Vendetta

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Faccia di corvo guardava Taylor come se fosse irrilevante che fosse li. Non provava nulla per quest'uomo ne per il dottor Prust, anche se colpevoli delle torture subite. Li accomunava più al padre che per amore di scienza aveva immolato anche il figlio. Mentre per Liam aveva lo stesso odio che ebbe per Wilson venti anni prima.

Se Miriam non fosse stata lì forse avrebbe attaccato anche Taylor, l'uno o l'altro non avrebbe fatto differenza. Si sentì ancora più bestia con questi pensieri. Era per il padre che non avrebbe dovuto uccidere Wilson? Era per Miriam che adesso non tranciava l'ugola di quell'uomo? Miriam aveva preso uno stetoscopio e ora gli stava chiedendo se poteva oscultare il suo cuore. Gli fece segno di sì.
Nero si chiedeva se lei si rendesse conto che il suo cuore battesse così veloce quando lo toccava. Guardò di nuovo Taylor con invidia, un uomo normale, con gli stessi interessi di Miriam.

La ragazza lo guardava in viso,
«Calmati!» gli diceva. Gli guardava fisso gli occhi che ora erano di brace. Miriam vide lo sguardo verso Taylor, doveva tenerlo tranquillo. Almeno fino a quando non fosse uscito da lì. Spostò lo stetoscopio e lui trasalì.
Miriam corrugò la fronte, spostò le piume e vide un taglio netto. Spostava le piume in diverse zone del petto ed era pieno di tagli «Che diavolo sono questi?»

Si alzò di scatto e si rivolse a Taylor, «Che diavolo gli avete fatto? Cosa sono tutti quei tagli?»
Taylor si sporse a vedere non capendo a cosa si riferisse, si ritrasse subito quando faccia di corvo abbassò il labbro e sibilò, lo sguardo percorso da lampi rossastri.  Guardò Miriam e alzò le spalle scuotendo la testa, lui non ne sapeva nulla.

Miriam si inginocchiò di nuovo vicino a Nero.
«Chi te li ha fatti?»
«Liam!»
Taylor sobbalzò, gli occhi spalancati  e l'espressione stupita fissava l'uomo uccello come se non lo avesse mai visto.
«Lui parla?»
«Sì! Lui parla! Se c'è qualcuno capace di ascoltare!» Miriam era sempre più arrabbiata.
«Siete delle bestie! Perché lo ha tagliuzzato Liam? Come avete fatto a non accorgervene di quello che gli faceva? Non è lui la bestia ma voi! » si mise le mani sul volto «Oddio ho la nausea, non siete ricercatori, siete...siete...»

Nero lì vicino la guardava nutrendosi della sua rabbia, ne sentiva l'odore e ne conosceva i risvolti peggiori, neanche a farlo apposta Liam apparve alla porta. Nero fece una smorfia simile a un sogghigno. Il rosso dei suoi occhi si riflesse sulle piume della spalla dandogli sembianze diaboliche.

«Che diavolo ci fa questa stronza qua?» chiese Liam. Quando si accorse che Nero non era sedato il volto gli si fece paonazzo dalla rabbia.
«Taylor! Che cazzo sta succedendo qui! Lei non doveva entrarci. » stupidamente si fece avanti
«Perché è fuori e non è sedato?»
Taylor lo guardava con uno sguardo stranito.
«Che c'è? La signorina ha sbattuto i begli occhietti e ti sei rincretinito?»

«Perché ha dei tagli addosso?»
Liam fece una smorfia stizzata
«Che vuoi che ne sappia io? Se li sarà fatti contro le sbarre!»
Taylor gli si parò davanti.
«So riconoscere tagli da bisturi! Sono stato anatomopatologo ricordi? È questo che sei? Un sadico? L'uomo composto e pacato era tutta una maschera! Fai proprio schifo!»
«Perché questa puttanella se la fa con la bestia ora fai il bravo scienziato? La caccio di qui così torni in te!» dicendo questo Liam fece un passo verso Miriam le mise una mano sulla spalla. Questo fu l'inizio della sua fine.

