CHAPTER 9 *Obbligo o Verità* (Falò parte I)

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-Vieni-  Thomas mi afferrò la mano per trascinarmi con sé –Ti accompagno a prendere da bere- con la coda dell'occhio intravidi Scorpius ancora immobile. Mi fissava. Il suo sguardo era furioso. Diciamo che, se gli sguardi avessero potuto uccidere, probabilmente a quest'ora sarei stata terribilmente preoccupata per il mio accompagnatore.

"Qui qualcuno è geloso" mi suggerì la solita voce nella mia testa, gongolante . Socchiusi gli occhi per cancellare quel pensiero. Che poi, tra l'altro, non che me ne importasse qualcosa. Poteva esserlo come non esserlo, la mia vita non sarebbe cambiata di una virgola. E comunque non lo era.

Ad ogni modo, con la mano stretta in quella di Thomas non riuscii ad impedirmi di sorridere sadica, mentre mi allontanavo insieme a lui verso il bar improvvisato.

La musica era divertente, le canzoni popolari, orecchiabili e divertenti mi stordivano e la burrobirra faceva il suo effetto. Lentamente mi stavo sciogliendo, tanto che non opposi resistenza quando Thomas mi attirò al centro della pista facendomi ballare. Di solito io non ballavo mai. Primo perché di solito evitavo come la peste i posti dove si ballava, secondo perché le mie doti di ballerina erano piuttosto scarse, terzo perché ero Rose Weasley.

Mentre mi muovevo a tempo, volteggiando tra le braccia di Thomas vidi Alice avvicinarsi al fuoco. Dalla posizione in cui si trovava era difficile che qualcun altro dei nostri amici la vedesse. Fluidamente tirò il quaderno fuori dalla borsa. La vidi fissarlo un secondo, accarezzò piano la copertina e poi di getto lo lasciò cadere tra le fiamme continuando a fissarlo mentre bruciava.

Come richiamata dal mio sguardo si voltò verso di me e mi sorrise debolmente. Io alzai il pollice all'insù, volevo farle capire quanto mi aveva resa fiera di lei. Fu un cenno rapido perché un secondo dopo Lily l'aveva travolta e la stava decisamente stritolando.

Tornai a concentrarmi su Thomas che continuava a bere e a scatenarsi. Mi guardava ammiccando ed io, troppo ubriaca per prestar attenzione ai miei freni inibitori, rispondevo ai suoi sguardi con entusiasmo.

Dopo un tempo che sembrava infinito mi allontanai dalla pista stanchissima. Doveva essere già molto tardi. Molti se ne erano andati, altri rantolavano sulla spiaggia troppo ubriachi per mantenere la posizione eretta. Risi di cuore quando riconobbi Frank e Louis tra questi.

Ce ne stavamo tutti seduti intorno ai tronchi. Eravamo rimasti circa in quindici ancora in piedi. Thomas prese la chitarra e si sedette al mio fianco. Cominciò a strimpellare qualcosa. Non c'era più la musica, e lui accompagnava le nostre chiacchiere. Suonava molto bene. Era affascinante guardarlo mentre muoveva le dita veloce sulle corde della chitarra. Sembrava così delicato. Puntava lo sguardo verso il mare, perso in chissà quali pensieri. Di tanto in tanto accennava un sorriso. Era bello. Molto bello. Però qualcosa non mi convinceva.

Come attirata da una forza invisibile voltai la testa. Malfoy mi stava fissando. Aveva la mascella contratta e continuava ad ingurgitare qualcosa da bere. Non appena si accorse che la mia attenzione era su di lui sfuggì il mio sguardo, sembrava offeso. Io mi limitai a corrucciare la fronte.

-Giochiamo ad obbligo o verità?-  trillò Lily sedendosi tra due amici di Thomas che le riservano un'occhiata per niente rassicurante. Albus provò ad uscirsene con un "ehi" scocciato. Ma era troppo ubriaco per riuscire a difendere la virtù della sorella.

-Sì, sì, sì, dai!- acconsentì entusiasta Alice raggiungendola.

Mi portai una mano alla tempia, quel gioco non portava mai a niente di buono. Vidi James lanciare uno sguardo truce alla sorella. Aveva più o meno rinunciato a rimproverarla ogni volta che si avvicinava ad un ragazzo da quando Zia Ginny li aveva minacciato lui e Albus che se lo avessero fatto ancora li avrebbe messi in punizione per la vita, ma comunque non gli andava a genio lo stesso. E qualche volta, i loro sguardi assassini riuscivano a spaventare i pretendenti di Lily senza che loro dicessero niente. Ovviamente, la cosa non era particolarmente gradita a mia cugina.

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