Capitolo 7

211 2 7
                                    

Dovevano essere passate almeno un paio d'ore da quando lui e i suoi compagni erano andati a dormire, eppure lui non dormiva. Aveva finto di farlo, controllare il respiro e ridurre i suoi movimenti al minimo erano cose che aveva imparato in fretta per sopravvivere là fuori ed era sollevato nel constatare che compagni o meno, questo trucchetto aveva funzionato ancora una volta. 

Sapeva però che se fosse rimasto ancora per molto in quel letto, in mezzo ai suoi compagni, lui e il suo lupo sarebbero presto impazziti; o meglio, lui sarebbe presto impazzito se non avesse dato presto il via libera al suo lupo. Raramente dormiva in un letto, preferiva nettamente stare nella sua forma animale, in caso di evenienza era tutto più semplice, si ricordò. 

Controllò nuovamente che i suoi compagni dormissero profondamente e a movimenti lenti si mise seduto, inspirò profondamente l'odore dolce e intenso dei suoi compagni, poi con un colpo di reni si diede la spinta per alzarsi. Si voltò verso i suoi compagni e si prese tempo per guardarli nel silenzio della notte. Le lunghe ciglia di Leon e un sorriso velato gli conferivano l'aspetto di un ragazzino felice, mentre con stupore notò che il cipiglio arrogante di Nigan non lo abbandonava neppure mentre dormiva. 

Si liberò dei suoi vestiti, poggiandoli con cura sul letto, gli sarebbero serviti al ritorno e di certo non avrebbe voluto perdere tempo a cercarli in giro per la camera. Finalmente nudo, si avvicinò alla finestra della camera che per sua fortuna avevano deciso di lasciare socchiusa così che la brezza estiva potesse entrare indisturbata e attento a non fare rumore la aprí quanto bastava per poter sgattaiolare via. 

Un salto e una trasformazione dopo si sentì finalmente più libero, pensò mentre dava una scrollata al suo manto rossiccio. Si guardò curiosamente intorno e decise di prendere una direzione del tutto casuale, tanto sapeva che per ritornare gli sarebbe bastato ricercare l'odore di uno dei suoi compagni e sapeva che tra tutti gli odori che la foresta nascondeva, i loro li avrebbe trovati senz'altro.

Corse e corse a perdifiato, corse senza pensieri, libero e si innamorò perdutamente di quella foresta, nel momento in cui arrivò in un piccolo spiazzo libero al centro dai folti alberi in cui volgendo lo sguardo verso l'altro si poteva ammirare la vasta distesa di stelle che quella notte impreziosivano ancor di più quel magnifico luogo. Stanco dopo aver corso sicuramente per ore a giudicare dall'altezza della luna, prese la decisione di trovare un angolino comodo in cui riposare, risvegliarsi presto l'indomani per poter tornare a casa prima che i suoi compagni si svegliassero e gli potessero anche solo chiedere perché fosse scappato da loro in piena notte. 

Non sapeva quali fossero le abitudini dei suoi compagni ma sperò vivamente che nessuno dei due amasse svegliarsi di notte o molto presto al mattino, altrimenti avrebbe dovuto far ricorso alle sue abili doti d'attore mancato per inventarsi una scusa al momento. Sperò non c'è ne fosse alcun bisogno pensò mentre si accucciava accanto ad un grosso e tozzo albero, dandogli la schiena così da avere sempre un lato riparato nel caso in cui fosse stato sorpreso durante il sonno, anche questo era un qualcosa che aveva imparato bene a sue spese anni addietro. 

Prima di lasciarsi trasportare da sogni tempestosi rivolse alcuni pensieri ai suoi compagni e si chiese dove li avrebbe portati quello che avrebbero cercato di costruire da lì in avanti e con l'incertezza a battergli il cuore, si addormentò.

_________________________________________________

Il rumore di qualcosa che attraversava un cespuglio poco lontano da lui lo risveglierò e immediatamente il suo sguardo si fece vigile, constatando che nulla di sospetto lo circondasse si rilassò leggermente per poi tornare in allerta quando la corrente a lui favorevole gli portò il leggero odore di un suo compagno e sospettando che in realtà il rumore di poco prima corrispondesse al suo lupo e non ad un animale passato di sfuggita, si decise a tornare in fretta a casa. 

Senza alcun indugio rientrò nella camera tramite la finestra della stanza dalla quale era uscito e con un piacevole sollievo a pervaderlo constatò che nessuno dei suoi compagni era sveglio. Sì rivestì velocemente e guardando l'ora si accorse che era passata da poco l'alba è che secondo l'orario che i suoi compagni gli avevano detto la sera prima, si sarebbero alzati di li a poco così decise di scendere sempre silenziosamente in cucina e preparargli una colazione leggera che potesse rinvigorirli e fargli sentire la attiva sua presenza. 

Non cucinò nulla di complesso ma quando finì di friggere uova e bacon e si voltò pronto a servire la colazione ai due lupastri che molto silenziosamente si erano seduti già da qualche tempo a tavola, rimase stupito dal cipiglio che pervadeva entrambi i loro volti, maggiormente Leon che sembrava aver dormito poco e questo non fece che fargli tornare in mente l'odore che aveva percepito come flebile nel bosco. Scosse la testa e fingendo totale indifferenza li salutò e gli chiese quando sarebbero arrivati il piccolo cucciolo e la sua famiglia per incontrarlo. Era determinato a non intavolare alcuna discussione riguardo quella notte e se loro non l'avessero tirata fuori, tanto meglio. Meno paranoie e meno problemi. Con rinnovata determinazione cominciò a gustarsi felicemente la sua colazione.

__________________________________________

Ecco un nuovo capitolo! 

Pensavate eh che avessero fatto cose zozze eh? E inveceeeee... 

Secondo voi Nigan e Leon hanno veramente beccato il nostro lupetto a dormire fuori? Se sì, come pensate che reagiranno? 

Vi siete già fatti un idea del carattere di Axe (Il lupetto protagonista)?

Vi aspetto nel prossimo capitolo e mi raccomando, se vi è piaciuto non esitate a farmelo sapere lasciando una stellina è un commento ☺️

Lavanda e VanigliaWhere stories live. Discover now