Nuovo giorno, nuovo inizio

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"Lisa! Svegliati o farai tardi!" Urlò mia madre dal piano di sotto.

Aprii gli occhi lentamente rendendomi conto che era già mattina. La sveglia accanto a me suonava a tutto volume, ma io la ignorai. Mi sedetti sul letto strofinandomi gli occhi e sbadigliando dalla stanchezza.
Dopo un po', sentii dei passi violenti venire verso la mia camera. E apparve all'improvviso mia madre alla porta tutta innervosita.

"Cazzo, svegliati Lisa!" Disse urlandomi contro e accedendo di scatto la luce.
"Forza, muoviti! Che non c'è tempo da perdere. E spegni quella fottuta sveglia che è da mezz'ora che suona." Disse uscendo dalla stanza e ritornando al piano di sotto.

Vidi a mala pena mia madre per colpa della luce che mi accecava. Ma pian piano, riuscii ad ambientarmi. Mi alzai dal letto e spensi la sveglia. Andai in bagno con tutta la calma del mondo. Continuando sempre a sbadigliare dalla stanchezza.
Oggi non avevo proprio voglia di fare niente, ma purtroppo ero costretta. E poi oggi è anche il mio primo giorno di college, il primo giorno di un'altro inferno, direi davvero molto entusiasmante. Mi scocciava sopportare le persone, quei fottuti professori che ti stressano ogni santo giorno, e soprattutto quei scansa fatiche dei miei compagni. Solo a pensare che per un anno intero dovrei sopportare quelle stupide capre. Inoltre spero che in questa nuova scuola ci siano almeno delle persone decenti, ma è meglio non sperarci troppo, che di sicuro sarò sfortunata anche quest'anno.
Cacciai i miei pensieri dalle continue urla di mia madre dal piano di sotto. Una solita madre arrogante e fastidiosa. Rompe il cazzo urlandomi contro ogni fottutissimo giorno rompendomi i timpani. Che rompi palle. Non riesco proprio a sopportarla. Non si stanca mai di parlare o di ripetle le solite cose. Non so neanche dove c'è l'ha tutta questa voglia.
E sinceramente la cosa non  mi mancherà per niente. Per un anno intero starò fuori di casa e non sentirò più le urla di mia madre al mattina o uno dei suoi stupidi discorsi. Quindi con questo potrei essere felice per una volta in tutta la mia cazzo di vita.

Presi tutto il necessario per sistemarmi. Mi lavai i denti e la faccia, feci la skin care e mi spazzolai i capelli e uscii dal bagno. Ritornai in camera e presi i panni che avevo già scelto la sera prima: un cargo nero, un maglietta bianca a maniche corte, ed infine le mie solite scarpe bianche. Presi la mia pochette è mi feci un trucco semplice.
Non sono come tutte le altre ragazze che si sistemano in un modo carino o attraente. Sinceramente mi vergognavo del mio corpo, soprattuto di quella stupida cicatrice.

Uscii dalla mia stanza e andai al piano di sotto. Mi dirisi verso la cucina dove vidi mia madre aspettarmi con la sua tazza di caffè in mano.

"Alla buon ora, Lisa." Disse con un tono infastidito.

"Si, scusa madre." Dissi distogliendo lo sguardo, guardando a terra.

"Vabbè. Muoviti, ti ho fatto la colazione." Disse,
posando la sua tazza nel lavandino e indicandomi il mio piatto che era posato sul bancone della cucina.

"Oh, grazie madre." Dissi un po' sorpresa, ma feci finta di niente e mi sedetti.
Era strano che mi abbia preparato la colazione. Beh. Mi ricordo che l'ultima volta che l'ho faceva era quando andavo all'elementari.

"Comunque, a che ora partirai oggi?" Chiese. Sedendosi difronte a me, incrociando le braccia.

"Non lo so. Penso verso pomeriggio." Dissi. Fissando il mio piatto senza rivolgergli lo sguardo.

"Mmh. Non ti dimenticare nulla, eh. Se ti dimentichi qualcosa non vengo a presso a te a riportarmelo." Lo disse un un modo arrogante. Come se ne importasse qualcosa.

"No, tranquilla. È gia tutto pronto. Non dimentico nulla." Dissi. Continuando a non guardarla.

"Ok." Disse. Rimanemmo in silenzio per un paio di secondi mentre io continuavo a mangiare. Ma subito dopo riparlo di nuovo:
"Hai bisogno di qualcosa per il viaggio?" Chiese, con un tono calmo sta volta.

 "Siamo solo noi due" Where stories live. Discover now