CAPITOLO 10: Leoni con gli altri, gattini con Jane

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Felix e Demetri. Leoni durante il "turno" di lavoro, gentili con il resto del clan e con gli ospiti, e gattini con Jane.

Dividevano così il loro tempo. Alec fortunatamente non si era mai accorto dell'ultima cosa, e ne erano più che felici.

-Quali sono i vostri passatempo preferiti?- domandò Charlie all'intero clan italiano a tavola.

-Ne abbiamo diversi, ma alcuni, come la scrittura, l'attività fisica, la lettura e la musica li abbiamo tutti in comune, comprese le nostre mogli- rispose Caius.

-Confermo!- esclamarono insieme Suplicia e Anthedora.

-Interessante. Scrivete qualcosa in particolare?- chiese Renèe.

-Nulla in particolare- ribadì Aro.

Il clan portò gli ospiti nell'aula in cui si dedicavano alla scrittura. Rimasero colpiti dal nero su bianco presenti: da semplici pensieri, a poesie, fino a storie ed opere teatrali.

Poi andarono in biblioteca, dove vi erano tutti i libri mai scritti fino ad allora, oltretutto erano le versioni originali per ogni epoca.

-Avete conosciuto così tanti autori? Dai quelli classici greci e latini, a quelli medievali, come Dante, Petrarca e Boccaccio, fino a seguire?- domandò Edward.

-Sì certo. Che ricordi!- esclamò Marcus.

-Avete vissuto la peste nera del Trecento?- chiese Phill.

-Oddio, la peste nera NO, vi prego. Se ci ripenso ricordo ancora la puzza per le strade- disse disgustato Alec.

Nella sala degli strumenti Charlie suonò diverse canzoni alla chitarra elettrica e al basso. Restarono tutto il pomeriggio lì, cantando e divertendosi come matti fino all'ora di cena.

I due innamorati cantarono a Jane "The girl is mine" di Michael Jackson e Paul McCartney, guardandola di tanto in tanto e sorridendo.

A cena erano tutti vestiti più comodi, addirittura portavano felpe, sneakers e tuta anche i tre sovrani, Suplicia e Anthedora.

Dopo essersi nutriti, Felix, Carlisle, Jasper, Edward e Demetri si sentirono così pieni che si stesero sulle gambe delle loro amate, appoggiando le teste sui candidi ventri delle loro donne, nel frattempo, però conversavano tranquillamente con gli altri commensali.

Jane si ritrovò Felix sulla gamba sinistra e Demetri sulla gamba destra.
Sorrise quando si accorse che ai due usciva una parte del lungo ciuffo dal cappuccio, che la ragazza iniziò ad accarezzare.

In quella sala c'era anche un divano, e Jane, insieme ai due, si spostò lì, continuando comunque a coccolarli. I due, felici di stare più comodi, alzarono la maglietta a Jane, ed entrambi le diedero un bacino proprio sotto l'ombelico, facendole venire un piacevole brivido.

Alec, impegnato com'era a ridere e scherzare, non si accorse di nulla, nemmeno di quando Felix e Demetri proposero agli altri tre coccoloni di bere talmente tanto vino da addormentarsi per rimanere una notte in qulle posizioni.

Jazz, Carl ed Edward furono felicissimi e brindarono insieme a loro.

Esme, Alice, Bella e Jane li portarono in camera.

-Sai Felix, è da molto che non mi faccio una bella dormita- disse Dem ubriaco fradicio.

-A chi lo dici- rispose lui nelle stesse condizioni dell'amico.

Jane li guardò dormire sul suo ventre, sorridendo e immaginando prima l'uno poi l'altro distesi su di lei, in attesa dei loro bambini.

Lei, per scherzo, tirava in dentro velocemente la pancia e loro, nonostante dormissero profondamente, misero le mani su di lei.

In piena notte si svegliarono di botto, totalmente sobri.

Jane sorrideva e, una volta notato, iniziarono a ricambiare i suoi sorrisi, stringendola protettivamente, per poi riniziare, fino all'alba, a baciarle dolcemente il basso ventre.

Un fantastico mese a VolterraWhere stories live. Discover now