CAPITOLO 1 - TEST

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Era finalmente arrivato il giorno del test, quello che mi avrebbe rivelato a che scuola ero stata ammessa, l'arrivo dei poteri era previsto per quella domenica, quindi anche volendo non avrei potuto fare previsioni su quale fosse la mia categoria. Sinceramente non avevo preferenze, trovavo tutti i doni ugualmente magici e interessanti.

Non stavo più nella pelle e quella mattina mi svegliai più euforica del solito. Misi le cose più formali che avevo: una t-shirt sbiadita, dei jeans strappati per l'usura e le scarpe vecchie di papà che mi stavano giganti.

Andai in cucina e trovai mamma intenta a cucinare qualcosa con l'unica padella che aveva, sul fornello singolo, vicino al lavello. Seduto a tavola (che lui stesso aveva costruito) c'erano mio padre, che stava cercando di riparare un cimelio di famiglia, un orologio da polso antico e affascinante e la mia sorellina Tiffany, che lo guardava curiosa.

Mi sedetti a capotavola, al mio solito posto, la sedia cigolò come sempre. Mamma mi salutò baciandomi sulla fronte e spostai alcune lancette per fare spazio alla pentola che aveva in mano.

non mi sembrava di aver fatto niente di speciale per meritarmi una colazione così ricca.

<<Certo che dovevo: oggi è una giornata importante!>> annunciò mamma agitando le mani, anche lei era euforica, forse un po' più di me.

<<Uh è vero, oggi è il giorno del test!>> esclamò Tiffany battendo le mani.

<<Sei in ansia?>> chiese papà senza staccare gli occhi dall'orologio, sembrava finalmente capirci qualcosa di tutti quegli ingranaggi.

<<Si, non vedo l'ora di sapere a che scuola sarò ammessa>> spiegai alzandomi, non volevo di certo fare tardi per il giorno più importante della mia vita. Presi la borsa nera ai piedi del letto, l'avevo preparata giorni prima con la mamma, avevo messo dentro i vestiti più belli e formali che avevo, lo spazzolino, un disegno che mi aveva fatto Tiffany e un vecchio libro di poesie della nonna. Amavo le poesie, le trovavo così... romantiche.

Presi in mano il pancake che ormai si era raffreddato e ne feci a metà con Tiffany perché sapevo che era il suo dolce preferito. Io invece adoravo i dessert con le fragole, erano il mio frutto preferito e per mia fortuna papà conosceva un tale, Gregory, che abitava poco distante da noi, che ne coltivava un sacco, così io mi ritrovavo sempre con la scorta di quei frutti deliziosi.

Abbracciai forte i miei e diedi un buffetto a Tiffany, raccomandandola di fare la brava con mamma e papà. Quando raggiunsi la soglia della porta mi congedai con un sorriso. Sembravano piuttosto amareggiati, non ci saremmo rivisti per un anno e non era neanche certo che ne sarei uscita viva: ero a conoscenza della "Sfida Finale", l'ultima prova che porta le quattro casate a uccidersi a vicenda, la prima squadra che elimina tutte le altre vince un posto nella società e una cifra altissima di denaro. Dovevo assolutamente vincere.

La sede dei test era la Wasser School, la scuola degli acquatici, era un po' lontana e a piedi ci avrei messo un quarto d'ora, per questo ero partita in anticipo.

Appena girai l'angolo trovai Scott, il 'mio' cagnolino. Era un meticcio con la pancia bianca e la testolina marrone. Mi saltò a dosso sbavando dappertutto <<Ciao anche a te Scott>> frugai nella borsa sorridente, poi gli porsi una pagnotta <<Tieni, ti ho riservato una ricca colazione!>>. Lungo la strada parlai con Scott per eliminare l'ansia e non smisi di pensare ai magnifici poteri che avrei potuto avere: sguardo laser, teletrasporto, lettura della mente, super forza... la lista era lunga.

Lungo il viaggio passai davanti a una pozza d'acqua, mi ci specchiai prima di passarci sopra, provai a sistemarmi i capelli castani un po' arruffati in una sorta di piega particolare, ma senza successo.

JORD - RIMARRANNO I PIU' FORTIWhere stories live. Discover now