Capitolo 3

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Una mano gli accarezzava la sua mano sinistra con movimenti lenti e circolari mentre un altro paio si strinsero forte intorno alla sua mano destra. 

Lavanda e vaniglia, ancora loro. Ricordava di averle già sentite, ma non riusciva ad afferrare tutto, si sentiva stanco. questa volta si rese conto di essere intubato e non gli fece più paura come prima. Forse erano loro a farlo sentire al sicuro. Voleva parlare ma non era certo che sarebbe riuscito a farlo e temeva che se ci avesse provato, avrebbe potuto smettere di respirare, così fece la cosa che più era certo di poter fare in quel momento; mosse le dita delle mani, prima di una e poi dell'altra. 

I sussulti che sentì tramite il contatto gli fece capire che lo avevano sentito, che non se lo era immaginato, ce l'aveva fatta. Ora doveva solo riuscire ad aprire gli occhi. Ci provò, anche questa volta diverse volte prima di riuscirci. Le due prese si fecero più salde tra le sue mani e questo lo incoraggiò a mettere più a fuoco ciò che lo circondava. Vedeva molto bianco, un letto, quello in cui era lui e fremendo dall'attesa si voltò prima a destra dove sentiva la presa delle due mani, più forte. Ciò che lo catturò per prima furono i magnetici occhi rossi dell'alfa, il suo alfa che brillarono appena li incrociò con i suoi. Sentii i suoi pungere e fu certo che anche i suoi stessero brillando, rispondendo al richiamo dei suoi. Si prese del tempo per ammirarlo come fosse la più bella statua di un museo, non ne aveva mai visti lui ma aveva sentito dire che fossero molto belle e preziose e ciò che aveva davanti, per lui lo era assolutamente. Capelli neri corti e disordinati incorniciavano un volto squadrato e con delle labbra piene su cui ci si soffermò per qualche secondo di troppo evidentemente perché un accenno di sorriso prese a incurvargliele e seppe di essere stato sgamato, ma questo non lo imbarazzò, perché avrebbe dovuto, era normale che si fissasse a guardare un così bell'uomo dopotutto. Chi non l'avrebbe fatto? La barba che a chiazze birbante gli riempiva il mento era sicuramente simbolo di poca cura così come le occhiaie che avvolgevano i suoi stupendi occhi, questa volta di un celeste limpido, come il suo cuore in quel momento e con dispiacere capì di essere probabilmente lui la fonte di quei tratti trasandati. Gli strinse la mano come a volersi scusare con lui per non avergli fatto del bene e ricevette in cambio un'occhiata curiosa alla quale non rispose poiché si voltò alla sua sinistra dove un altro bellissimo uomo, il suo secondo uomo lo stava studiando con attenzione e devozione. 

Dopo aver saggiato anche la potenza del suo sguardo da alfa, poté specchiarsi in un meraviglioso verde smeraldo quello lo aveva già visto, una volta era quasi riuscito a rubarne uno ad un grosso uomo d'affari, ora seppe che non avrebbe mai più dovuto rubarne perché avrebbe potuto ammirarlo ogni volta, riflesso negli occhi del suo compagno. Lui aveva lineamenti caucasici, capelli color legna e di un riccio ribelle, avrebbe voluto avere maggior forza in corpo per poterci passare le dita attraverso, facendosi intrappolare da un riccio birbantello e non uscirne mai più. Ma le sue labbra, rosse e carnose, furono una calamita per i suoi occhi e una tentazione sublime per il suo cuore. 

Sembravano trascorsi anni da quando aveva iniziato a osservarli con lenta goduria ma era quasi del tutto certo che non fossero passati più di una manciata di minuti. Fu molto grato ad entrambi per aver rispettato il silenzio di quel momento di immensa conoscenza. Sembrarono rendersi conto anche loro di ciò e dopo uno sguardo complice "Ciao compagno, io mi chiamo Nigan" gli disse entrando in contatto con la sua mente. Apprezzò ancora di più il fatto che avesse scelto di parlare tramite il loro collegamento, perché lui non avrebbe potuto fare diversamente e questo lo fece sentire accolto. "Io sono Leon, sono così felice di conoscerti finalmente, compagno mio" voltò lo sguardo alla sua sinistra, questa volta a parlare fù l'uomo dai capelli riccioli. "Io sono Axe."

Lavanda e VanigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora