56. Silverstone (Nyck)

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In perfetto orario finisce la visita di controllo di George, quasi si affretta nel firmare l'autorizzazione perché il suo orologio segna già le 10.30 quindi è in ritardo di quasi un minuto, poi lo saluta e apre la porta dell'ambulatorio, ma fuori in corridoio non trova nessuno.
Torna indietro e riguarda lo schermo del suo iPad, appoggiato sulla scrivania, per cercare il nome di chi avrebbe l'appuntamento a quell'ora:

Time: 10.30       Driver number: 21        Racing team: Alpha Tauri         Driver: De Vris Nyck

Molto strano - pensa Elsa che sospira e si siede su una delle sedie lungo il corridoio che di solito i piloti usano al posto della sala d'attesa, potrebbe andare in giro a cercarlo ma si sente molto stanca, forse dovrebbe dormire di più la notte, si limita ad aspettare lì seduta guardandosi intorno e a chiedere di lui ad ogni persona che passa.

Dopo 15 minuti, finalmente, vede entrare dalla porta tutta trafelata Francesca, l'addetta stampa dell'Alpha Tauri, con Nyck che cammina molto più lentamente di lei qualche passo indietro.

"Ci scusi dottoressa! Siamo in ritardo, mi dispiace! Si può fare lo stesso la visita adesso senza perdere tempo vero? Nyck ha il prossimo appuntamento alle 11.20 e Yuki dovrebbe fare la visita subito dopo di lui alle 11.00 ma se vuole per guadagnare tempo posso scambiarli all'appuntamento della Fan Zone, così facciamo Yuki alle 11.20 e poi viene qui a fare la visita e poi porto di là Nyck oppure facciamo il contrario..."

"Tranquilla Francesca, adesso recuperiamo i ritardi, non ti preoccupare" le risponde Elsa quasi divertita dal tipico modo di fare da addetta stampa che sembra la copia esatta del Bianconiglio di Alice Nel Paese delle Meraviglie.

"Ehi Nyck! Dov'eri finito?" chiede Elsa mentre gli apre la porta.

"Eh, si lo so... una riunione." risponde molto sbrigativo, un po' scocciato, con poca voglia di parlare, mentre l'addetta stampa lo spinge dentro l'ambulatorio quasi a forza, con tanta fretta che potrebbe spogliarlo lei e metterlo di peso sopra il lettino pur di guadagnare quei preziosissimi minuti sul ritardo che ha accumulato.

"Ok, non ti preoccupare, facciamo in fretta e finiamo in tempo" dice Elsa mentre la ragazza esce e li lascia soli.

"Tutto bene? Che succede?"

"Niente."

"Mhm... ma stai bene o c'è qualcosa che non va e che dovrei sapere?"

"Sono solo stanco. Se facciamo in fretta è meglio"

"Va bene, come vuoi... se vuoi puoi anche stenderti sul lettino, così ti riposi intanto che preparo il kit per l'antidoping, facciamo prima quello e poi ti visito in cinque minuti, ok?"

Nyck risponde con un "mhm" appena accennato, poi si gira disteso sul fianco, verso la parete e comincia a piangere in silenzio cercando di non farsi sentire. Elsa è girata di spalle, concentrata sulle siringhe e le provette da preparare sul carrello con le etichette da compilare, ma appena si gira e fa un passo verso di lui se ne accorge subito.

Ci mette solo pochi secondi, le basta guardarlo e capisce subito perché sta piangendo. La riunione da cui è appena uscito con almeno mezz'ora di ritardo dev'essere stata con i vertici della scuderia e dell'accademia Redbull, e se ora sta piangendo può solo voler dire che il suo sedile in Formula Uno presto non sarà più suo.

Non sa cosa dirgli, vorrebbe dirgli quanto gli dispiace, eppure si sente un'ipocrita: quel posto è l'ultima chance per Daniel. Le sue lacrime significano che il suo Daniel tornerà in Formula Uno.

Ma dentro di lei sente il suo cuore stringersi come se avesse un peso dentro, come se sentisse il dolore di Nyck su di lei con un'empatia che non lascia nessuno spazio al cinismo e ai calcoli di vantaggio. Elsa sa quanto Daniel è stato male quando ha perso il posto, e sa perfettamente quanto Nyck stia male adesso, mentre continua a piangere nascondendo la faccia tra il lettino e la parete, cercando di soffocare i singhiozzi per non farsi sentire.

Are You Ok || Formula 1Where stories live. Discover now