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Un urlo agghiacciante riecheggiò tra i corridoi della casa, facendo correre tutti i ragazzi nella stanza da dove proveniva lo strillo.
Dovettero però fermarsi in mezzo al corridoio di fronte al bagno nel quale Hyunjin, con solo un usciugamano in vita retto da una mano e l'altra mano occupata dalla pistola, puntava questa contro un'entità nera alta più o meno 3 metri.
"Oh Cristo!" si sentì esclamare da Felix che si era prontamente nascosto dietro le spalle dell'altro australiano.

La figura nera teneva tra le lunghe mani un accappatoio, quasi porgendolo al rosso che se ne stava ancora appiccicato al muro con la pistola puntata dritto per dritto.
"Fai un passo e ti faccio saltare la testa!" gli urlò quest'ultimo, pensando di spaventare il mostro. Questo però lo guardò di sbieco con quelle due lucine bianche che teneva al posto degli occhi, abbassò poi le braccia e lasciò cadere l'accappatoio per terra prima di voltare il capo verso Chan.
"ragazzi... non credo sia pericoloso..." disse lui prima di fare un passo in avanti e guardare tutti i presenti, compresi Minho, Changbin e Seungmin che erano arrivati pochi secondi dopo l'urlo.

Chan raccolse il grande panno bianco da terra e lo porse a Hyunjin che però non accennò ad abbassare l'arma, l'australiano alzò poi lo sguardo verso la figura nera.
"grazie" disse semplicemente e stava anche per aggiungere qualcos'altro ma il mostro chinò di poco il capo prima di incamminarsi verso una delle stanze chiuse a chiave, trepassare il legno della porta e scomparire.

Gli otto ragazzi si guardano, sbalorditi e confusi dall'atteggiamento del "mostro", ormai non sapevano nemmeno se era giusto chiamarlo in quel modo spregevole ma ovviamente non erano ancora sicuri che l'entità non avesse cattive intenzioni contro loro.
Tra la distrazione e la paura data da quell'essere, un odore schifoso arrivò ai nasi dei ragazzi, facendogli fare smorfie di disgusti e facendoli persino tossire non appena inalarono un po' di fumo.
"Oh cazzo!" urlò Minho prima di correre spedito in cucina.

...

"Fortunatamente non si è bruciato troppo..." mormorò Minho con uno sbuffo mentre poggiava la teglia con pollo, patate e carote mezze sbruciacchiate sulla tavola apparecchiata.
Non si sa come, ma il frigo della casa era pieno di provviste fresche e sembrava che ogni qual volta che veniva chiuso, questo si riempisse nuovamente.

Ognuno si servì da sé, mettendo la porzione che più preferiva nel proprio piatto e poi iniziarono a mangiare di gusto.
La cena andò così avanti tra chiacchiere e risate, per tutti tranne che per qualcuno...

Un piccolo sospiro attirò l'attenzione di Changbin che si rivolse verso il piccolo rumore.
Era Jisung che fissava il piatto con uno sguardo triste e spostava le verdurine con le bacchette. Non aveva per niente voglia di mangiare quella sera dato che era ancora con la testa tra i pensieri per colpa della litigata con Minho.
"Oi" il ragazzo dai capelli neri gli diete una piccola gomitata per avere la sua attenzione e, quando la ottenne, gli chiese che aveva.
"niente" rispose semplicemente il blu prima di sospirare nuovamente.

"Mangia, ingrato" si sentì Minho parlare dall'altra parte del tavolo, rivolgendosi al ragazzo in questione che pareva non volerne sapere di nettere in bocca nemmeno un pezzetto del pollo.
Jisung lo fulminò con lo sguardo prima di alzarsi dalla sedia e andarsene in silenzio nella camera che aveva scelto dove dormire.

I ragazzi si guardano per qualche secondo e poi Felix e Seungmin fecero per alzarsi dalla tavola per andare dal loro amico, ma Chan fu veloce a farli rimettere a sedere.
"Gli passerà, voi mangiate" disse con serietà prima di tornare a mangiare come se nulla fosse successo.

La cena finì e tutti si misero a sparecchiare e fare i piatti tutti tranne Chan che richiamò Minho per parlare in privato.
I due si spostarono in una delle camere e Chan chiuse la porta prima di appoggiarcisi con la schiena così che l'altro non provasse ad evitare il discorso.
"Allora?" chiese il biondo, alzando un sopracciglio.
"allora io? allora tu! Tu mi hai portato qua dentro per parlare di non so cosa" disse annoiato il castano, alzando le braccia all'aria.
"sai bene di cosa ti voglio parlare... Perché fai così?"
"Così come Hyung?"
Minho faceva finta di non capire e questo faceva solo incazzare maggiormente Chan che sbuffò prontamente.
"Perché cazzo tratti Jisung in quel modo?! Adesso capisci che intendo? Santo cielo, quel poveretto non ti ha fatto nulla... Eppure... tu lo odi talmente tanto?" sbottò Chan che aveva trattenuto il nervoso fino a quel punto.

Il silenzio del castano fu abbastanza per il leader da capire che nemmeno lui sapeva la vera ragione per cui lo odiava così tanto.
Il biondo era deluso.

"fatti un esame di coscienza Minho, e quando avrai le idee più chiare scusati con Jisung" disse freddo prima di lasciare Minho da solo nella camera buia.

...

SPAZIO SCRITTORE PAZZO SGRAVATO :E

ALLORA

SCUSATE L'ASSENZA 😭

Vi avevo promesso di aggiornare più spesso ma alla fine sono sparito completamente per tre mesi...

Teoricamente ora potrei riuscire as aggiornare più spesso ma non voglio promettervi nulla che non posso mantenere. Non voglio assolutamente smettere di scrivere questo libro perché ho tante tante idee per i capitoli, mi manca solo la voglia e il tempo ma riuscirò a trovare entrambi...

Ringrazio tutti i coloro che leggeranno e voteranno questo capitolo e continueranno a seguire la storia nonostante le mie sparizioni improvvise che succederanno <3

Con questo vi saluto, eeeeee...
Al prossimo capitolo...♡

🌸🌸Mickey🌸🌸

The Backrooms  /a Minsung story/حيث تعيش القصص. اكتشف الآن