Il mio amico sorrise, aiutando a spostare the e tazzine di là, ringraziandomi con il labiale, si diresse verso lo studio. Agnese, prima che potessi raggiungerlo, mi diede una lieve pacca sul sedere, ravvivando in parte il bruciore di ieri, facendomi sussultare:<<hey!>> le dissi, sorpreso e anche un pochino arrabbiato. Per una volta che non ho fatto niente ....
<<solo un piccolo promemoria di fare il bravo.... vedi che i miei metodi funzionano? Sono davvero contenta e fiera di come hai gestito la cosa...>> mi disse, sorridendo.
Una senzazione di leggero imbarazzo e calore di manifestò nella mia pancia e sono certo di essere leggermente arrossito a quella sgridata mista a complimento.
Agnese ridacchiò e, dopo avermi dato un bacio sulla guancia, mi spinse verso lo studio dove c'era Louis.

Ci sistemammo ai tre estremi dello studio, Louis sulla sedia sulla scrivania, Agnese sul divanetto e io nella poltrona.
<<allora, spiegaci perché hai deciso di fare quello che ha fatto....>> domandò lei un pò severa, con lo stesso fare di un giudice dell'Inquisizione, ma conoscendola, voleva solo far capire a Louis che prendeva molto seriamente questa cosa.
<<allora io..... se dobbiamo partire da qualcosa, le devo dire sinceramente che io stavo cercando di allontanarla da Sirio!>> disse secco e sincero.
Lo avevamo capito....
Agnese non si smosse di un centimetro.
<<il perchè? Ora...ora ve lo spiego....io sono stato sposato e...>> lo interruppi bruscamente.
<<COSA?>> dissi sconvolto. Louis non è mai stato uomo da casa e famiglia, credetemi....e allora perchè?....
Agnese mi tirò un'occhiataccia, e io mi zittì.

<<sì, sono stato sposato. Veramente a malapela un mese prima di partire per la guerra.....Come stavo dicendo....

Lei si chiamava Brigitta...era una ragazza del mio paese e si accanì con me per far sì che ci mettessimo insieme. Era pressante, gelosissima e appiccicosa, suo padre era anche lui medico e....speravo potesse venir fuori una bella famiglia e............>> Louis fece un lunga pausa:<<.......fu lui a mandarmi in guerra....... era appena laureato, senza preparazione..... lei mi scriveva e scriveva, di figli e famiglia, di una casa e un cagnolino... insomma credevo che una volta tornato, ci darebbe stato qualcosa per me! Mi prometteva che si sarebbe presa cura di me e dei miei futuri figli....
Non sapevo che era tutto uno stratagemma! Io ritornai pieno di traumi e problemi, lei mi rubava le pillole, si scriveva le ricette da sola, quando la affrontavo, tirava le testate contro i mobili e la porta e poi andava a dire al padre che l'avevo picchiata io. Dopo mesi e mesi così, il padre mi offrì una scelta: radiarmi dall'albo dei medici o divorziarla e lasciarle tutto....scelsi la seconda!
Cambiai vita, paese, tutto. Ma non avevo più niente....Ma nessuno mi ridarà la fiducia che ho perso quei giorni...>>

Lo vidi togliersi gli occhiali, per strofinarsi gli occhi.<<Appena aprii questo studio, con quei pochi soldi che mi ero guadagnato lavorando le guardie mediche, molti ex militari vennero da me per farsi aiutare. Non avete idea di quanti erano nella mia stessa situazione! Con mogli, madri, sorelle e familiari abusivi, che lucravano e sfruttavano la situazione di disabilità di noi veterani di guerra.... poi iniziarono i suicidi, non avevo fatto abbastanza per aiutarli e...>> prima che Louis, con gli occhi lucidi, potesse precipitare verso il baratro della sua stessa testa, Agnese lo prese per mano, poco prima che cadesse, e lo portò fuori:<< e quando hai incontrato me, hai rivisto la stessa situazione ripresentarsi, hai solo voluto proteggere Sirio....>> gli disse, con calma e serenità. Lei era davvero capace nell'aiutare le persone, e per quanto mi facesse male sentire il mio amico raccontare quelle cose, ero certo che lei lo avrebbe aiutato in qualche modo, ad andare oltre.

Louis sospirò, stringendo la mano di Agnese, che si era avvicinata apposta a lui, e annuì:<< non volevo gli succedesse la stessa cosa che era successa a tutti gli altri...che era successa A ME! Io chiedo perdono delle mie azioni, avrei dovuto agire diversamente e studiare meglio il vostro rapporto... >>
Mi guardò serio:<< mi dispiace Sirio, credimi davvero.... volevo solo proteggerti anche io.>>mi disse, sinceramente pentito di avermi visto così quel giorno:<< non...non volevo che lei si approfittasse di te, non avevo capito che ci fosse tra voi due e....>>

Mentre io ormai lo avevo perdonato, e stavo cercando di farglielo capire, Agnese ridacchiò:<< ah, non ti preoccupare, anche Sirio di tanto in tanto ha bisogno di un ripassino di come funziona tra noi due, vero amore di mamma?>> disse, sdrammatizzando un pò la tensione ma facendomi arrossire, sia per il nomignolo sia perchè sapevo a cosa si stesse riferendo.

Louis ridacchiò:<< non vedo l'ora che mi racconti tutti i dettagli, alla prossima seduta!>> mi disse cauto, ottenendo però approvazione da Agnese.
<<...se riuscirò a sedermi....>> dissi sottovoce, facendo scoppiare a ridere mamma, ma lasciando Louis sempre più confuso.
<<facciamo una cosa, ci lasci un pò di tempo per parlare noi due? Così io faccio una "seduta" e lui sente che ho di bello nel mio passato per essere quella che sono.....>> mi domandò Agnese, e io annuì.
<<penso sia la cosa migliore! Anche lei non è vergine di brutte situazioni e soprattutto di brutte persone... trattala bene!>> dissi a Louis, tranquillo a lasciarli soli.

Il mio amico annuì, avvicinandosi con la sedia al divano dove era sdraiata Agnese, forse per avere un pochino più di vicinanza. Mentre mi dirigevo in cucina, sentii lei urlarmi alle spalle:<< ...e comportatevi bene!>>
Mi voltai, cercando di capire a chi si stesse riferendo... io e chi? Mah...
Entrai in salotto, e trovai, sul divano, una donna.

E lei chi è?
Aveva i capelli mogano, ondulati, lunghissimi e la pelle leggermente olivastra. Mi guardò subito con due occhi grigi come quelli di Agnese, curiosi e svegli. Era accoccolata su se stessa, mentre leggeva dei documenti pigramente, coperta da un enorme vestito con un motivo di foglie sopra.
<<ah! Tu quindi devi essere Sirio!!!>> mi salutò, lasciandomi spiazzato. Si alzò dal divano, mostrando un pancione gravido molto evidente.

<<....Ginevra? Giusto?>>le domandai, curioso di conoscere finalmente mia sorella!

Redamancy: &quot;L'Amore che ritorna&quot;Where stories live. Discover now