CAPITOLO 9 - MARGHERITA

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Quella mattina avevamo il turno alla Brand School per primi, dalle nove fino all'ora di pranzo.

Durante il viaggio verso la scuola il discorso tra me e Mai-mai andò a parare ai focosi e Eva <<A me quella donna fa paura>> disse lei.

Non ebbi il tempo di rispondere che un ragazzo albino ci saltò addosso afferrando la gola di Mai-mai per gioco <<Fai bene ad averne perché è un vampiro che ti succhierà il sangue>> io e Mai-mai ci mettemmo a ridere.

<<Sei sempre il solito Patrik>> commentò un altro dai capelli lisci e rossi e le lentiggini che si posizionò vicino all'amico <<A parte gli scherzi, girano voci che dicono che non abbia nessun potere. Comunque io mi chiamo Jacob>> ci presentammo anche noi e gli chiedemmo di più su quelle dicerie.

<<Molti dicono che sia una difettosa, che in qualche modo sia riuscita a nasconderlo e sia diventata pure capo dei focosi, ma non si sa nulla di lei e neanche se queste dicerie siano vere>> per quanto strampalata quella spiegazione poteva avere un senso e decisi che lo avrei raccontato a Max.

Per tutto il tunnel parlammo con Patrik e Jacob di Eva e di altri fenomeni paranormali al quale Patrik credeva fermamente, come l'esistenza degli alieni e di mostri come vampiri e licantropi. Io e Mai-mai li trovammo simpatici e li invitammo a sedersi al nostro tavolo in mensa una volta di quelle.

Una volta arrivati alla scuola raggiungemmo subito l'area di addestramento, formata da terra nerissima, ceneri e vulcani che sgorgavano di lava. Solo a vedere quel paesaggio mi venne caldo.

Prima che Eva e Jeremy spiegassero l'attività del giorno chiesi di poter andare in bagno allontanandomi dal gruppo, in realtà il mio obbiettivo era seguire il piano di Max e trovare qualche focoso per farci amicizia, conquistare la sua fiducia e farmi rivelare i piani di Eva.

Sapevo benissimo che tutte le scuole avevano la stessa struttura e che i bagni erano vicino alle camerate, proprio come alla Jord School, ma finsi di non sapere dove si trovavano per perdermi e finire nelle camerate.

Come immaginavo queste erano vuote, perché tutti gli studenti se la stavano spassando nella sala comune, ma a incuriosirmi fu un dettaglio sul letto: una margherita fresca e piena di petali. Mi avvicinai per esaminarla meglio, ipotizzai che fosse un regalo da parte di un qualche ammiratore, che doveva aver raccolto il fiore quando era venuto nella nostra scuola, perché le margherite si trovavano solo li.

Quando allungai la mano per accarezzarne i petali una voca rauca mi fece rabbrividire <<Mi sa che hai sbagliato stanza, se stai cercando i bagni sono in fondo al corridoio>> quella frase fu talmente tanto gelida che mi diede subito l'impressione di un rimprovero, non dovevo essere lì, e lo sapevo.

Girandomi scoprii un ragazzo alto, dal ciuffo scuro che gli copriva gli occhi e dal naso arrossato, deglutii di fronte alla sua figura minacciosa.

<<Oh sì grazie, è che mi sono persa...>> non mi fece finire la frase che mi interruppe subito <<Questo l'ho notato>>. Gli lanciai un'occhiata abbastanza stizzita del suo atteggiamento saccente, ma non ci diedi peso e continuai <<È solo che entrando qui ho visto subito questa bellissima margherita e non ho resistito ad andare a guardarla>>

<<Eppure voi della Jord ne avete, di margherite nella vostra area>>

<<Questo mi impedisce di poter andare a vederne una da vicino?>> il mio tono della voce stava iniziando ad alzarsi, anche se non volevo arrabbiarmi.

<<La stavi anche per toccare, se non fossi arrivato io>> la sua risposta fu impassibile, mi sentii subito in difetto, sia perché era vero sia perché ero io quella che stava urlando.

JORD - RIMARRANNO I PIU' FORTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora