quindici

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Camminando a passo svelto per i corridoi metallici e illuminati di rosso, a causa del malfunzionamento del motore e del sistema di rilevamento intrusi, non si direbbe di essere su un enorme aereo in cielo: non ho mai visitato dall'interno una struttura così imponente, e la tecnologia su cui si basa la sua costruzione non è vecchia quanto quella che ho visto finora.

Fury dispone di un bel giocattolino, a quanto pare.

Non farsi notare dagli agenti dello S.H.I.E.L.D. mentre imbocco i corridoi necessari per raggiungere il posto in cui è chiuso Loki non è complicato, dato che sono troppo concentrati nel seguire gli ordini impartiti e stanare Barton, il responsabile di tutto ciò; devo usare il vantaggio che mi è stato dato, ovvero quello di non avere un nome agli occhi dello S.H.I.E.L.D., per muovermi nell'ombra finché non mi costringeranno a svelare la mia identità. Quando mi fermo in un corridoio perpendicolare per far passare l'ennesimo gruppo di agenti, questi si fermano poco prima dell'angolo contro cui sono appoggiata, e uno di loro si fa avanti per controllare frettolosamente le vie che si diramano per il corridoio principale: anche se Barton mi ha lasciata da sola, senza scorte che possano aiutarmi, loro questo non lo sanno, perciò cercano dappertutto gli uomini alleati con Loki.

Ovviamente, data la mia fortuna, trovano me.

I miei occhi incrociano quelli del soldato dello S.H.I.E.L.D. per un istante, e per quell'istante mi sento come un coniglio che è stato appena trovato da un branco di lupi. Ma, passato quell'istante, non lo lascio colpirmi con il calcio del fucile e tiro fuori un pugnale, conficcandoglielo nel fianco cercando di evitare punti vitali, anche se con l'anatomia non sono proprio una cima. Non voglio uccidere nessuno, voglio semplicemente togliermeli di torno per raggiungere Loki.

I suoi compagni, che scopro essere tre, imbracciano i fucili e cercano di spararmi, mentre il loro amico si accascia a terra dolorante. Lanciato lo stesso pugnale sotto la clavicola di un agente, il quale perde un attimo l'attenzione per toglierselo, mi avvento correndo per avvicinarmi a loro, dato che voglio perdere meno tempo possibile, e quando sorprendo uno di loro attaccandomi alle sue gambe, facendogli sparare un colpo sul suo piede mentre tentava di mirare il mio, uso il suo fucile per sparare a quello già ferito al petto, colpendolo sul ginocchio. Tiro una gomitata al proprietario del fucile sul mento, talmente forte da fargli perdere i sensi, poi sparo alla mano dell'ultimo agente dello S.H.I.E.L.D., e prima di fargli capire quello che voglio fare lo assalgo per soffocarlo, stringendo forte le mani attorno alla sua giugulare. Appena sento il respiro venirgli meno, aspetto qualche altro secondo e poi lo lascio a terra, svenuto; prendo il suo walkie-talkie e ascolto le comunicazioni varie, finalmente sola; «Banner si è trasformato in Hulk. Massima precauzione a tutte le unità» «Ci pensa Thor» «Qui Romanoff. A Barton ci penso io» bene, tre su cinque minacce sono attualmente occupate. Non ho più tempo da perdere, devo muovermi e devo anche farlo trovando un'altra strada, dato che se qualcun altro venisse qui, capirebbe in fretta cosa è successo.


Una serie di terremoti, causati dai colpi di quel gigante verde e del Dio del tuono, rallentano la mia corsa per tutte le vie poco convenzionali - sono ancora un po' sporca di polvere dato che ho dovuto fare una deviazione attraverso i condotti dell'aria -, ma in breve tempo riesco a raggiungere la sala in cui è imprigionato Loki. Apro la porta usando il tesserino rubato a uno dei quattro soldati che ho atterrato, che avevo trovato a terra dopo la colluttazione.

Deglutisco mentre cerco di riprendere fiato.

Anche se è passata una sola notte, vederlo di nuovo riporta alla mia mente ogni singolo dettaglio che avevo dimenticato mentre cercavo di riprendere il controllo, a Stoccarda.

Quei maledetti capelli corvini dai riflessi argentati tirati indietro, che terminano in leggere virgole, come se volessero sottolineare l'ordine che lui tenta di imporre nel caos della sua vita.

Ghiaccio che scotta [𝘓𝘰𝘬𝘪]Where stories live. Discover now