Bruciata al rogo.

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«Ariana, io non sono mai entrato in bagno!» mi bloccai per un attimo e lo fissai negli occhi. «C-cosa?..» lasciai la sua presa, allontanandomi lentamente da lui scuotendo la testa. «I-io... non capisco.. tu eri lì! Mi hai parlato! Ti ho toccato» dicevo gesticolando, Justin alzò un sopracciglio serrando le labbra. «Toccato?» ruotai gli occhi, che mente pervertita che hanno i ragazzi! «Non in quel senso, cretino» risposi scontrosamente e lui si rilassò. Però io continuavo a non capire.. né riuscivo a capire chi fosse stato! «Hai un fratello gemello per caso?» chiesi d'improvviso. Magari era un ologramma o uno scherzo.. «Ma che! Mio fratello è piccolo» alzai le spalle spostando le labbra da un lato. «Allora non so chi è stato..» risposi arrendendomi, per poi andare verso le scale, però il biondino mi fermò. «Hey, hey! Aspetta.. dove stai andando?» mi voltai verso di lui poggiando la mano destra sul fianco. «In camera» indicai col pollice sinistro il piano di sopra. «Sai, è l'ora di dormire..»

Justin si avvicinò a me velocemente afferrandomi il polso. «No, ora di dormire un cazzo! Tu vieni con me» aggrottai la fronte brontolando «Venire con te? Dove dovremmo andare alle undici di sera?» chiesi seguendolo verso l'esterno, tenendo conto che non ero vestita in modo adeguato da essere vista in pubblico. «Justin, dove mi stai portando?» chiesi non riuscendo a percepire col pensiero la meta esatta. «Da Wanda» inarcai le sopracciglia scoppiando a ridere mentre lui era fin troppo serio «Wanda? Cosa sono i fantagenitori? E Cosmo che fine ha fatto?» Justin si fermò di scatto e mi afferrò per il collo, spingendo con il pollice nella pelle.

«È meglio che ti stai zitta e non mi fai perdere la pazienza, se no ti finisce male» spalancai gli occhi e la bocca cercando di respirare e poi mi buttò per terra. Ma che gli prendeva adesso? Non gli avevo fatto nulla! Perché prendersela con me? Mi toccai il ginocchio di poco sbucciato per la caduta e poi alzai gli occhi su Justin fissandolo in cagnesco, aprii la mano destra puntandola verso di lui. «Cosa vorresti fare?» mi chiese bruscamente. Feci un respiro profondo e iniziai a stringere la mano come se stessi stringendo un bicchiere e il corpo di Justin si ammaccava in varie curve lentamente, mentre lui urlava dal dolore. «Ariana! Smettila, cazzo!» continuava, ma non mi piaceva essere trattata in quel modo. Ad un certo punto sentii una voce più anziana della nostra. «Strega» diceva, ma non feci in tempo a girarmi che un proiettile mi perforò la pelle facendomi perdere i sensi in pochi secondi.


JUSTIN'S POV
Non avevo forze per reagire alla magia di Ariana, era troppo diversa dalla mia ed ora stava esagerando sul serio. Ma ad un certo punto sbucò dal nulla un adulto, mezzo calvo, con pochi capelli bianchi e la barba altrettanto chiara. Aveva con sé una pistola, ma non era una semplice pistola: era lunga, con delle strane linee intorno alla base e alla fine di essa c'era il sonnifero, ma era quello delle streghe. Ci misi pochissimo a capire che era il cacciatore di streghe, ovvero il padre di Tate.

Il mio corpo si ricompose quando Ariana mollò la sua forza per girarsi a vedere l'uomo, ma non fece in tempo per guardarlo e scansare il proiettile. Urlai di no ma ormai era già stata colpita. Mi avvicinai a lei, volevo piangere perché sentivo che volevo farlo, ma non avevo neanche più le mie lacrime dopo la trasfomazione. Donald, così si chiamava l'uomo, si avvicinò a me. «Non preoccuparti Justin, starai meglio» disse, per poi puntarmi una pistola in fronte e sparare senza neanche lasciarmi il tempo di agire. Caddi al primo impatto e poi l'unica cosa che vidi era il nero, buio più totale.


ARIANA'S POV
Quando iniziai a riprendere i sensi, mi sentii come se fossi sospesa in aria, ma attaccata a qualcosa. Cercai di strofinarmi gli occhi ma avevo le mani bloccate, alzai la testa e vidi i miei polsi legati ad un tronco. «Ma cosa..» pensai ad alta voce, abbassai lo sguardo e notai che anche i miei piedi erano legati, ed intorno c'era il nulla. Solo un mucchio di pietre bianche, ma dov'ero finita? «Hey!» urlai guardandomi intorno. «C'è nessuno?» chiesi, ma non ricevetti risposta. Iniziai a spaventarmi sul serio, provai ad aprire le due fune con la magia ma sembrava non funzionare.

Ci riprovai con tutti i miei poteri, ma niente. «Oh, andiamo!» mi sforzai un'ultima volta, fallendo miseramente. «Ariana!» alzai lo sguardo appena sentii il mio nome e vidi Tate, sorrisi subito dalla felicità. «Tate! Oh grazie al cielo sei qui.. dai aiutami a liberarmi» lui si inumidì le labbra guardandosi intorno, ignorandomi del tutto. «Tate?» insistetti, ma si rifiutò di guardarmi. «Ariana! Che piacere vederti di nuovo.» sbucò dal nulla un uomo vestito di nero come Tate. «Oh no..» dissi riconoscendo il tipo di ansia che iniziava a impossessarsi del mio corpo, un'ansia già provata una volta, una paura specifica.

«Hai vissuto per troppo tempo.. non ti pare? Sei un pericolo per l'umanità» disse tenendo sempre le mani dietro la schiena, mentre si avvicinava a me. «Cosa? No, non è vero! Cosa sta dicendo?» l'uomo rise di me per poi fermarsi proprio innanzi a me. «Lo sai che fine fanno le streghe?» spalancai gli occhi ricordando la storia di Salem. «M-ma quella era una leggenda e.. e qui non siamo a Salem!» lui alzò il suo sopracciglio bianco fissandomi seriamente «Bene, faremo una nuova leggenda» disse «Cosa?..» sussurrai spalancando gli occhi, poi tolse le mani da dietro la schiena afferrando la grossa bottiglia piena di benzina buttandomela addosso, bagnandomi da testa ai piedi.

«Tate! Tate, ti prego..» urlai mentre il cuore batteva così forte dalla paura che potevano vederlo attraverso la maglietta. «Fuoco!» disse l'uomo, e due uomini sbucarono da dietro, accendendo due fiammiferi per poi lanciarli addosso a me, facendomi andare a fuoco. Urlai e gridai come se non ci fosse un domani, perché per me ormai non c'era un domani. «Tate!» continuai ad urlare mentre piangevo e le mie lacrime bruciavano insieme ad ogni mia singola parte del corpo, che lentamente diventava cenere e pian piano il mio pianto di aiuto cessava.

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