Rondo Da Sosa♥️

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Attenzione: T/N= Tuo nome. Ovvero il nome del lettore.

Non ci credo, non ci voglio credere.
Sono seduta sullo spigolo del lavandino del bagno che fisso immobile il test, è positivo, ma non può essere non deve essere. Lui mi ha specificatamente detto che quella era solo una notte e che il giorno dopo si sarebbe dimenticato tutto siccome era ubriaco. Sto parlando di Mattia, il tipo che ho "conosciuto" ieri in discoteca, era davvero tanto ubriaco e quindi ho deciso di portarlo a casa in modo che smaltito l'alcool se ne sarebbe tornato a casa sua, ma non fu così. Passammo una notte a fare sesso, per me sembrava più di ciò fin quando lui mi disse che era solo una notte. Ora non sapevo se dirglielo o no, però mi feci coraggio e inventai una scusa dicendo che aveva lasciato la sua felpa a casa mia, lui mi rispose che in tarda sera se la sarebbe venuta a prendere. Io ero in ansia per la sua reazione, eravamo troppo piccoli lui 21 anni io 17, come facevamo a crescere un bambino, soprattutto come avrei fatto io se mi avesse abbandonata. Ed ecco qui il campanello suonare, provo solo ansia. Apro lentamente il portone e mi ritrovo davanti Mattia, lui mi guarda come per dire dov'è la mia felpa ed io lo faccio entrare, faccio finta di andare a prendere la felpa quando in realtà prendo il test, arrivo in sala da pranzo e mi siedo sul divano dove c'era anche lui. Iniziai a piangere, lui se ne accorse e mi guardò confuso.
** Dialogo tra Mattia e T/N**
M(Mattia): Oi, che è successo?
T/N(protagonista): Mat-ti-a, n-on c'è nes-sun-a fel-pa, in realtà dev-o farti ved-ere que-sto.
**T/N mostra il test a Mattia**
M(Mattia): Che caz** è ? No io non voglio un bambino, non adesso, sei sicura che è mio? Io non mi prendo responsabilità te la vedi da sola sei grande e trovati anche un lavoro perché io non ti darò neanche un centesimo.!
T/N(protagonista): Mat-ti-a ti pre-go no, non andarte-ne, io non voglio i soldi, voglio solo che tu accettassi  il bambino, si che è tuo perché ieri sono stato solo con te, non so se tu ricor-
M(Mattia): Non me ne frega un caz** di quello che fai e che farai, io non prendo responsabilità, te la vedi te stessa, ora me ne vado perché sono stanco, non chiamarmi, non contattarmi e non cercarmi mai più. Per me sei nulla, una nullità.
T/N(protagonista): No ti prego, Mattiaaa.
** Mattia se ne va**
Ed è proprio così che andò a finire, ormai mio figlio ha 2 anni, è un bambino molto intelligente, mi aiuta in casa, è ubbidiente, è proprio il figlio perfetto, volete sapere che nome gli ho dato, Mattia, ecco il suo nome, ora voi direte che problemi ho, ma nessun problema è solo che appena l'ho visto assomigliava tanto a Mattia e quindi il primo nome che mi venne in mente fu proprio quello. Io nel frattempo ho trovato un lavoro, faccio la babysitter ad un bambino poco più grande del mio, sono una mamma single e ho una casa di modeste condizioni, non è facile pagare 150 euro di affitto al mese, la mia paga è di 300 euro al mese, tra spese per il bambino e il mangiare è complicato andare avanti. Sto portando Mattia al parchetto per farlo divertire, è sull'altalena felice che gioca è un bambino molto inventivo. Siamo da 2 ore qui è ora di andare, sono le 19:20 tra 10 minu il parco chiuderà. Sono appena uscita quando vedo in lontananza lui, lo stronzo che ci ha abbandonati, faccio finta di non vederlo e cambio strada, era con una ragazza molto più bella di me. Tornati a casa mi metto a cucinare, i sofficini e le patatine. Mattia mangia tutto, era affamato. Poi si mette a giocare e io faccio la cucina, ad un certo punto si stacca la corrente ed è così che mi ricordi di non