diciotto

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Con la pancia piena e la vescica vuota, mi intreccio i capelli guardandomi allo specchio appannato dell'angusto e unico bagno presente, preparandomi per andare a dormire. La mia tuta è sapientemente ripiegata sopra la tavoletta del gabinetto, le armi sono accuratamente sistemate sopra di essa, e mi sfilo momentaneamente le scarpe mentre mi metto una canottiera e dei pantaloni bianchi di tela tagliati sopra le ginocchia, per far assomigliare parte dell'equipaggiamento di uno scienziato a un pigiama. Strascico le scarpe senza curarmi di alzare i piedi mentre mi incammino con il mio fagotto di cose verso la cella, sospirando e immaginandomi la terza notte a Midgard. Tutto intorno a me è ancora sveglio: infatti, sia gli scienziati che i soldati stanno terminando gli ultimi preparativi per domani.

La mia prima notte su questo pianeta, passata alla locanda, mi ha fatto sentire in villeggiatura; la seconda notte, impegnata a prendere l'iridio a quella festa di beneficenza, è finita talmente male che non mi ha permesso di riposare. Quindi, finalmente rifocillata e rinfrescata, quando raggiungo quel materasso gonfiabile mi sembra quasi di toccare il letto della mia camera, a casa mia.

Sospiro dopo aver sbirciato Loki per un secondo, vedendolo intento a pulire i suoi pugnali scuri in un angolo della cella, e mi sistemo sotto la coperta aprendo un messaggio di Hilde, che era arrivato mentre mi sdraiavo sul materasso sottile e logoro. I documenti allegati, senza nessuna descrizione o preambolo, contengono tutto il materiale necessario per informarmi a dovere sugli Avengers. Ma Hilde non è solo un'amica, ma la mia migliore amica, perciò non mi ha mandato solo quelli. Infatti, mentre sfoglio tra i vari files, noto anche un documento su Thanos, l'alleato di Loki. Ringrazio Hilde con tremila emoticon di cuoricini, poi passo le successive due ore, durante le quali il Dio di Asgard fa avanti e indietro dalla cella venendo convocato dai soldati e da Erik Selvig, studiando attentamente tutti i pericoli a cui andrò indirettamente contro domattina. 

E, insieme all'aumento della mia conoscenza, aumenta nuovamente la mia ansia. 

Sono tutti delle macchine da guerra, presi singolarmente: insieme formano un esercito, con tanto di cecchini, truppe d'assalto e artiglieria pesante. Siamo proprio sicuri che io non dovrò intervenire? Insomma, non che sia già una guerriera esperta, ma il mio aiuto è pur sempre meglio di non aiutare affatto, o sbaglio? Il mio "partner" è davvero consapevole dei nemici che si è fatto, e di ciò che dovrà riuscire a fare domani?

Cerco conforto nelle parole di mio padre, ma le risposte ai miei messaggi sono solamente rivolte alla mia incolumità e allo stato di Fleyra. Decido di spegnere il bracciale, e fisso la parete cercando di tenere la mia mente impegnata, ripetendo tra me e me tutte le informazioni che ho appena assimilato, come la sera prima di ogni esame scolastico.

«Ehi, ciao. Come va? Ti vedo bene!» esclamo dal profondo di me quando l'energia cosmica, senza che io le abbia chiesto alcunché, proietta scintille colorate sul soffitto. Con le palpebre pesanti per la stanchezza che comincia a farsi sentire, faccio un sorriso a quelle scintille, che iniziano a guizzare per la stanza illuminandola come se fossi sotto un cielo stellato. Riconosco alcune costellazioni, e il mio sorriso si allarga quando mi rendo conto che sta replicando il cielo della galassia di Ovunque.

So a memoria la posizione di ogni singola stella, ogni singola meteora e ogni singolo frammento cosmico del mio pianeta perché non c'è mai il giorno di Midgard, non ci sono mai cambiamenti durante il corso della giornata, e ciò per me è un bene perché ricorda che, nonostante tutti gli ostacoli, le preoccupazioni, ma anche i traguardi, i successi, tu sei sempre lì, sei sempre a casa, e nulla è poi così diverso da come era prima. A molti sembrerebbe una cosa opprimente, ma per me è confortante: mi ha sempre fatto da guida nella vita, insegnandomi che nulla è così tragico se non sconvolge quelle grandi e imponenti stelle che irradiano l'oscurità dello spazio.

Ghiaccio che scotta [𝘓𝘰𝘬𝘪]Where stories live. Discover now