2.4 Dietro la tenda del mago

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Sferzate di pioggia e di vento e un freddo persistente costrinsero Roy e Rhodina a uscire di casa soltanto per andare a scuola

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Sferzate di pioggia e di vento e un freddo persistente costrinsero Roy e Rhodina a uscire di casa soltanto per andare a scuola. I compiti risucchiavano il loro tempo libero e un altro fine settimana passò senza che riuscissero a vedere Dorothea. Lei ripeteva, durante telefonate fin troppo sbrigative, che a Williams House fosse tutto tranquillo. Eppure, non sembrava intenzionata a rivederlз presto: a ogni accenno a un prossimo incontro si diceva impegnata con qualcosa di urgente e improrogabile; poi si dileguava, lasciandolз appesз alla cornetta. A Roy non rimaneva che pensare che vi fosse un nesso tra questa sua misteriosa reticenza e ciò che era accaduto in biblioteca. D'altronde, c'era anche la possibilità che si sentisse schiacciata dalle ripetute sollecitazioni di Rhodina, la cui pazienza era già al limite:

«Come se potessimo lasciar correre mentre lei vive in una casa come quella, porte che sbattono nel buio e tutto il resto!»

Spezzò in due un bastoncino che aveva recuperato da terra e ne gettò via i resti con violenza. Roy annuì in silenzio per poi osservare, pungente:

«Forse ce l'ha un po' con te...»

«Con me?! E perché?»

«Niente, lascia stare.»

«Che nervi quando fai così! Non potresti fare uno sforzo ed essere esplicito, per una volta?»

«E tu non potresti non tirar fuori sempre tutto quello che ti passa per la testa? Vuoi sapere cosa penso? Penso che l'hai ferita!»

«I-io?! Come? Quando?»

«Dorothea ha detto e ripetuto che va tutto bene. Tu però hai continuato a metterla alle strette per avere delle spiegazioni che non può darci. Si sarà sentita attaccata. Avresti potuto almeno far finta che...»

«Far finta?! Perché pensi che abbia insistito?»

«Perché hai paura di Baluardo, hai paura che sia vero

La sua voce tremò e si spense nella vergogna. Aveva proiettato una sua paura. Ma Rhodina non lo capì, accecata dall'affronto:

«Credi che sia Baluardo a farmi paura? É quello che è successo dopo a darmi i brividi, soprattutto perché li dava anche a lei! Dice che sta bene...come no. Ci evita perché non vuole ripensare a quello che è successo! Se mi fingessi tranquilla, e le nascondessi la mia paura, lei continuerebbe a non prendere sul serio la propria.»

Roy rifletté per qualche istante. Almeno su un punto aveva ragione lei: qualunque cosa si fosse precipitata giù dalla soffitta quella sera, Dorothea ne era stata spaventata quanto loro. Non era improbabile, quindi, che lз stesse rassicurando per scongiurare la sua stessa paura. Oltretutto, prendere le distanze dall'argomento l'avrebbe sollevata un minimo dall'angoscia di ripensare che l'esperienza poteva ripetersi, così come allontanarsi da loro avrebbe eliminato a monte il rischio di un loro coinvolgimento. Dorothea doveva saperlo benissimo che aprire la porta di casa a Rhodina comportava dover tornare a discutere dell'elefante nella stanza. Ma anche Roy non le aveva nascosto che quella faccenda lo disturbava e ora ripensò al suo proposito di darle del tempo: voleva chiarire il prima possibile che non aveva dubbi sulla sua volontà di starle vicino.

☙Amici Perduti - Libro Primo☙Where stories live. Discover now