aver pagato la bolletta, prendo Mattia e ce ne andiamo a dormire. L'indomani accompagnai il mio bimbo all'asilo e io andai a pagare la bolletta quando stavo facendo il prelievo la carta non andava, provai con l'altra ma diceva sempre la stessa cosa cioè che non c'erano più soldi. Pregai che i servizi erano in blocco, ma non fu così, me ne andai a casa triste, e ora come facevo, la spesa, i vestiti, le bollette, ero finita. Nessuno poteva darmi una mano, ormai avevo perso anche il lavoro siccome la signora mi disse che aveva trovato una tata meglio di me. Io la pregai, anche se dovevo pulire volevo un po' di soldi per andare avanti, ma lei se ne fregò altamente. Andai a prendere Mattia all'asilo, lui aveva visto un giocattolo e lo voleva a tutti costi, ma gli dissi di no perché mi rimanevano le ultime 5 euro, lui iniziò a piangere a dirotto siccome aveva un solo gioco a casa ne voleva un altro. Io gli spiegai che non avevo più soldi e lui si calmò. Stavamo per tornare a casa quando una mano mi toccò, io mi girai e vidi lui, Mattia l'uomo che più odiavo al mondo, aveva il giocattolo in mano, lo stesso che aveva visto il mio bimbo, pensavo fosse per lui ma in realtà mi sbagliavo, glielo mostrò e dopo che il mio bimbo sorrise, glielo ruppe in faccia. Il mio Mattia era triste ma io non gli dai peso, fin quando l'altro mi iniziò a dire:
** Parla Mattia il rapper😂**
M(Mattia): Sei una fallita, non puoi comprare nemmeno un giocattolo a tuo figlio, non ha più soldi e per di più tu rimangono solo 5 euro, fai crescere tuo figlio nei più assurdi complessi-
M(il piccolo): Ehi non è vero, lei è una super mamma, intanto lei si prende cura di me, non come te che mi hai abbandonato quando la mamma ti ha detto che era incinta, lei va a lavorare anche di notte per farmi crescere sano, che ti pensi che la vita degli altri è facile, noi non siamo come te che abbiamo soldi da buttare, pensi che io non veda e non senta la mamma ogni notte piangere e pregare che tutto si sistemi un giorno, tu però queste cose non le puoi sentire perché tu sei un miliardario, e quindi non ti crei questi problemi, l'ultima cosa che mi sento di dirti è che la mia mamma si annulla per me, non si compra più niente per lei per risparmiare, mangiamo con le torce accese perché ci hanno staccato la luce, non abbiamo una televisione, io ho solo un giocattolo, che mi è stato regalato dalla mia mamma quando aveva guadagnato il primo stipendio, la mia è una super mamma! Con la m maiuscola. E tu invece sei un padre di merda, non ti sei preso la responsabilità di crescermi, e se andrò avanti è solo grazie a mamma caro.
T/N(protagonista): Amo-re mi-o gr-azi-e. Andiamo su a giocare.
M(Mattia): Oh, io non sapevo tutto ciò, pensavo che te la passassi bene, io non so che dire sinceramente, se ti servono soldi te li do, non potrò mai essere tuo padre ma almeno un aiuto te lo vorrei dare se la mamma permette.
T/N(protagonista): No grazie, non mi hai dato soldi fino ad adesso, non li voglio, e se siamo vissuti fin ora ce la faremo anche in futuro. Non li voglio i tuoi soldi. Ora noi andiamo e non ti fare vedere mai più.
M(il piccolo): Mamma, ma a noi servono i soldi, altrimenti come andiamo avanti, tu non puoi lavorare anche la notte per me, non puoi annullare per me, ti prego prendili.
M(Mattia): Si dai prendili, se te ne servono altri sai dove puoi trovarmi, te ne lascerò 350 ogni settimana poi per quanto riguarda le bollette ci penso io non ti preoccupare, se posso voglio rimediare.
T/N(protagonista): Grazie, non sono un po' trop-
M(Mattia): Ovvio che no!

** Ed è proprio così che T/N e suo figlio Mattia riuscirono ad andare avanti**.

Immagina t-rapperWhere stories live. Discover now