rosso che però alzò leggermente il capo per rivolgere uno sguardo triste al blu. Hyunjin poteva essere stronzo e senza cuore quando voleva, ma in quel momento si era ammorbidito a vedere il ragazzino piangere per la perdita. Rivolse uno sguardo al ragazzo su cui era sdraiato e nascose la testa nel suo collo.
"Non essere così duro con lui... Anche a me sta sul cazzo ma cerca di capirlo" mormorò Hyunjin nell'intento di fargli provare un minimo di compassione per Jisung, ma in compenso ricevette solo uno sbuffo, dopodiché il castano se lo spostò da dosso e si alzò con la birra in mano.
"D-Dove vai?" chiese il rosso con un'espressione confusa mentre si metteva a sedere, ma non ricevette nessuna risposta perché Minho lo ignorò e uscì dal box con la birra in una mano ed un pacchetto di sigarette nell'altra.








•••









"Tutto okay adesso?" domandò Chan dopo che Jisung si calmò. Erano passati una decina di minuti ed ora il blu aveva nuovamente un'espressione neutra in volto mentre si asciugava le guance bagnate dalle lacrime salate.
"Mhmh..." annuì piano mentre riponeva la piccola foto nella collanina che indossava.

Jeongin, Changbin, Felix e Seungmin erano ancora vicino a Jisung, intenti a dargli conforto e nel frattempo Hyunjin era appoggiato sullo stipite della grande porta del box che aspettava il ritorno di Minho.

Dopo qualche secondo Chan si ricordò di qualcosa detto da Jisung, quando, un paio di giorni prima, stava delirando tra i corridoi del livello 1.

"È appena morto il mio fottuto fidanzato- Schiacciato da un'enorme cosa nera e abominevole"

E se fosse stato qua nelle Backrooms...?

Il livello 7...

Chan pensò tra se e se e poo decise di chiedere direttamente a Jisung. Si, okay, magari non era esattamente un'ottima idea visto che il minore aveva appena avuto un mental breakdown, ma magari quelle informazioni gli potevano anche essere utili... A cosa? Non si sa, però ogni informazione, anche la più inutile, li avrebbe potuti salvare.

"Jisung" il riccio lo richiamò, attirando la sua attenzione, ma, non appena il più piccolo gli rivolse lo sguardo, a Chan si bloccarono le parole nel fondo della gola.
Quegli occhietti lucidi e spenti emanavano un dolore che non poteva nemmeno immaginare e non ce la fece a continuare.
"U-umh... Niente, lascia perdere" mormorò, ritrovandosi in difficoltà, mentre si schiaffeggiava mentalmente e si dava dello stupido.

Felix rivolse un piccolo triste sorriso a Jisung, poi si alzò dalla poltrona e si avvicinò piano all'altro australiano. Si infilò silenzio sotto il suo braccio e appoggiò la testa sul suo petto, sbuffando nel mentre.
"Channie..." disse con un piccolo e triste lamento mentre guardava il viso del più grande, ottenendo così la sua attenzione.
"voglio tornare a casa..." la voce del minore era sempre più sconsolata e spenta e Chan non poté fare a meno di stringerlo forte a se.
"lo so... lo so.... Anche io voglio tornare a casa... Torneremo tutti a casa, te lo prometto" il riccio avrebbe fatto di tutto pur di mantenere la promessa, anche se sembrava impossibile e in realtà era impossibile, ma lo stesso cercava di non fare spegnere quella piccola luce di speranza che gli era rimasta.

Prima o poi sarebbero usciti dalle Backrooms, Chan lo aveva promesso.

SPAZIO SCRITTORE PAZZO SGRAVATO :D

Yo

Umh, scusate per il capitolo un po' merdoso ma non sapevo che scrivere sinceramente

Scuola è iniziata da una settimana e già mi sono rotto il cazzo 👍

Grazie ai quattro gatti che stanno leggendo questa FF btw♡

Al prossimo capitolo...♡♡

🌸🌸Ace • Micky🌸🌸

The Backrooms  /a Minsung story/Onde histórias criam vida. Descubra agora