Nero balzò in piedi, le gengive a vista il labbro rovesciato un primo verso gutturale fu di avvertimento. Nero guardava la mano sulla spalla di Miriam. Ne conto le ossa. Storse la testa di scatto, lo sguardo fisso sulla mano. Liam lentamente la tirò indietro, ora non più tanto sicuro di se. Fece dei passi indietro.
Miriam si mise con le spalle a Liam e il volto rivolto verso a Nero.
«Ti prego calmati, Nero guardami, guarda me non lui!»

Nero aveva ancora quel ghigno, il labbro inferiore piegato in un sorriso malevolo, il rosso ancora di fiamma sulle iridi. Era quello che desiderava da tanto, avere quel verme fra gli artigli e staccargli un dito alla volta, un brandello alla volta, non voleva ascoltare Miriam, non voleva graziarlo per lei, quel vigliacco non meritava la sua considerazione.

«Nero Guardami! Andiamo via di qui. Andremo lontano, io ti aiuterò, faremo quello che vorrai ma mi devi ascoltare, ti devi calmare e usciamo da questo inferno»
Nero fu incantato dalla voce di lei, dalla prospettiva di un futuro insieme, sapeva che non era possibile ma si aggrappò a quella vana speranza. Gli occhi di Nero si fissarono su quelli di lei diventando di quel viola pallido misto a ghiaccio.

«Oh oh oh! Ma guardalo il mostriciattolo innamorato! Ti sei fatta proprio un bel cagnolino ubbidiente. Ma se credi che vi lascio uscire di qui ti sbagli di grosso.»
Miriam lo affrontò
«Sei più stupido di quello che pensavo, pessimo scienziato, uomo di merda, vile e anche stupido, così stupido da non capire che ti sto salvando la vita, vattene via prima che sia troppo tardi!» con una mano tentò di spingerlo verso la porta, ma la voce sprezzante rese incosciente Liam che afferrò quella mano e gliela torse dietro la schiena.

Liam non si accorse neanche che Nero non era più di fronte a lui ma che con un balzo gli era andato alle spalle. Rendersene conto e lasciare Miriam spingendola contro uno dei tavoli non gli diede tempo di reagire si era voltato solo per metà quando i denti aguzzi di nero furono sul volto dell'uomo.

Miriam gridava, Nero continuava la sua opera, Di Liam si sentivano solo rantoli la lingua sporgeva da una guancia, il becco aveva frantumato lo zigomo opposto e tagliato in giù fino al mento, un occhio era senza palpebra.
Miriam guardò con orrore gli artigli piantarsi nel petto dell'uomo ad esporre il cuore.
Provò a tirarlo indietro Miriam, ma non riuscì a spostarlo di una virgola. Taylor cercò di afferrare il fucile, ma quando riuscì a far partire il dardo riuscì solo ad abbreviare il dolore a Liam sbagliando clamorosamente mira e colpendolo al cuore ancora esposto.

Nero si fermò quando fu soddisfatto, l'odore del narcotico rendeva le carni di Liam poco appetibili. Miriam gridava, e piangeva.
«CHE HAI FATTO? CHE HAI FATTO?»
Faccia di corvo si avvicinò alla ragazza, tese una mano insanguinata, lei la guardò disgustata, lembi di pelle ancora sugli artigli.
Faccia di corvo, tornò in se, vide Miriam voltarsi e vomitare. La disperazione prese il posto della soddisfazione della vendetta compiuta.

«Mi sono liberato di questo stronzo, e ora ti libererò da questa bestia» indicando se stesso.
Miriam alzò il volto in lacrime verso Nero realizzando quello che lui le stava dicendo.
Taylor ancora sconvolto guardava orripilato il corpo di Liam e il dardo piantato nelle carni.

Il dottor Prust entrò nello stesso istante in cui Nero corse verso la porta. L'anziano scienziato cadde a terra sorpreso e Nero scomparve dietro di lui, usciva verso la libertà, e incontro alla morte.

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Questo è quanto avevo già in mente. Nel prossimo capitolo ritroveremo le parole della descrizione di questo libro.
Spero di riuscire a dargli l'impronta dark che volevo. Come sempre se notate delle incongruenze fatemelo sapere.
Spero leggiate e vi emozionate quanto me nello scriverlo.
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Nero Where stories live. Discover now