Cap 16

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'' Anas ma dov'eri ?''

'' scusa se ti ho fatta preoccupare,avevo lasciato il telefono in macchina per tutto il tempo e in più era in silenzioso ''

'' te l'ho detto io'' disse Amine appogiando la sua mano sulla mia spalla

'' mi hai fatto preoccupare ''

'' scusa ''

odiavo con tutto il cuore questa cosa su Anas. Ogni volta che esce da casa si scorda che ce gente che si preoccupa per lui perché fa il morto.

Dopo aver mangiato andai nel mio posto ''preferito'' tra virgolette. Dove vivevo io c'era una scala che portava sopra fino al tetto,sul tetto ci andavo quasi ogni sera. Amavo quel vento fresco che mi sfiorava il viso. Nessuno lo sapeva,nemmeno Anas.Questo posto me lo ha presentato Amine,dice che viene qua ogni volta che si sente sommerso dai problemi oppure quando deve scrivere qualche canzone e non ha ispirazione. Avevo con me solo il telefono,che in quel momento spensi perché non volevo sentire più nessuno. A dire la verità ero un po' stufa con Amed. Ero stufa del modo in cui si comportava con me. Sentii qualcuno entrare e mi voltai di scatto,era Amine.

'' ciao'' disse venendo a sedersi affianco a me

'' ciao ''

'' perché non rispondi al telefono?''

'' oh,io l'ho spento''

'' com'è che l'hai spento?''

'' boh cosi mi andava''

'' è per Amed?'' disse Amine con tono interrogativo.

Lividi e baci, separarli non siamo capaci.// AmedWhere stories live. Discover now