Torre di Astronomia

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Di: JessieLove99

Una serata tranquilla alla Torre di Astronomia di Hogwarts, poco dopo il tramonto. La torre stessa, con le sue mura di pietra antica e le sue finestre che si affacciavano su un panorama mozzafiato di stelle. Al centro della stanza, invece c'era un elaborato telescopio magico che dominava la sala con la sua maestosità, permettendo agli studenti di scrutare gli astri più lontani.

Remus Lupin si sedette accanto al telescopio, osservando il cielo notturno con occhi pieni di meraviglia. La sua mente, affascinata dall'infinità dello spazio, si perdeva nei misteri delle costellazioni.

"Guarda come brillano le stelle questa sera," sussurrò, la voce impregnata di reverenza. Era come se la torre stessa fosse in comunione con il cosmo, un luogo dove il tempo e lo spazio si fondevano in un'unica esperienza magica.

Severus Snape si avvicinò in silenzio, appoggiandosi al muro . Il suo volto, come sempre, era severo, ma i suoi occhi scrutatori rivelavano una profondità di pensiero nascosta. "Lupin," disse con un tono freddo e distante, "la mia attenzione è rivolta a questioni più serie. La luna non è certo una delle mie priorità."

Remus Lupin sorrise leggermente, come se sapesse di sfidare un muro invalicabile. "Oh, ma dovresti darle una chance. È come se avesse un suo potere tranquillizzante, persino su di te."

Severus Snape alzò un sopracciglio, quasi scettico. "Le mie preoccupazioni non si dissolvono sotto un raggio di luna, Lupin."

Lupin continuò con persuasione, "Dovresti provare a uscire dalla torre delle pozioni e a lasciare che il suo fascino ti colga di sorpresa."

Snape sospirò, forse ammettendo una minima apertura. "Forse un giorno, quando avrò finito di sventare complotti e di insegnare magia a impavidi studenti." L'accento era sul "forse," ma nei suoi occhi c'era una sfumatura di curiosità, come se il mistero della luna avesse iniziato a solleticare la sua mente riservata...nei ricordi più oscuri con un minimo di calma

Remus Lupin osservò il lago da lontano, di Hogwarts, le sue acque placide illuminate dalla luce argentea della luna. "Vedi, Snape," iniziò a dire con un tono più appassionato, "c'è qualcosa di affascinante nel modo in cui la luce lunare danza sulle acque del lago di Hogwarts." Le sue parole erano accompagnate da un leggero sorriso mentre la sua mente sembrava viaggiare attraverso i ricordi.

Severus Snape, seppur concentrato su qualcosa di invisibile nella penombra, ascoltava attentamente. "Non vedo alcuna ragione per cui dovrei interessarmi a uno spettacolo naturale, Lupin," ribatté, ma una lieve increspatura nei suoi lineamenti indicava che il discorso di Lupin aveva fatto breccia nella sua riserva.

Lupin proseguì con passione, "Ah, ma dovresti! È come se la luna avesse il potere di farci dimenticare le nostre preoccupazioni per un attimo." Guardò la luna con un'aria di contemplazione, come se cercasse di catturare il suo spirito in parole.

Severus Snape mantenne la sua calma apparente, ma i suoi occhi neri tradivano una crepitante curiosità. "Preferisco concentrarmi su fatti tangibili anziché su vaghe immagini romantiche," disse, ma la sua voce aveva ora una leggera sfumatura di incertezza.

Lupin sorrise, cercando di spiegare il suo punto di vista. "Non è solo romanticismo, Snape. È una connessione con la natura stessa, un ricordo che esistono cose più grandi di noi." La sua voce era calda e coinvolgente, come se cercasse di trasmettere un antico sapere.

Snape rimase per un attimo in silenzio, riflettendo sulle parole di Lupin mentre la luce della luna iniziava a sfiorare il suo viso. "Hmm..." fu la sua unica risposta, ma nell'atmosfera carica di quella notte, sembrava che qualcosa dentro di lui potesse iniziare a sciogliersi, anche solo di poco.

Remus Lupin guardò il cielo notturno con un'aria di contemplazione. "Ah, Snape," disse con una nota di calma e saggezza, "immagino che tu non abbia mai considerato la potenza della magia del cielo."

Severus Snape alzò un sopracciglio, mostrando il suo scetticismo abituale. "La magia è una forza complessa e intricata," rispose con voce misurata, "non influenzata da un semplice astro nel cielo."

Ma Remus Lupin era animato da un entusiasmo nascosto. "Ma sai," continuò con un sorriso che rivelava una profonda connessione con il suo soggetto, "durante le notti di luna piena, molti incantesimi sembrano avere una particolare efficacia."

Snape sembrava non convinto. "Può darsi che sia solo suggestione," ribatté, la sua voce rivelando una certa rigidità, "la potenza della magia è basata sulla conoscenza e sulla competenza."

"Eppure," disse Lupin con un tocco di emozione nella voce, "durante una notte di luna piena, l'incantesimo Patronus sembra emanare una luce ancora più brillante."

Snape, che era noto per la sua razionalità, respinse l'idea con fermezza. "Il Patronus è strettamente legato alle emozioni positive," obiettò, "non credo che la luna possa influenzarne la potenza."

Lupin sorrise gentilmente, quasi sfidante. "Scommetto che non hai mai provato a lanciare un Patronus sotto la luce della luna piena, Snape."

La risposta di Snape fu intrigante. "Forse un giorno, solo per dimostrarti che l'effetto sarà lo stesso." La sua voce tradiva un sottile accenno di curiosità, suggerendo che potesse essere aperto a un esperimento futuro.



 ~Sevemus~Where stories live. Discover now