1.4 L'altra sponda

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Come la storia di Tancredi fosse spuntata fuori, con tutti i particolari fumosi che la accompagnavano, Roy non lo sapeva.

C'era qualcosa di strano nei brevi resoconti che aveva ascoltato da Dorothea; e di decisamente sospetto nello sguardo complice che Rhodina le aveva lanciato quell'unica volta in cui si era spinto a chiederle chi fosse.
Scoprì che era un ragazzo italiano, conosciuto da Dorothea anni prima, durante un viaggio sul continente. Il sodalizio fra le ragazze si stringeva sempre più, ma anziché essere Roy l'elemento di congiunzione fra le due, fu questo personaggio a suggellare il legame tra l'una all'altra. Roy non provò a dire la sua; il tono di venerazione che assumevano quando parlavano di Tancredi bastava a spegnere ogni suo possibile interesse nella faccenda. Ad ogni modo, non dubitò che la loro fissazione per quel ragazzo avrebbe finito per trascinare anche lui in qualche piano discutibile.

Accadde prima del previsto, in un cupo pomeriggio di novembre. All'uscita da scuola, Roy aveva finalmente scoperto cosa prendesse a Rhodina, che quella mattina non aveva preso l'autobus con lui e che a pranzo si era dileguata in fretta dal loro tavolo per andare a fare delle ricerche nella biblioteca della scuola. La trovò già seduta sui sedili in fondo al bus, profusa di un'esaltazione nervosa.

«Dorothea ha bisogno di una mano per trovare Tancredi.»

Roy non si era ancora nemmeno seduto. Le rispose con un cenno di assenso, che lei interpretò come un interessamento da parte sua. Gli parlò con fare sbrigativo, come se non spettasse a lei tenerlo al passo.

«So che vuoi sapere come si sono conosciuti. Tutto è cominciato in un parco-giochi. Lei era su un'altalena. Lui è sbucato dal nulla. Hanno capito subito che era un incontro speciale.»

Roy le lanciò uno sguardo eloquente. La coincidenza appariva alquanto forzata.

«Davvero», assicurò Rhodina. «Si sono conosciuti così. Chissà, magari è un segno che tu e Dorothea vi siate incontrati allo stesso modo.»

«Un segno di cosa?»

Rhodina coprì la sua voce:

«Finalmente ha escogitato un metodo per trovarlo.»

Roy si voltò a guardare fuori dal finestrino.

«Ovviamente si aspetta che venga anche tu.»

A un tratto, Roy si mostrò favorevole a partecipare:

«O-oggi? Ha bisogno di noi due per provare questo... metodo?»

«Della nostra presenza, sì. Crede che Tancredi sia diverso. E che lo siamo anche noi. Chissà, potrebbe funzionare.»

Roy non fece altre domande. Quelle poche informazioni, presentate con un fanatismo preoccupante e infarcite con parole come "segno" e "diverso", non facevano ben sperare. Fu con una leggera apprensione che si avviò con Rhodina verso casa di Dorothea.

Amici Perduti. Libro Primo - Parte 1 [IN REVISIONE]Onde histórias criam vida. Descubra agora